martedì 4 gennaio 2011

Arieccomi!

La prima lettura del 2011?

I Racconti di fantasmi di Montague Rhodes James: grazie a MareMagnum (conoscete? È un sito fantastico se volete recuperare libri rari e fuori catalogo) sono riuscito a trovare il volume di 520 pagine - uscito nel 1989, a cura del povero Malcolm Skey, per i tipi di Theoria – che li raccoglie tutti, ma proprio tutti.
MRJ (si firmava così), nato nel 1862 e morto nel 1936, era davvero un bel tipo: gran medievista, paleografo, archeologo, poliglotta di quelli stupefacenti - imparò da solo l'italiano, il tedesco, l'etiopico, il danese (tradusse pure Hans Christian Andersen), lo svedese, il copto, l'ebraico, il siriaco – e scrittore quasi a tempo perso di rabbrividenti (ma sul serio!) ghost stories.

L'uomo aveva l'abitudine di leggere i suoi racconti agli amici che andavano a trovarlo sotto Natale: «la sera prestabilita il gruppo si ritrovava ad aspettare a lungo finché, di solito verso le undici, “Monty” non appariva con l'inchiostro ancora umido sull'ultimo foglio. Tutti i lumi meno uno venivano spenti; e si dava inizio alla lettura del racconto».
E insomma queste sere di gennaio, per quanto mi riguarda, sono piene di case infestate, antichissimi sortilegi, streghe vendicative, tesori custoditi da demoni ferocissimi, camere d'albergo che non esistono ma poi invece sì, quadri che si animano, figure incappucciate nascoste nel buio, folate di vento che sembrano urla, cupi presagi e maledizioni inesorabili.
Fuori dalla mia finestra, immancabili, le brume della campagna inglese; sotto al mio letto, un'orribile creatura in attesa...

Urge ristampa, perdiana!

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