mercoledì 8 ottobre 2008

Pout-pourri




" - Ma voi moderati cosa siete? conservatori?
- Oibò, siamo noi i veri progressisti.
- E voi progressisti che progressi volete? siete radicali, siete democratici?
- Dio liberi! Anzi siamo noi i veri conservatori.
- Con questi giochi di frasi si fa la politica italiana. E se si viene alle strette, e si domanda loro se sono democratici, tutti e due sono, tutti e due vogliono per sé quella bandiera. E se si pone la questione dei clericali, peggio che peggio; tutti vogliono i preti per sé quando fa comodo, e tutti sono contro i preti.
Come si chiama questo pout-pourri?
Politica italiana! perché non conosco nessun paese, dove sia tale babele. Di che nasce l'equivoco, lo scetticismo, la demolizione de' partiti legali, l'abbassamento de' caratteri, la corruzione degli ordini costituzionali. Il campo rimane così aperto agli avventurieri, fabbricatori di combinazioni politiche almeno una volta al mese, lusingando tutti e ingannando tutti."

(Francesco De Sanctis, 7 ottobre 1877)


Tutto questo per dire che in Italia non cambia mai un cazzo in saecula saeculorum.
Il solito melodramma. La solita commedia dell'arte. Il solito fascismo. La Carrà.
Bella quella sui giochi di frasi della politica, vero?
Beh, sapete, noi, nella città di M., abbiamo un sindaco (un bell'uomo, va detto) che spesso, negli ultimi tempi, se n'è uscito così: "La Sicurezza non è di destra né di sinistra".
Che vorrà mai dire? Mistero!
L'ultima è di oggi.
Dal ponte di comando ci viene fatto sapere che in una dozzina di strade cittadine verrà potenziata l'illuminazione pubblica. Per prevenire le azioni di malintenzionati, atti vandalici e furti. Perché anche l'illuminazione delle strade, orpodibacco, gioca la sua parte nell'ambito dell'operazione-sicurezza: accanto alle telecamere il secondo posto tra le priorità di intervento della nostra amministrazione comunale è legato al miglioramento delle condizioni di visibilità in diverse aree cittadine. Il che, unitamente al decoro urbano e all'aspetto estetico, dovrebbe inevitabilmente produrre un effetto dissuasivo, fondamentale ai fini della prevenzione dei reati. Ma tutto ciò si farà, attenzione attenzione, tenendo debitamente conto del risparmio energetico e della riduzione dell'inquinamento luminoso.
E' stato detto, giuro. Non mi sto inventando nulla.
Come posso chiudere, a 'sto punto? Vediamo...
Ecco. Trovato.



Topolin, Topolin, viva Topolin!
Assomigli a tutti noi, sei furbo e birichin
e perciò noi gridiam, viva Topolin!

Solo tu - Topolin! - puoi capir - Topolin!
i mille e mille sogni di un bambin, ah! ah! ah!

Noi gridiamo in coro, evviva, evviva, urrà, sì, sì!
Topolin, Topolin, viva Topolin!

Che fa sempre divertire i grandi ed i piccin
e perciò noi gridiam, viva Topolin!

Solo tu - Topolin! - puoi capir - Topolin!
i mille e mille sogni di un bambin, ah! ah! ah!

Noi gridiamo in coro, evviva, evviva, urrà, sì, sì!
Topolin, Topolin, viva Topolin!

Su venite a far baldoria insieme a Topolin,
anche noi, come voi, canterem così.
Come noi bambini, tu sei tanto piccolin,
Topolin, Topolin, viva Topolin!


18 commenti:

Anonimo ha detto...

Buonasera Tic;
ecchecazzo! Sempre il solito sfascista di sinistra a cui non va mai bene niente.
Salvaguardo l'intimità! No, é troppo buio.
Faccio la luce! No, consuma ed inquina.
Insomma. Per dirtela con Guccini: "E poi se c'è una cosa e un'altra che non posso sopportare sono i criticoni: fattelo te l'Universo se sei capace!!!!"

Anonimo ha detto...

Dò il mio contributo al dibattito:

Salacadula, menciecabula bididi, bodidi boo
se le pronunzio che avviene laggiù bididi, bodidi boo.
Salacadula, menciecabula bididi, bodidi boo
fa la magia tutto quel che vuoi tu bididi bodidi boo.
Salacadula va, menciecabula fa
ma la formula in me che vale di più è bididi, bodidi boo.
Salacadula, menciecabula bididi, bodidi boo
fa la magia tutto quel che vuoi tu bididi bodidi boo.

