Il disastro di questi giorni è riuscito comunque a regalarmi un paio di momenti di assoluto spasso.
L'uscita di Nicola Zingaretti, presidente della provincia di Roma (presentato, nell'ultimo numero de L'Espresso, come uno dei trenta-quarantenni dello stretto giro veltroniano da “lanciare”), ad esempio, è stata davvero magistrale.
Secondo il nostro, L'opportunità, cantata a Sanremo da Pupo, Paolo Belli e Youssou'n Dour, “è una canzone bellissima che illumina di speranza la cappa di angoscia e di paura che ci sta permeando”.
L'uscita di Nicola Zingaretti, presidente della provincia di Roma (presentato, nell'ultimo numero de L'Espresso, come uno dei trenta-quarantenni dello stretto giro veltroniano da “lanciare”), ad esempio, è stata davvero magistrale.
Secondo il nostro, L'opportunità, cantata a Sanremo da Pupo, Paolo Belli e Youssou'n Dour, “è una canzone bellissima che illumina di speranza la cappa di angoscia e di paura che ci sta permeando”.
E insomma...
"Io vorrei che in questi giorni cosi pieni di paure/ ci stringessimo la mano come fra persone vere/ senza rancori o diffidenza lasciando posto alla speranza/ che con un briciolo di sole si uniforma ogni colore./ Vivere insieme poi non è impossibile dipenderà da noi/ vivere l’essere diversi come un’opportunità".
A Zingaretti, uno dei trenta-quarantenni dello stretto giro veltroniano da lanciare (dove?), tutto ciò pare molto bello. A me, chissà perché, i versi de L'opportunità ricordano quelli dell'immortale Cicciottella (firmata da Bruno Lauzi e Pippo Baudo), indimenticato inno ambientalista cantato da Loretta Goggi: "Ci ho pensato su/ non consumo più/A E I O U /Se non hai carbone per riscaldarti/ non arrabbiarti/metti un poco di allegria/ la tua mano nella mia/ basta il nostro batticuore/come fonte di calore/e vedrai che il nostro amore/tutto il freddo porta via!”.
Comunque sia, mentre io ero lì che ragliavo cose tipo "ma checcazzo, che minchia di agente c'ha, Youssou'n Dour? Ma gliel'hanno spiegato chi è Pupo? E, se sì, lui ha poi provveduto a spiegarlo al suo rappresentato?”, Zingaretti, dirigente veltroniano trenta-quarantenne da lanciare, vedeva invece oltre le cose. E pensava, evidentemente, alla politica culturale del PD.
Come possiamo illuminare di speranza quella cappa di angoscia e di paura che ci sta permeando tutti? Come possiamo arrestare la marea montante del fascioleghismo?
Comunque sia, mentre io ero lì che ragliavo cose tipo "ma checcazzo, che minchia di agente c'ha, Youssou'n Dour? Ma gliel'hanno spiegato chi è Pupo? E, se sì, lui ha poi provveduto a spiegarlo al suo rappresentato?”, Zingaretti, dirigente veltroniano trenta-quarantenne da lanciare, vedeva invece oltre le cose. E pensava, evidentemente, alla politica culturale del PD.
Come possiamo illuminare di speranza quella cappa di angoscia e di paura che ci sta permeando tutti? Come possiamo arrestare la marea montante del fascioleghismo?
Come possiamo far tornare egemoniche, nella (razzistissima) società italiana, le parole solidarietà, accoglienza, fraternità?
Ma con l'apporto del compagno Enzo Ghinazzi in arte Pupo, per dio!
Che Nicola Zingaretti, veltroniano da lanciare, sia l'ultimo dei gramsciani?
Grandioso anche Renato Nicolini (uno che, quando si parla di lui, viene presentato, immancabilmente, con le seguenti parole: “ideatore dell'Estate romana degli anni Settanta”. Ovvero, trattasi di un veltroniano ante litteram...) o forse il giornalista de la Repubblica che ne riporta il pensiero, Carmelo Lopapa (ma io preferisco decisamente pensare alla grandezza di Nicolini): “Primo, il Pd rischia di non sopravvivere al big ben, ma meglio l'estinzione che assistere allo scontro perenne di queste due burocrazie armate...”. Avete inteso, si? Il Pd rischia di non sopravvivere al big ben.
E mò tiremm innanz, compagni.
Grandioso anche Renato Nicolini (uno che, quando si parla di lui, viene presentato, immancabilmente, con le seguenti parole: “ideatore dell'Estate romana degli anni Settanta”. Ovvero, trattasi di un veltroniano ante litteram...) o forse il giornalista de la Repubblica che ne riporta il pensiero, Carmelo Lopapa (ma io preferisco decisamente pensare alla grandezza di Nicolini): “Primo, il Pd rischia di non sopravvivere al big ben, ma meglio l'estinzione che assistere allo scontro perenne di queste due burocrazie armate...”. Avete inteso, si? Il Pd rischia di non sopravvivere al big ben.
E mò tiremm innanz, compagni.
Tiremm innanz...
10 commenti:
anch'io ho rischiato di non sopravvivere al big ben, una volta. comunque il buon pupo se non sbaglio aveva a disposizione un numero in quel club esclusivissimo... quello con la lettera e il numero, per intenderci.
E gelato al cioccolato scritto da Malgioglio al suo rientro da una vacanza a Cuba? Altro che Povia...
Comunque, scrivendo da Trieste, posso ben dire che la sinistra triestina non solo non sopravvive al big ben, ma i suoi esponenti sono ben meno autorevoli di Mikeze e Jakeze.
No, i suoi esponenti SONO proprio Mikeze e Jakeze, a parte qualcuno a cui va la mia stima.
Evviva il Pd che è sempre sull'emergenza, mi par di capire, come se Togliatti avesse fatto un comunicato stampa su Ernesto Bonino, Natalino Otto e Alberto Rabagliati. Olllèèèèè!!!
Visto l'esito delle primarie a Firenze, Pupo sarebbe stato in candidato a sindaco migliore.
ma pupo è aretino diogene...
ho trovato questo post interessante sul blog di Sofri figlio, su cosa sia successo sabato all'assembleona.
per chi fosse interessato:
http://www.francescocosta.net/2009/02/22/cose-successo-ieri/
l'anonimo sono io
ammazza, che canzone orripilante...
Innanzi all'erudizione del Barone sono annichilito.
Ieri Carmelo Lopapa ha parlato di George Bernard SHOW...
Dopo il big ben, G.B. SHOW.
Un mito.
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