martedì 30 ottobre 2007

Io sono un malfattore

Chi sparge l'impostura
avvolto in nera veste,
chi nega la Natura
sfuggiam come la peste.
Sprezziam gli dèi del cielo
e i falsi lor cultori;
del ver squarciamo il velo:
perciò siam malfattori.



Inno dei Malfattori (canto anarchico – 1892)





Il testo di questo canto venne scritto da Attilio Panizza (un operaio decoratore marmista che ricoprì un ruolo importante nell'anarchismo milanese) in occasione delle leggi repressive e dei conseguenti processi per "associazione di malfattori" che si svolsero contro gli anarchici e i socialisti, e fu pubblicato per la prima volta il 29 maggio 1892 ne "L'Amico del Popolo" (numero unico, stampato a Milano) .
Erano anni in cui si poteva ancora essere amici del popolo. Adesso come caspita si potrebbe mai dire un cosa del genere (al di là del rimando a Marat, decisamente demodé. E chissà quanti, ormai, sanno coglierlo...)?
Ma lo avete mai visto il popolo, da Maria De Filippi? Avete visto com'è conciato? Chi cazzo può aver voglia di liberare dalle loro catene questi decerebrati che si esprimono a grugniti, a suoni inarticolati, come fossero dei pitecantropi; questi energumeni tutti decorati, dalla testolina vuota ai piedi inevitabilmente puzzolenti, di tatuaggi tribali; queste povere sciacquette - povere, povere, povere anime - che nemmeno ci provano a farsi rispettare come persone, più che come donne, e sono solo - povere, povere, povere anime - carne da cannone buona neanche per esser sbranata da Rocco Siffredi. Eh? Chi mai può aver voglia?


Pubblicherò magari tutto quanto l'Inno dei Malfattori in un prossimo futuro.
Per ora, solo una strofa. Giusto per commentare l'ultima uscita dell'antiliberale Joseph Ratzinger, che chiede di estendere anche ai farmacisti il diritto all'obiezione di coscienza già riconosciuto ai medici antiabortisti.
Potrei sbattermene allegramente delle cose che dice il capo dei cattolici, dato che sono ateo (non orgoglioso di esserlo, eh... Non direi mai una cazzata simile. Sarebbe giusto come dire "orgoglioso di essere eterosessuale"). Ma proprio non posso far finta di non sentire. Soprattutto sapendo quanto la politica in Italia sia debole (debole lo è in generale, comunque. E non solo, ahi ahi ahi, in Italy) davanti ai desiderata del Vaticano. Tra chi applaude (la destra divorziata), chi si oppone folcloristicamente (comunisti assortiti, sempre tanto teatrali e scoppiettanti, socialisti assortiti, sempre tanto, tanto teneri ma un po' patetici e Marcogiacinto col suo movimento - sua proprietà privata - transnazionale e liberalelibertinolibertario) e chi "si pone in rispettoso ascolto di quello che è comunque un magistero autorevole, perché la parola del papa è comunque da ascoltare nella sua dimensione pastorale e profetica" (e parlo del mio partito, il NUOVO PARTITO DEMOCRATICO TUTTO MAIUSCOLO, il mio partito COMUNQUE DEMOCRATICO, con il suo leader COMUNQUE SEMPRE OVUNQUE QUANTUNQUE COMUNQUE. Il mio partito che è tanto MODERNO (COMUNQUE), anzi tantissimo modernissimo, e quindi ad oggi ancora non si sa se si potrà richiederne la tessera: non ci sono tessere da richiedere, per ora, comunque quantunque forse si, chi lo sa, in fondo quando smetterò di fare il sindaco di Roma io andrò in Africa. Garantito).


Io non mi metterò in ascolto.
Io starò nel NUOVO COMUNQUE PARTITO fino a quando mi diranno, o da solo mi dirò (più facile), che è ora di togliersi di torno. Nel frattempo, non sarò politically correct con i papisti. Manco per il cazzo. E se mi accuseranno di essere nel mio piccolo (nel mio infimo) un impiccio al dialogo con i cattolici e di non fare le cose nel modo giusto, anzi COMUNQUE GIUSTO, io dirò ok, volentieri: le cose preferisco farle male.
Perché, eh si, io sono un malfattore.