Il tutto nè di destra nè di sinistra, of course.

tic. ha detto...

Grazie a entrambi per le risate che mi avete regalato.

Anonimo ha detto...

Anche a me non va mai bene nulla. Nessuno ha voglia di lavorare e se lavora, lavora troppo!
V-

Anonimo ha detto...

E posso forse perdermi questa ghiotta occasione??


Bi e a, bi e e, ba be, bi e i,
ba be bi, bi e o, ba be bi bo,
bi e u, bu, ba be bi bo bu
Ci e a, ci e e, ca ce, ci e i,
ca ce ci, ci e o, ca ce ci co,
ci e u, cu, ca ce ci co cu
E così tu mi sfidi ad imitare Bia
ed a fare qualche magia
io farò sparire un fazzoletto
se non lo trovi vai subito a letto.
E un cavallo da un stella
non lo so se mi riuscirà
ma cantiamo insieme la canzone
forse Bia ci aiuterà
Bi e a, bi e e, ba be, bi e i,
ba be bi, bi e o, ba be bi bo,
bi e u, bu, ba be bi bo bu
Ci e a, ci e e, ca ce, ci e i,
ca ce ci, ci e o, ca ce ci co,
ci e u, cu, ca ce ci co cu
Di e a, di e e, da de, di e i,
da de bi, di e o, da de di do,
di e u, du, da de di do du
Effe e a, effe e e, fa fe,
effe e i, fa fe fi, effe e o,
fa fe fi fo, effe e u, fu, fa fe fi fo fu
Appesa ad un ombrello colorato,
Bia è scesa sulla Terra per noi
viene da un paese molto lontano,
dove i bambini si danno la mano
dove ci son solo amici
e puoi fare tutto quello che vuoi
e quel mondo se con lei tu canti
lo ritroverai.
Bi e a, bi e e, ba be, bi e i,
ba be bi, bi e o, ba be bi bo,
bi e u, bu, ba be bi bo bu
Ci e a, ci e e, ca ce, ci e i,
ca ce ci, ci e o, ca ce ci co,
ci e u, cu, ca ce ci co cu
ci e u, cu, ca ce ci co cu

Zimisce ha detto...

Beh allora per la città di M. direi che calza a pennello:

Ci son due coccodrilli
ed un orangotango
due piccoli serpenti, un'aquila reale
il gatto, il topo, l'elefante
non manca più nessuno
solo non si vedono i due liocorni

pertanto propongo di fucilare in pubblica (e di speeriana memoria) piazza tutti gli allogeni. ma nel rispetto dei diritti umani, s'intende.

Anonimo ha detto...

si, vabbè.
ma mica ci si dimentica che per molti anni, e fino a pochi mesi fa, facevi felicemente parte della combricola

tic. ha detto...

Ma certo che facevo parte della 'combriccola'.
In particolare, io ero quello che sapeva leggere e scrivere.

L'appartenenza alla 'combriccola', comunque, non mi risulta di averla mai rinnegata.
A te risulta?

Se non avessi rispettato la 'combriccola', tra l'altro, me ne sarei andato con un BANG, credimi.
Mica con uno 'pffffffffssssssssttttt".
E invece... Eh?

Se poi, per aver fatto parte della 'combriccola', adesso me ne dovrei star zitto, beh...
Hai proprio trovato il tipo...

Comunque, io il mio posto l'ho mollato (e non è proprio comunissimo).
Mica ne avevo bisogno, sai, del posticino il sole.
Tra i miei concittadini è molto diffusa l'abitudine di criticare a prescindere chi gestisce delle quote di potere. E' una cosa che tolleravo giusto a carnevale.
Devo confessarti, però, che non mi piaceva per niente nel corso dell'anno: lo trovavo un tantino puerile. Infatti, io considero che il carnevale si debba festeggiare solo una volta all'anno.

E, si, come dire, ecco... Questa cosa dei monfalconesi mi ha sempre fatto cagare.

Infine, se si pensa di saper far bene, ci si può sempre accomodare, in politica, vero?
Così si può far parte della 'combriccola'.
Non è granché, però, ti avverto.
Il più delle volte non ci si ricava chissà quale soddisfazione.

