lunedì 11 ottobre 2010

Un po' à la Poe (un Poe dei poveri...)


Non ci sentono gridare,
dalla tomba fredda e scura:
siamo seppelliti vivi
e tremiamo di paura!

Senza il sole che ci scalda,
solo un verme per compagno,
la coscienza che si sfalda,
ride forte il toporagno.

Beccamorto, se mi senti,
fammi uscire dall'avello:
nel profondo della fossa
impazzisce il mio cervello.


(dedicata al Poeta Igor Gherdol, l'Ed Wood della letteratura)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io lo dico sempre, questo è forse il tuo migliore componimento poetico. E in assoluto tra i primi dieci composti nel panorama letterario italiano negli ultimi venti anni.

Z

L'Uomo Tigre ha detto...

Quella del toporagno che ride è praticamente una firma...

Mammifero Bipede ha detto...

Diversamente poeta, direi...

tic. ha detto...

Questo, ehm, è il post 666 di talkischeap...