Questo sono io, a Roma. Campo dei Fiori. Sotto la statua di Giordano Bruno, martire del libero pensiero.
Bruno. Non uno qualunque. Non uno comunque.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Una domanda mi sorge spontanea:"chi cacchio è 'sto Joseph?" (per capire chiedi pure a yodoky)

Anonimo ha detto...

Joseph, Ratzinger, gà do' nomi, tacheghe insembia...se no no se capisse...

Anonimo ha detto...

Stefano Piredda è una persona intelligente, talvolta aggressiva, spesso spigolosa, di grande cultura e di rara onestà intellettuale. Per tutte queste caratteristiche (proprio tutte) è un peccato che non voglia fare più l'assessore del comune di Monfalcone.
Ho capito i motivi, non ho capito il gesto. Mi sembra più uno sfogo che un'azione con un senso.
Ha dichiarato che continuerà a fare politica. Bene. Magari con meno gesti solitari (come sa bene, di Tex Willer in politica ne abbiamo fin troppi).
Nel frattempo, ora che ha più tempo libero, mi trasferisco nel suo blog per discutere.
Se poi avete voglia di buttarvi in un'orgia demenziale vi suggerisco: cameraconvistablog.it, il "tenutario" non è un granchè ma i suoi ospiti sono imperdibili.

tic. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
tic. ha detto...

Eccola qua, caro filosofo nato a Sinope attorno al 400 a.C. e che, per il suo stile di vita, caratterizzato da "mancanza di vergogna", fu a suo tempo soprannominato "il cane" (ed è da ciò che deriva l'espressione "scuola cinica"). Una sorta di "Socrate impazzito" che, fu detto, sacrificò tutto per conservarsi come solo ed unico bene la possibilità di irridere alle maschere del mondo. Fossero le maschere dei potenti o quelle dei filosofi "laureati".
Lei mi onora con la sua presenza e, creda, non solo per le belle parole indirizzatemi e che non credo proprio di meritare.

Conosco anch'io il blog da lei segnalato... E conosco bene (purtroppo o per fortuna) quello che Lei ha voluto definire, con linguaggio vagamente postribolare, il "tenutario" del medesimo.
E' un blog, quello, con obiettivi leggerissimamente più ambiziosi del mio povero spazio in rete.
Eppoi vi si adoperano solo parole d'amore (e non solo per il Partito Democratico). Nel mio, invece, c'è anche un sacco di insofferenza (anche nei confronti del PD), disprezzo (anche nei confronti di molti leader del PD),violenza verbale, asprezze assortite, sgarberie. Il tenutario di cui sopra è invece un bonaccione davvero troppo compreso nel suo ruolo.
Un idealista? Boh? Magari anche si, dai... Concediamo, sennò ci danno dei cinici. Epperò insostenibilmente ampolloso. Un grillo parlante ma assai parlante. A volte parlante ma non pensante prima di esser parlante e quindi terribilmente, insostenibilmente, pesante. Ma davvero tanto, pover'uomo...
Opinioni personali spassionatamente espresse, eh... E probabilmente mi sbaglio. Forse il peso terrificante che avverto è proprio quello dell'AMORE!!!!!!!!!!
E allora magari ha ragione lui, il tenutario.
Quanto agli ospiti del blog, a cui lei accennava, che dire? Certe cose che ho visto sono veramente INCRESCIOSE. Io c'ho pure scritto cose serie (e profetiche...), ma ho capito quasi subito che non era cosa... Perciò ho smesso di scriverci e non lo faccio da tempo.
Un occhio però ce lo butto spesso. Concordo con lei: e' un blog impagabile se si cerca la follia pura, il dadaismo, il situazionismo, il futurismo "schiaffo e urlo". Ultimamente è frequentato da un tizio, tal bepi el caligher, che pubblica poesie di madre Teresa di Calcutta e, ho visto, pure UN'INTERA ENCICLICA DI RATZINGER!!!!! L'effetto che quel blog mi fa è una cosa come, che so, pensare ai Motorhead o gli Slayer che suonano davanti al Papa.
La gente in cameraconvistablog entra, URLA (come ossessi, urlano) e se ne va. Per qualche tempo i casini si placano per poi riprendere con virulenza. Fa ridere, si. A volte pure molto.
E sbaglia il tenutario a lasciare tutto così libero. Ci rimette lui.

