lunedì 18 luglio 2011

Ahimè


Fra le disgrazie tante
che mi son capitate,
ahi quella d'esser nato
nella «terra di Dante».

(Giorgio Caproni)



Volendo potrei pure spiegarvi come mai la «terra di Dante» di cui sopra se ne stia tranquilla e beata tra virgolette dette caporali. Eh, già: un motivo c'è.
Ma se ci arrivate da soli è meglio...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci provo tanto sono insufficiente. Forse trattasi del fatto che sto poeta stima moltissimo Dante e non l'italietta che ne fu solo incidentalmente la terra natia.

tic. ha detto...

Beh, più o meno...
In realtà Caproni odiava i richiami alla tradizione, alla grandezza del passato, con cui la retorica nazionale cerca spesso di mascherare le nostre (nostre: non mi chiamo fuori, io) magagne di italiani.