domenica 4 luglio 2010

Running out of time

Allora. Se uno prova a mettere assieme i Love di Da Capo,

i Byrds di The Notorious Byrd Brothers

e gli immensi Beau Brummels di Bradley's Barn

con in più una spruzzatina (ma pure qualcosa di più di una spruzzatina, a ben ascoltare) di Ennio Morricone

ottiene i Sadies di Darker Circles,

ovvero il mio disco dell'estate 2010.
Non vi chiedo se ve ne importa qualcosa perché temo molto (oh, sì...) le vostre risposte, ma in fondo questo è il mio blogghe, giusto?
E dunque qui abbiamo un dischetto meravigliosamente fuori da questo tempo infame e una band che fa corsa a sé, proprio come capita ai cavalli di razza. Sono in giro da tempo, i Sadies (canadesi, come Neil Young), ma stanno dando il meglio adesso.
Ho provato a darvi le coordinate del loro suono, che è American Cosmic Music, avrebbe detto il mai abbastanza compianto Gram Parsons, e della migliore: ossia reminiscenze di una psichedelia morbida morbida, folk rock annata '66 o '67 e country da ghost town. Detto ciò, sappiate che la qualità della scrittura dei Sadies è davvero stellare. Fidatevi. Sono undici pezzi uno più bello dell'altro, roba che ti porta a pensare che il rock'n'roll sia ancora il centro della Musica e non solo uno dei tanti colori di una tavolozza ormai pasticciatissima.
Darker Circles, insomma, è una storia di quelle romantiche.

P.S.
Non è che lo trovate nell'ipermercato più vicino a casa vostra... Bisogna cercarlo un po', ecco.
Magari, se siete fan di qualcuno dei gruppi citati all'inizio, vedi mai che...

1 commento:

Manfredi ha detto...

Sai che non li ho mai sentiti? Li proverò

ciao!