Unknown ha detto...

Qualche annetto fa, il presidente del consiglio di Atene (tale Pericle, leader del centrosinistra dell'epoca) fece un bel discorso (riportato non da Vespa bensì da Tucidide). Una delle frasi salienti era: "sebbene non tutti i cittadini sono in grado di fare politica, tutti sono in grado di giudicarne gli effetti"
http://lucianoidefix.typepad.com/

tic. ha detto...

Ah, beh...
Questo è pacifico.

E' il punto di vista un po' qualunquista (e banalotto...) di chi chiama 'combriccola' i politici, a prescindere, a non piacermi.
Non voglio dire, poi, di quanto io ami il punto di vista dei puri, di quelli che parlano, spesso, in nome della cosiddetta 'gente comune' (contrapposta ai politici infami e figli di puttana).

Beh, con tutto che ho fatto politica per tanti anni, nelle istituzioni, e che ho respirato l'aria corrotta delle segrete stanze in cui si prendono quelle malvagie decisioni che fanno tanto male al nostro bravo popolo, alla nostra brava 'gente comune'(è mooolto di destra, 'sto modo di vedere le cose. Ed è purtroppo molto diffuso a 'sinistra', da diverso tempo a questa parte) io non mi permetterei mai di rivolgermi a qualcuno definendolo 'gente comune': trovo che sia un modo osceno di riferirsi a delle persone.

Mi ha un po' infastidito, Lucià, l'uscita di leona. Si sarà capito.

Perché diavolo non dovrei criticare delle scelte compiute dal sindaco della mia città, se non le condivido e se trovo che mettano in discussione alcune cose che non dovrebbero MAI esser messe in discussione, a sinistra?
Perché non dovrei criticare un uomo politico (che conosco benissimo, è vero. E allora?) che ha sostenuto pubblicamente, di recente, che "per amministrare una città l'ideologia non serve, serve solo pragmatismo"?
Solo perché sono stato il suo assessore per sei anni e mezzo?
Tra l'altro, a sinistra la si sente dire spesso, 'sta cazzata del lasciar perdere l'ideologia.
E mi può pure star bene: se per ideologia si intende un sistema dottrinario.
Se però per ideologia intendiamo, come dice la Nadia Urbinati, "un discorso compiuto che ci consenta di trascendere la nostra esperienza personale per riconoscerci in un progetto pubblico più vasto", allora non sono più d'accordo.
E inoltre, per quel minimo di esperienza che posso avere, so che non esistono scelte politiche neutre. Non esistono.
Il mio sindaco parla invece, come molti a sinistra, di una notte in cui tute le vacche sono nere.
A me non sta bene.
E lo dico.

Secondo leona non dovrei, perché ho fatto parte della 'combriccola'.
Se fosse entrata qui dentro per darmi del figlio di cagna mi avrebbe offeso di meno.

tic

P.S.
Ci vediamo dopo, Lucià.

barone von furz ha detto...

vabbè...caro tic..sapeva leggere e scrivere nella combricola ma mi sembra le sia sfuggita una cosa...altri comuni, come ad esempio il mio (ed anche il mio sindaco bisogna dire che è un bell'uomo...)hanno richiesto i fondi messi a disposizione per la sicurezza da parte della regione FVG. I comuni che ritengo furbi(tra cui il mio perchè ci sono anche validi assessori... ;))hanno pensato bene di non richiedere telecamere ma di dirottare la richiesta sull'illuminazione "per poter dissuadere i ladri dai loro intenti criminosi"...ovviamente quei soldi andranno a favorire la pubbica illuminazione INDIPENDENTEMENTE dal problema sicurezza, vuoi perchè ci sono impianti fatiscenti, vuoi perchè in una zona non c'è illuminazione, vuoi perchè i lavori per la pubblica illuminazione sono tanti ed i soldi sempre di meno...i giornali certamente cavalcheranno il tasto della sicurezza, che di questi tempi fa sempre notizia, ma i comuni intelligenti utilizzeranno quei fondi con altri scopi, meno attraenti dal punto di vista giornalistico(two pidgeons with a bean dicono nella Perfida Albione...). Per quanto riguarda il risparmio energetico...bè...basta saper scegliere la tipologia d'impianto, la lampadina giusta e magari ottimizzare gli impianti perchè non ci siano inutili dispersioni...
Lo so...quand'era alla cultura faceva altre cose...non sia disfattista...

tic. ha detto...

