lunedì 27 febbraio 2012

Al calduccio sotto le mie copertine (n.31)

Love, Forever Changes, 1967

Yeah, said it’s all right
I won’t forget
All the times I’ve waited patiently for you
And you’ll do just what you choose to do
And I will be alone again tonight my dear

lunedì 20 febbraio 2012

Bonjour tristesse


Autocritica – un classico dei classici del comunismo - della Rossanda sul Manifesto: l'anziana rivoluzionaria prende atto che dal 1971, anno di nascita della testata, è cambiato quasi tutto (quasi...) «ma noi non ne abbiamo tradotto ed esplicitato le conseguenze».
E dunque (rullo di tamburi)... possiamo ancora dirci comunisti?
Dopo essersi fatta la domanda, Rossanda si dà la risposta: «Io credo che almeno nei tempi brevi non si possa più dirlo».
Bellissimo quel “almeno nei tempi brevi”, no?
Quindi, sembra voler dire Rossanda, per il momento apriamo pure una parentesi, compagni. La chiuderemo quando sarà.
Tanto poi la Storia (con la s maiuscola, ma certo!), immancabilmente...

(

giovedì 9 febbraio 2012

Enrico santo subito!


Willer Bordon è uscito dalla Casta perché una notte gli è apparso in sogno Enrico Berlinguer che gli ha detto: «Willer Bordon! Tu una volta eri comunista, perciò devi uscire dalla Casta!».
Willer Bordon allora si è svegliato, si è alzato dal letto, è andato in bagno e ha deciso di uscire dalla Casta.
Nell'ordine, eh...

lunedì 6 febbraio 2012

Parole celebri dalle mie parti (n.102)


"La rivoluzione russa ha creato il diritto all'uguaglianza ma non quello all'intelligenza."

(Ilya Ehrenburg)

domenica 5 febbraio 2012

C'era una volta Stalin


Un giorno domandarono a Isaak Babel' se riteneva che esistessero, da qualche parte, testi inediti importanti di autori russi suoi contemporanei.
Babel' rispose: «Sì, al NKVD. Quando arrestano qualcuno gli danno carta e penna e gli dicono: "Scrivi!"».

giovedì 2 febbraio 2012

Ti presento i miei



Non ci son partiti chiusi

se si sa come operare:
ma il denaro come l'usi?
Ce lo devi raccontare!
Se lo investi nel mattone
come puoi giustificare
la primeva sua funzione
di rimborso elettorale?
Mai nessuno fa domande,
sui bilanci di partito:
è una cosa un po' indiscreta
e un disagio garantito.
La politica è stressante,
ben lo sa chi la frequenta:
chi vuol leggere bilanci
quando a sera s'addormenta?
Se la legge la rispetti
nel partito puoi restare,
se nel poppy ce lo metti
ti dobbiamo cancellare.
Ma sia chiaro: qui nessuno
mai poteva immaginare!
Il denaro come l'usi?
Ce lo devi confessare!

sabato 24 dicembre 2011

Mite agnello redentor...

E anche per quest'anno Paulo Coelho se n'è uscito col suo racconto di Natale.
Lo trovate su Repubblica ed è davvero imbarazzante. Il mistero del dio che si fa uomo (per chi ci crede, ovvio...) è roba da dilettanti in confronto al mistero del credito di cui ancora gode (presso Repubblica, ad esempio) questo furbacchione brasiliano.


Bene, dixi.
E adesso faccio anch'io come Coelho (sarò mica il figlio della serva, no?): perciò chiudo scrivendo qualcosa di assolutamente banale, fatuo e irrilevante.
Ecco qua, sentite un po': se la religione è l'oppio dei popoli, i libri di Coelho sono l'ovvio dei popoli.
E adesso ditemi: non vi sembro molto intelligente e soprattutto molto profondo?
Eh?



P.S.
Tra l'altro, quella dell'ovvio dei popoli mica è mia...

mercoledì 14 dicembre 2011

Radici

"Furlans fevelait furlan!".
Lo trovate scritto dietro al banco di molti bar, in Friuli.
Significa, lo dico a beneficio di chi non fosse delle mie parti, "friulani parlate in friulano!".
"Furlans fevelait furlan!": e ci senti dentro tutto l'orgoglio della gente operosa e coraggiosa che abita queste contrade.
"Furlans fevelait furlan!": parole d'amore, un amore immenso, non solo per la propria marilenghe, ma anche per il proprio blut (und boden, naturalmente: l'Heimat, anzi: la Patrie).
"Furlans fevelait furlan!": tra un taiut di vino e un altro, diomadone, "furlans fevelait furlan!".


Il signor Ning, intanto, che è cinese, vive a Londra e studia e lavora in una prestigiosissima istituzione britannica, si preoccupa di parlare un buon inglese.
Ed è pure astemio.