venerdì 19 ottobre 2007

Un poeta

Julio Cortàzar è stato sepolto a Parigi, nel cimitero di Montparnasse. Riposa assieme alla sua terza moglie, Carol Dunlop. Sulla tomba c'è una piccola scultura, che non si capisce bene se rappresenti un fiore o un sole che sorge. Mia moglie E. dice un bruco, o una nuvola.
Il suo ultimo libro, "Salvo el crepùsculo", alternava prosa e poesia e uscì postumo. Il titolo era tratto da un brevissimo componimento del giapponese Basho: "Questa strada/ non la percorre più nessuno/ salvo il crepuscolo".
Secondo lo scrittore uruguaiano Mario Benedetti si tratta del libro più soggettivo di Cortàzar: una confessione a cuore aperto, succedaneo - l'unico succedaneo possibile - di quell'autobiografia che Julio Cortàzar non scrisse mai.
Qui di seguito, due poesie di questo grandissimo scrittore. Tradotte da Danilo Manera.



Dopo le feste
E quando tutti se ne andavano
e restavamo in due
tra bicchieri vuoti e portacenere sporchi,
com'era bello sapere che eri lì
come una corrente che ristagna,
sola con me sull'orlo della notte,
e che duravi, eri più che il tempo,
eri quella che non se ne andava
perché uno stesso cuscino
e uno stesso tepore
ci avrebbero chiamati di nuovo
a svegliare il nuovo giorno,
insieme, ridendo, spettinati.

Il bravo bambino
Non saprò slacciarmi le scarpe e lasciare che la città mi morda i piedi,
non mi ubriacherò sotto i ponti, non commetterò errori di stile.
Accetto questo destino di camicie stirate,
arrivo puntuale al cinema, cedo il posto alle signore.
Il prolungato scompiglio dei sensi non fa per me, opto
per il dentifricio e gli asciugamani. Mi vaccino.
Ma tu guarda che povero amante, incapace di entrare in una fontana
per portarti un pesciolino rosso
tra la rabbia di gendarmi e bambinaie.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

un bravo bambino ringrazia per Cortazar.
Ciao

tic. ha detto...

Fan di Massimo Carlotto?

Grazie per essere passato a trovare il blog del tic. Che ancora si deve "fare".

Cortàzar era un grande.

Anonimo ha detto...

casualmente mentre cercavo un nick stavo leggendo Carlotto.
che però mica mi piace.
sto valutando le opzioni per la mia dichiarazione di guerra.
saluti

tic. ha detto...

Dichiarate, dichiarate: qualche cosa resterà.