Quanto alle mie dimissioni, bah.. Dovevo darle: ero infatti stufo marcio. Quando si va in un posto a lavorare pensando: "Ma come sono stufo di tutto questo...", significa che è arrivato il momento di togliersi dai piedi. E velocemente... Non rubo soldi a nessuno, io: se stai nell'amministrazione pubblica a fare l'assessore NON sei pagato per esser stufo.
Eppoi è giusto così, via. Lontani dalla mischia per un po': altrimenti ci si usura e si usurano pure i coglioni del prossimo.

Quanto ai gesti solitari, Le confesso che un beau geste, ogni tanto, a me piace. Ma, parlando di squadre e non di gesti à la Tex Willer, a volte ci si sente poco apprezzati, in una squadra. Poco sostenuti, magari... Anche senza esserlo veramente, magari: è sufficiente SENTIRSI così. E allora, au revoir.
Almeno per un po'.

E' stata una cosa diffcile, Le confesso, ma oggi sto bene. Anche perché mi sento libero.
Non ho capi, oggi.
Grazie per aver scritto. Riscriva pure quando crede.

Anonimo ha detto...

A me lo puoi dare del cinico (ma si dai, diamoci del tu), del resto così mi hanno catalogato nei libri di storia della filosofia.
In fondo il cinico, il guastatore che dice ruvidezze è onesto nei tuoi confronti e fa progredire l'umanità, chi ti racconta le favole (dalla Bibbia a Babbo Natale) ti tiene sotto i tacchi avvolto da una squallida melassa buonista.
Ho una buona notizia sul fronte del Partito Democratico: in una delle commissioni costituenti è stato inserito il matematico Piergiorgio Odifreddi, autore di un impareggiabile libro che facendo il verso a Benedetto Croce s'intitola "Perchè non possiamo essere cristiani (e men che meno cattolici)". La sua presenza vale cento Binetti.
Sul tema segnalo: "l'illusione di dio" di Richard Dawkins, Mondadori e il superclassico "Perchè non sono cristiano" di Bertrand Russel, TEA.
Ne scriveremo.

tic. ha detto...

Lo spero.
Ma tu in cameraconvistablogprematuratala supercazzolaconscappellamentoadestracomefosseantani non ci scrivi più?
E' una perdita secca, per il dibbbbbbbattito che ha luogo colà...

Anonimo ha detto...

Da oggi anche l'Uomo Tigre si trasferisce su questo blog..
In attesa dell'apertura di camera con sVista, ovvio.. ;-)

tic. ha detto...

Oh, Giove pluvio!!!
L'Uomo Tigre!!!!
E a questo punto mi attendo anche Ken il guerriero...

Anonimo ha detto...

Mi avete chiamato? Eccomi qua! L'intelligenza che si respira in questo blog mi spaventa. L'Uomo dalle sette stelle non ci era abituato..

tic. ha detto...

Iiiiii...
Esagerato!!!
Benvenuto, comunque.

Anonimo ha detto...

Anch'io attendo con impazienza "camera con svista", nel frattempo, abbandono il blog presidenziale, ridottosi a un tristo gulag nordcoreano dove si magia solo riso e si devono cantare le lodi del Grande Leader.
Suggerisco, in tema,"All'ombra del dittatore grasso" di Michael Breen ISBN.

tic. ha detto...

Eh, si...
Mi pare che il famigerato prematuratalasupercazzolacameraconvistablog abbia esalato l'ultimo respiro. Ed è ormai evidentissimo che se non ci vanno i pazzi a far casino, non ci va nessuno. Il mitomane che ne è proprietario lo segue poco e male.
Sic transit gloria mundi.

Resta un mistero, per me.
Come mai il blog in questione ha ispirato tante anime prave? Come mai ha attirato tanti squilibrati?
Mai vista una cosa simile: che sia il tenutario ad ispirare? E se si, perché?

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.