lunedì 24 dicembre 2007

I'm Being Followed By the Rolling Stones (Murray Lachlan Young)


Datosi che ieri si è parlato (a lungo) di Rolling Stones, oggi mi è venuto in mente che avrei potuto pubblicare un testo decisamente gustoso. Murray Lachlan Young ne è l'autore. Lo faccio due volte volentieri: non solo per gli Stones ma anche per il mio amico Lello Voce (potete ammirare la sua pelata d'ordinanza qui sotto). Che c'entra Voce? E mo' ve lo spiego. Dovete sapere (ma i più già sanno. Indubbiamente) che fino al 30 ottobre io ero l'assessore alla Cultura (sempre maiuscolo, perdio!) della città (ehm...) di Monfalcone, provincia di Gorizia. Lo sono stato per sei anni e mezzo, mica scherzi.
Bene (mica tanto, ma insomma... Facciamo finta que si). Qualche anno fa abbiamo pensato (anzi, per dirla proprio tutta: l'assessore alla Cultura della regione FVG, Roberto Antonaz, ha pensato) di organizzare in Monfalcone un festival (e checcazzo! Siamo o non siamo il Paese dei santi con le stimmate, dei navigatori su Icarus e dei festival?) dedicato alla Poesia (sempre maiuscolo, perdio!). Io per un po' di tempo ho nicchiato, a dire il vero: ero considerato dal popolo un assessore molto incline all'elitarismo culturale, assai poco amante dei GRANDI EVENTI (questi in maiuscolo, doverosamente. E a questo punto un sapido bestemmione ci starebbe proprio bene) e per nulla incline a valorizzare la cultura (questa in minuscolo) locale. Ero tiepido con la Poesia, insomma, poiché (da schifosissimo politicante codardo, indubbiamente) non volevo avvalorare in nessun modo l'opinione corrente su di me. Non volevo prestare il fianco a niente e nessuno, insomma. Alla fine, però, ho ceduto.
Siccome a Monfalcone abbiamo la fortuna di avere un signore che si chiama Carlo de Incontrera che si occupa di organizzare la stagione musicale del Teatro Comunale e che è un personaggio conosciuto da tanta bella gente, mi sono rivolto a lui e alla sua agenda telefonica. Me lo ricordo come fosse oggi: "Carlo, dobbiamo così e così, e insomma la Poesia (maiuscolo) e chi può curare una cosa simile perché io, guarda, non so a chi rivolgermi e cerchiamo di fare una cosa seria e non una cagata che poi ci facciamo una figuraccia, come città (beh, si... Insomma...) e non mi pare il caso". E Incontrera, a quel punto, ha pensato bene di telefonare ad Edoardo Sanguineti, nientemeno. Si conoscevano, d'altronde, e quindi... Il Sanguineti, contattato all'uopo, ha detto "No, io no. Io non posso seguirla, l'organizzazione di un festival, però c'è uno molto bravo che potrebbe, io credo, dato che lo fa per mestiere, ecco". E qui entra in campo (come usa da un po' di tempo in qua. Anzi, da un po' di tempo in qua, a voler essere precisi, si scende in campo, non si entra) Lello Voce (che era appunto il tizio molto bravo di cui sopra. Lello, però, non fa solo l'organizzatore di festival di Poesia maiuscoli, per campare la vita, ma è un po' un tipo alla Mark Twain: uno di molti mestieri, intendo).
Insomma, com'è come non è, due ricche edizioni di Absolute Poetry son state perpetrate a Monfalcone me regnante. E ho avuto dunque il privilegio di conoscere Lello Voce che è una gran bella persona. Dirò di più: conoscere Lello Voce (a proposito: http://www.lellovoce.it/) rischia di essere la cosa migliore che mi sia capitata negli ultimi due anni vissuti da assessore.

