sabato 24 dicembre 2011

Mite agnello redentor...

E anche per quest'anno Paulo Coelho se n'è uscito col suo racconto di Natale.
Lo trovate su Repubblica ed è davvero imbarazzante. Il mistero del dio che si fa uomo (per chi ci crede, ovvio...) è roba da dilettanti in confronto al mistero del credito di cui ancora gode (presso Repubblica, ad esempio) questo furbacchione brasiliano.


Bene, dixi.
E adesso faccio anch'io come Coelho (sarò mica il figlio della serva, no?): perciò chiudo scrivendo qualcosa di assolutamente banale, fatuo e irrilevante.
Ecco qua, sentite un po': se la religione è l'oppio dei popoli, i libri di Coelho sono l'ovvio dei popoli.
E adesso ditemi: non vi sembro molto intelligente e soprattutto molto profondo?
Eh?



P.S.
Tra l'altro, quella dell'ovvio dei popoli mica è mia...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ne sparo 2 anch'io se posso (sue ovviamente di paulo) sentite che animo tenero.

Il Signore ascolta le preghiere di coloro che chiedono di dimenticare l'odio. Ma è sordo a chi vuole sfuggire all'amore.

Perfino Dio ha il suo inferno: è il suo amore per gli uomini.

Il guerriero della luce crede. Poiché crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere.

Il guerriero della luce ?

erre

yodosky ha detto...

Miracolo! Per aver parlato male di Cohelo ti offrono una Volskwagen! "Das auto fur mich, fur dich, fur die kinder... kein Auto fur die Juden!"

Alce Ambidestro ha detto...

che Para Culho...