lunedì 7 gennaio 2008

Con i barbari alle porte

Rimangono dentro un paio di cose, alla fine di Eastern Promises (questo il titolo originale dell'ultimo film di David Cronenberg, decisamente più eloquente del fiacchissimo, ma davvero tanto, La promessa dell'assassino de noantri). Innanzitutto l'immagine di una Londra cupa, soffocante, vischiosa, così poco typical che in verità potrebbe essere un sacco di altri posti. Un luogo dove, come dice ad un certo punto il boss della mafia russa superbamente interpretato da Armin Mueller-Stahl, “non nevica mai, non fa mai caldo, Londra è una città di puttane e froci" che sembra solo in attesa di capitolare definitivamente sotto i colpi delle nuove, ferocissime, orde barbariche provenienti da Est.
Poi i tatuaggi di Viggo Mortensen, nuovo correlativo oggettivo dell'ossessione cronenberghiana per il corpo umano, per il sangue e la carne, tatuaggi che raccontano storie terrificanti di fede e violenza. Anzi, di fede nella violenza. Perché è questo il tema del film: si intende qui una violenza latente, che forse non ama nemmeno mostrarsi troppo, ma che può esplodere in qualsiasi momento, senza alcun preavviso e nella vita di chiunque.

Si, è di nuovo un Cronenberg mainstream, dopo A History of Violence.
Eastern Promises sembra in effetti un thriller abbastanza consueto. Sembra. Perché sotto la superficie sta in agguato qualcosa di pericoloso e disturbante. Di inquietante e malato. Perfettamente in linea, quindi, con i demoni del David Cronenberg d'antan, quello di Inseparabili, quello che faceva collidere il proprio immaginario con quello del Ballard di Crash, quello dello splendido Spider: il cineasta visionario che tanto piaceva a quei suoi fan che sembrano ora un po' disorientati, se non delusi, dalla svolta "commerciale" rappresentata dagli ultimi due lavori del loro idolo.

Cazzi loro.
Eastern promises non sarà forse un capolavoro, ma è senz'altro un bel film. E Viggo Mortensen ne esce alla grande.

19 commenti:

Anonimo ha detto...

ma io una cenno alla Naomi Watts lo darei.
il cenno è un eufemismo

Fabio Montale ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

per favore apri un post sul perchè un negro democratico è meglio di una donna democratica e alla fine vincerà italiano repubblicano (ma anche un po' democratico)

Fabio Montale ha detto...

cos'e', era ad un convegno a Sofia stamattina?

tic. ha detto...

Raramente la capisco, marsigliese... Ma è un limite mio.

Fabio Montale ha detto...

Se lei censura la mia satira io faccio rapidi paralleli. E' un mio difetto da quando sviluppavo le espressioni matematiche. Saltavo i passaggi banali.

tic. ha detto...

Abbia pazienza con me, allora: non ero bravo in matematica. Quanto alla censura, lo faccio per lei.
Ci mancherebbe altro che su sto povero blog si finisse a far la gara a chi ce l'ha più lungo. Lei può fare di meglio, ne sono più che persuaso.

Se vuole un blog dove poter entrare a ruttare e scorreggiare liberamente, le consiglio il mitico www.cameraconvistablog.it

Da quando è nato svolge la funzione di sfogatoio per anime dannate. Ne approfitti. Ma qui da me cerchi di volare alto come sa e può.

P.S.
Legga il testo di Flaiano che ho appena pubblicato. Spero le piaccia.

Anonimo ha detto...

Uff, adesso basta... tutte le cose belle sono tre...mi sono giocata non uno bensì 2 commenti... e solo per ricordare la storica battuta dell'uomo tigre "Viggo Mortensen senza barba ha una rara faccia da pirla"...e ribadisco, sempre per la terza volta, che non mi firmo perchè sono ancora molto femminilemnte indecisa sul come "battezzarmi"... e adesso tornerei a lavorare prima che mi caccino a calci, sorpresa in fragranza di blog...

Anonimo ha detto...

Sempre io, quella che si perde i post...PARE ce l'abbia fatta...certo che è un blog col brivido, questo....mettere i numeretti parlanti col capo nella stanza vicina...praticamente un amarcord, quando copiavo senza ritegno il compito in classe...

Fabio Montale ha detto...

Con spirito totalmente costruttivo le dico che non lo so, in Italia c'era chi per vent'anni ha deciso per il bene di tutti e non sono sicuro che a lei piacerebbe che qualcuno le dicesse cosa e'giusto per lei e cosa no. Questa e' una buona palestra per definire come ci si sarebbe comportati al posto di altri in simili casi. Tra l'altro l'intervento evoca una certa distonia rispetto all'ultimo post. In un ambiente in cui le pere si pretende di condividerle non ci si puo' lamentare se ogni tanto ci capita una fetta ammaccata. Sul sito che lei mi consiglia evidentemente si lascia libera circolazione di pere, e forse e' marcito tutto. Qual e' il limite? E poi, guardi, posto che non avevo detto niente di tremendo (avevo condiviso e condivido tutt'ora lalligatore deducendo anche che la sua identita' andava ricercata tra i non gay, e' giusto che gli altri soppesino colpa e pena) anche lei ride con e canta '...e benvenuti a 'sti frocioniii..'. Ovvero volare alto e' bello se non si soffre di vertigini e si puo' guardare in basso. In My Humble Opinion.

Anonimo ha detto...

Mal me ne incolse a fare un commento, ebbene sì da caserma, su naomi watts.
Tutto mi aspettavo meno che un dibattito sulla censura.
Perdonatemi, era un momento difficile.
Sempre così il martedì..
Per fortuna il mio prossimo film in agenda è "L'allenatore nel pallone 2".

Fabio Montale ha detto...

Io vengo a vederlo con lei!

tic. ha detto...

Eh, no. In effetti a me non piacerebbe essere censurato. Ma io sono Godzilla e, almeno in talkischeap, il Giappone lo fa lei, caro marsigliese...
Non se ne abbia a male, via...

Quanto alla battuta da caserma del personaggio di Massimo Carlotto, che sarà mai?
A me è piaciuta. E capisco che Naomi Watts possa ispirare certe uscite.
Quanto ad Oronzo Canà, non verrò al cinema con voi: si sa che sono molto snob. Ma forse il barone Von Furz...

Fabio Montale ha detto...

Grande momento di cinema! Quella battuta mi ha piegato per giorni! Gliela passo in onore. Non ne dimentichi pero' la condizione di base: morto!...e anche un po' schizofrenico.

tic. ha detto...

Oggi ho ordinato due film in dvd, per averceli vicino (come saprà, cerco di ordinare solo film da me molto amati): uno è The straight story di David Lynch (che secondo me è il più bel film di Lynch, oltre ad essere uno dei più commoventi film da me visti), l'altro, beh, l'altro è THINGS TO DO IN DENVER WHEN YOU'RE DEAD...

Fabio Montale ha detto...

Lei sa quanto io sia legato ad Eddie. E immagino lei sappia quanto mi piacerebbe vedere quel film di Lynch che persi e non vidi mai...

tic. ha detto...

Se fa il bravo la inviterò a vederlo.

Anonimo ha detto...

se non la smettete di citare i titoli in lingua originale...

tic. ha detto...

Siamo una manica di snob, che vuol farci?