martedì 17 novembre 2009

Tempo di persecuzioni


Per capire che aria tira nelle tetre catacombe in cui i malvagi laicisti hanno relegato i poveri cattolici italiani, bisogna dare un'occhiata al modo in cui, quest'anno, sono stati ripartiti i 43 milioni 969 mila 406 euro che i contribuenti italiani hanno ritenuto di destinare allo Stato in quota 8 per mille dell'Irpef.
Ripeto: allo Stato.
Dunque, risulta che 10.586.000 ricchi euri sono stati destinati al capitolo “Beni culturali", finalizzati a restauri e interventi in favore di 26 immobili ecclesiastici sparsi per la penisola.
Ora, tali opere avrebbero tutte le carte in regola per poter usufruire della quota dell'8 per mille destinata a Santa Romana Chiesa, col suo apposito fondo “edilizia di culto”: quindi, come la mettiamo? Ma è una domanda retorica, la mia.
La mettiamo che Berlusconi vuole ritornare ai baci in bocca con la Cei, la mettiamo, ché ultimamente erano un po' in freddo: l'abbiamo notato tutti, nevvero?
E allora - altra domanda retorica - poteva forse fermarsi a miseri 10.586.000 euri, il papi della patria?
Ma no, certo che no! Perciò 14 milioni 692 mila euro dell'8 per mille destinato allo Stato (ripeto: allo Stato) andranno a finanziare 32 “interventi per il sisma in Abruzzo”.
Tra gli “interventi” in programma, fortissima preponderanza di parrocchie e monasteri.
E adesso, occhio: “Le richieste di finanziamento relative all'Abruzzo risultano presentate in data antecedente al sisma dell'aprile 2009 ed appare quindi opportuna una puntuale verifica e un coordinamento con gli interventi previsti dopo il sisma”.
E questo non è stato un deputato radicale, ad affermarlo, ma il leghista Giancarlo Giorgetti.
Cioè a dire: attenzione, non è detto che tutti i beni finanziati siano stati effettivamente danneggiati dal terremoto del 6 aprile.
Grandioso, il papi nostro, eh?
L'atto del governo n.121 per la "ripartizione della quota dell'otto per mille devoluta alla diretta gestione statale per il 2009", predisposto due mesi fa, riserva poi al capitolo “Fame nel mondo” - una roba che al buon papa Ratzinger sta parecchio a cuore, a quanto risulta: lo ha detto pure al vertice della Fao in corso a Roma, no? – ben 814 mila euro, il 2 per cento del totale per solo dieci tra onlus e associazioni. Una vera pacchia, no?
Da segnalare anche il capitolo “Assistenza ai rifugiati”, dove il grasso cola proprio da far spavento: 2,6 milioni di euro.
E a questo punto c'è bisogno di una conclusione a effetto, direi.

“Il buon dio sta sempre sempre dalla parte della miglior artiglieria”, sosteneva Napoleone Bonaparte, uno che se ne intendeva.
Piaciuta?

10 commenti:

Zimisce ha detto...

se ne intendeva anche di preti, il napo. lui sì che sapeva come si tratta certa marmaglia.

yodosky ha detto...

No, no, no, non sono affatto convinta di questa analisi assolutamente di parte, per un semplice motivo: la pubblicità della Chiesa per l'8 per mille dice tutto il contrario!!!

Non avete visto don Bepi che va ad aiutare i tossicodipendenti? E sorella Gigetta che parte alla volta dell'Africa per convertir quegli ignoranti di negri? E frate Carocchio che gioca a palla con i bambini???
Il tutto, poi, sottolineato dalla melodia celestiale di cori di beate suorine... ma come, come si fa a resisterle???

Anonimo ha detto...

dimentichi tutti queli senza casa che dicono "ma poi ci hanno aiutato" con queste facce sorridenti (qualche dente mancante e un po' di nero sulla faccia per far scena). un capolavoro di regia! Degno di una "TV di stato"

Firmato
una sorella che non ha volgia di lavorare oggi

yodosky ha detto...

Come ogni giorno della tua vita.

Unknown ha detto...

Tic, ma tu lo sai (vero?) che quando fai questi post laicisti io che sono valdese mi butto a pesce? Anche perchè sono consapevole che (se il Vaticano ripristina il potere temporale a tutti gli effetti) i primi a sparire siamo noi della chiesa valdese: non solo laici laicisti ma pure cristiani della concorrenza. Per le gerarchie vaticane il peggio del peggio.

Zimisce ha detto...

a quel punto che si dirà agli sgherri del papocchio se non... "omnia sunt communia, figli di cane!"

carla ha detto...

Dono il mio 8 per mille alla chiesa valdese da quando ho scoperto che firmando per lo Stato in realtà continuo a finanziare la Chiesa cattolica che naturalmente non vuol far vedere nei suoi spot come in realtà ripartisce i suoi proventi solo nella misura di 1/5 alle opere di carità. Non discuto la scelta, non ne ho titolo, ma non voglio esser presa in giro.

Anonimo ha detto...

anch'io li do ai valdesi da un pò di tempo, sembra che siano i più seri a utilizzare il mio denaro.
Quello che non sopporto veramente è il battage che fà la CEI sull'8 per mille?
Ma quanto spende?
Sicuramente di più di quanto viene destinato ad "opere di bene" (quello vero).

tic ha detto...

Pure io, e da molti anni, scelgo valdese. E tre.

Fabio Montale ha detto...

Io sono molto ingenuo. Ho sempre messo la firma per lo Stato. Convinto che lo Stato sono io. La mia strada, il mio marciapiede, il mio ambulatorio, il mio museo.
Invece il mio Stato ha scritto 'Salve' sulla schiena ed e' sdraiato all'inizio di Via della Conciliazione.
Torno allora alla prima intuizione: Avventisti del 7° giorno.
Non so chi aspettino di domenica, qualche parente, ma almeno coi miei soldi comprano i krapfen per gli ospiti.