Si chiamava in realtà Erick Lee Purkhiser.
Lo si conosceva (quelli che lo conoscevano) con il nom de plume di Lux Interior, era il cantante dei Cramps nonché uno dei più straordinari frontman della storia del rock'n'roll: spiritato, epilettico, minaccioso, isterico, felino, sciamanico. In una parola, selvaggio (but really wild, che cazzo vi credete?).
Se n'è andato due giorni fa, a sessantadue anni compiuti da qualche mese. Aveva il cuore malato.
Cosa posso dirvi dei Cramps? Vediamo... I Cramps sono un film di Jack Arnold. Sono una storia da Tales from the Crypt (prossimamente su questi schermi, tra l'altro). Sono un episodio di Twilight Zone. Un immaginario fatto di mosche umane, teenager che sono lupi mannari, idoli voodoo, balli di zombi, appuntamenti con Elvis. Garage Songs From Outer Space (if you know what I mean...) che suonano un po' horror movie e un po' cartoon.
Eppoi, vedete, la prima volta che ho sentito Tear It Up di Johnny Burnette, Strychnine dei Sonics, Primitive dei Groupies, Fever di Little Willie John, Sunglasses After Dark di Dwight Pullen, The Way I Walk di Jack Scott, The Crusher dei Novas e forse (forse...) persino Psychotic Reaction dei Count Five e Surfin' Bird dei Trashmen, è stato sui dischi dei Cramps. Come dire che c'è un pezzo del mio cuore su Off The Bone, Songs The Lord Taught Us e Psychedelic Jungle.
Oggi sono entrato nel sito internet della band e ho firmato il guestbook. Ho scritto così: “Ciao Lux. See you down the road”.
Sia lieve la terra a Erick Lee Purkhiser, Lux Interior.
Lo si conosceva (quelli che lo conoscevano) con il nom de plume di Lux Interior, era il cantante dei Cramps nonché uno dei più straordinari frontman della storia del rock'n'roll: spiritato, epilettico, minaccioso, isterico, felino, sciamanico. In una parola, selvaggio (but really wild, che cazzo vi credete?).
Se n'è andato due giorni fa, a sessantadue anni compiuti da qualche mese. Aveva il cuore malato.
Cosa posso dirvi dei Cramps? Vediamo... I Cramps sono un film di Jack Arnold. Sono una storia da Tales from the Crypt (prossimamente su questi schermi, tra l'altro). Sono un episodio di Twilight Zone. Un immaginario fatto di mosche umane, teenager che sono lupi mannari, idoli voodoo, balli di zombi, appuntamenti con Elvis. Garage Songs From Outer Space (if you know what I mean...) che suonano un po' horror movie e un po' cartoon.
Eppoi, vedete, la prima volta che ho sentito Tear It Up di Johnny Burnette, Strychnine dei Sonics, Primitive dei Groupies, Fever di Little Willie John, Sunglasses After Dark di Dwight Pullen, The Way I Walk di Jack Scott, The Crusher dei Novas e forse (forse...) persino Psychotic Reaction dei Count Five e Surfin' Bird dei Trashmen, è stato sui dischi dei Cramps. Come dire che c'è un pezzo del mio cuore su Off The Bone, Songs The Lord Taught Us e Psychedelic Jungle.
Oggi sono entrato nel sito internet della band e ho firmato il guestbook. Ho scritto così: “Ciao Lux. See you down the road”.
Sia lieve la terra a Erick Lee Purkhiser, Lux Interior.
1 commento:
sempre i migliori. sempre i migliori.
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