Uhm...
Lei dice, barone?
Sarà...

Passi per il risparmio energetico. Passi...
Io non riesco mica a capire, però, come si fa a potenziare l'illuminazione notturna della città e a ridurre, nel contempo, l'inquinamento luminoso.
Mi pare una cosa che potrebbe avere a che fare in qualche modo - oscuramente? - con un certo principio di non contraddizione.
Ma non saprei dir come...

So solo che mi sento un po' preso per il culo.
Magari sbaglio, a sentirmici, ma tant'è...

Mi han disorientato, tutti 'sti compagni che corron dietro ai pessimi boss della destra locale: lo ammetto.
Abbia pazienza, con me.

barone von furz ha detto...

ma è la parola potenziare che la disturba?...io uso intervenire sulla pubblica illuminazione...meglio? mica illumino a giorno?...la metto dove non c'è...poi ai giornali i giornali racconteranno che son soldi spesi per la sicurezza e intanto si interviene per esigenze diverse...

tic. ha detto...

Ma no, che non mi turba la parola 'potenziare'.

E' che, essendo stato in giunta per sei anni e mezzo, mi ricordo benissimo quanti discorsi abbiamo fatto, al tempo, sulla riduzione dell'inquinamento luminoso a Monfalcone.
E quante volte veniva raccomandato (dal boss in persona) di stare attenti, molto attenti, a quello che sull'inquinamento luminoso avevano da dire le associazioni ambientaliste.

Altri tempi, altri palinsesti.
Monfalcone, alla fine di questo circo Togni, sarà più illuminata. A me non pare male, sa?
Solo, non vengano a prendermi per il culo dicendomi che illuminano di più, ma nel contempo (ma anche, come dice Veltroni) riducono l'inquinamento luminoso.
O magari risparmiano soldi. Puoi mettere tutte le lampadine simpatiche che vuoi, ma più illuminazione significa più soldi in bilancio per l'illuminazione. Magari pochi, ma più soldi.
E comunque, transeat.

Al di là di tutto ciò, certi compagni mi sembarno vittime della cattiva televisione.
A lei no?

barone von furz ha detto...

uh...sintonizzati su italia 1 perennemente...però...bisogna pur trar vantaggio da certi contributi...berel'amaro calice...e temo ne berremo tanti...

Anonimo ha detto...

Mi permetto di entrare nella gustosa disputa tra vecchi amici ma, come ama dire Tic, "amicus Plato sed magis amica veritas".

Ha ragione il Barone, anch'io al suo posto avrei approfittato dei fondi messi generosamente a disposizione dalla Regione. in tempi di vacche magre bisogna arrangiarsi. Ma da amministratori progressisti mi sarei aspettato più coraggio.
Ditelo che lo fate per prendere qualche soldo visto che con l'abolizione dell'ICI i comuni dovranno andare a mendicare. E dite, vi prego, dite che nel monfalconese non c'è il pericolo di uscire la sera e venire massacrati. E' cosi difficile?

Quanto all'inqunamento luminoso: mah... in città preferisco evitare le buche che vedere le stelle.

E poi, il sindaco del Barone e decisamente più bello di quello di Tic.

tic. ha detto...

Si, ma non diteglielo.
Sennò gli mandate in pezzi l'autostima.

Unknown ha detto...

Penso che uno degli errori sciaguratissimi della sinistra italiana sia stato buttare (o travisare) via molte parole preziose. Ad esempio: "ideologia" (una visione del mondo che unisce molte persone): perchè mai l'abbiamo fatta diventare una parolaccia? Oppure "giustizia" (che assieme...ripeto: ASSIEME a "libertà costituisce un binomio fondamentale): perchè mai l'abbiamo buttata via? E così: onestà, rigore, serietà, godimento, rivoluzione (che non è solo quella armata e violenta) e tante altre. Per non parlare di "sinistra", che ormai usano solo quelli con tre narici e la coda a forma di falce e martello. Senza renderci conto che rischiamo di diventare afasici, privi di cuore, succubi dei frames (cornici linguistiche e contenutistiche) della destra, che detta l'agenda. Non solo dei temi ma anche del modo in cui parlarne.
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