Tutto questo ricco pistolotto per dirvi che con Lello abbiamo parlato spesso di Murray Lachlan Young (e visto che mi son dimesso non ne parleremo più. E vabbé...). Il tema era il seguente: "Murray Lachlan Young, un grande: lo portiamo a Monfalcone?". E io, quando la cosa veniva fuori, andavo in brodo di giuggiole. Che volete? Son discretamente letterato (eh, già...) e conoscevo da un pezzo questo straordinario poeta e performer. Nell'ormai lontano 1998, infatti, mi ero accattato la raccolta di poesie Casual Sex e altri versi, pubblicata in Great Britain nel 1997 da Bantam Books e uscita in Italy per i tipi di Bompiani nella collana inVersi, a cura di Aldo Nove. Credo sia ormai di difficile reperibilità.
Perciò, ledisengentelmen, (rullo di tamburi!), ecco a voi Mister Murray! Lachlan! Young! Che vi racconterà che cosa gli combinano i Rolling Stones.

I'm Being followed by the Rolling Stones


I have something to tell you.
I'm being followed by the Rolling Stones.
They followed me here and they'll follow me home.
They turn up at nightclubs and parties and bars
trying to make me drink beer and talk about art.
They camp in my garden
they won't let me rest they ring my phone
they're completely obsessed.
I'm being followed by the Rolling Stones.
And that skinny one, thingamy, you know his name,
the one with the big lips, well he's mainly to blame
for he comes round in girls' clothes when I'm all alone
then looks through his fringe and says,
'Oi, is Charlie at home'*
I'm being followed by the Rolling Stones.
I can't go anywhere unmolested.
I can't fright back they'd have me arrested.
I feel like a lunatic no-one believes me.
It doesn't make sense and lest no-one can see
the shadow they cast on my innocent life.
Oh they think is so funny and so do their wives.
And that Texan, oh yes, she's the head of the bunch,
making personal comments while I'm eating lunch.
Criticizing just because I don't know
how to order in French
Couchez avec moi ce soir
I don't know what that is
Or what it tastes like.
They think it's a laugh and they think it's a joke,
but they're driving me close to the end of a rope!
I'm being followed by the Rolling Stones
(* To be said in a Jaggeresque tone)


Ve la traduco, dai... (con l'avvertenza che Couchez avec moi ce soir, volendo far le cose proprio per benino, dovrebbe essere tradotto, dal francese all'inglese, con Let's spend the night together. A buon intenditor...)

Sono inseguito dai Rolling Stones
Vi devo dire una cosa.
I Rolling Stones mi corrono dietro.
Mi hanno inseguito fino a qui mi seguiranno a casa.
Sbucano fuori nei night-club alle feste nei bar
cercano di farmi bere birra, di farmi parlare di arte.
Mi campeggiano in giardino
non mi fanno dormire mi chiamano al telefono
sono davvero ossessionati.
I Rolling Stones mi corrono dietro.
Quello magrolino, come si chiama, lo sapete,
quello che ha le labbra grosse, è sua la colpa,
perché quando me ne sto da solo arriva vestito come una ragazza
guarda dalla sua frangetta e dice:
'Ohi, Charlie è in casa?'*
I Rolling Stones mi corrono dietro.
Non posso andare da nessuna parte senza essere molestato.
Non posso rispondere perché mi farebbero arrestare.
Mi sento come un pazzo, nessuno mi crede .
Non significa nulla nessuno vede
l'ombra che proiettano sulla mia vita innocente.
Pensano che sia così divertente e lo pensano anche le loro mogli.
Quella texana lì, oh sì, è lei il capo del gruppo,
fa commenti su cose personali mentre mangio.
Mi critica perché non so
ordinare in francese
Couchez avec moi ce soir
Non so cosa vuole dire
O che sapore ha.
Pensano che sia da ridere, pensano che sia uno scherzo,
mi stanno portando al suicidio!
Sono inseguito dai Rolling Stones
(* Da pronunciare in tono jaggeresco)

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