martedì 17 febbraio 2009

Gherra a custa razza de bastardos



Pensavo (ma forse solo speravo) che Renato Soru avrebbe vinto. Perciò avevo preparato il seguente post.


Procurade e moderare,
Barones, sa tirannia,
Chi si no, pro vida mia,
Torrades a pe' in terra!
Declarada est già sa gherra
Contra de sa prepotenzia,
E cominzat sa passienzia
In su pobulu a mancare.

Mirade ch'est azzendende
Contra de ois su fogu;
Mirade chi non est giogu
Chi sa cosa andat a veras;
Mirade chi sas aeras
Minettana temporale;
Zente cunsizzada male,
Iscultade sa 'oghe mia.


Vi è mai capitato di ascoltare l'inno Su patriotu sardu a sos feudatàrios, meglio conosciuto come Procurade 'e moderare (o magari pure come Barones sa tirannia...)? No?
Beh, è arrivato il momento, direi... Buttatevi su YouTube, forza. Qualche bello spirito l'ha definito "la Marsigliese sarda": sono 375 versi, articolati in 47 ottave logudoresi, composti dall'ozierese Francesco Ignazio Mannu e pubblicati per la prima volta in Corsica nel 1794.


E invece...
Invece, alla fine, Caligola è riuscito a far eleggere il suo cavallo alla presidenza della Regione Sardegna. Che dire, adesso, all'imperatore? Mah, per quanto mi riguarda, solo questo:

A terra sos malos usos,
A terra su dispotismu;
Gherra, gherra a s'egoismu,
Et gherra a sos oppressores.

Gherra. Iscultade sa 'oghe mia: gherra!
E che uno tsunami possa spazzar via Villa Certosa in questo preciso momento.

32 commenti:

yodosky ha detto...

Veramente deprimente, non val nemmeno la pena far ironie sul nome del candidato.

Anonimo ha detto...

Diciamo che con Soru "disoccupato" il PD si ritrova un potenziale nuovo segretario... sperem!

yodosky ha detto...

Occacchio, MB potrebbe aver ragione. Ho i miei dubbi però che con otto punti sotto ha granchè da negoziare...

barone von furz ha detto...

continuiamo a proporre segretari perdenti...

Anonimo ha detto...

Il Billionare batte i nuraghi!
Forza Italia!

Anonimo ha detto...

Sarà pure uno che ha perso, ma ha dimostrato di avere coraggio: quando avrebbero voluto fargli cambiare le regole del gioco lui non si è adattato a far finta di nulla pur di rimanere della partita. Secondo me è un grande e questa sconfitta è più che deprimente: è l'ulteriore prova che gli Italiani hanno quello che si meritano....

Anonimo ha detto...

Soru è stato trascinato a fondo dall'indecente prova del PD negli ultimi mesi. Quanto pensate che sia facile vincere con alle spalle un partito del genere?

tic. ha detto...

Marco Beltrandi, deputato radicale del Pd e membro della commissione di vigilanza Rai. «Ecco come ha fatto un signor nessuno come Ugo Cappellacci ad aver battuto Renato Soru», dice Beltrandi illustrando l'analisi del centro d'ascolto dell'informazione radiotelevisiva che nei week end del 10, 17 e 25 gennaio ha monitorato le edizioni principali dei tg di Rai e Mediaset in occasione della campagna elettorale per le elezioni regionali in Sardegna. Dai dati presentati risulta che i tg nazionali hanno dedicato un'ora e 29 minuti a Berlusconi e un minuto e 56 secondi a Soru, peraltro mai in voce a differenza del premier.

...


Simpatico, nevvero?
E comunque, c'è poco da fare: Berlusconi sa cogliere qualcosa che gli italiani hanno dentro di loro, nel profondo.
Ci piaccia o no, è così.

Non invidio chi vorrà impegnarsi, a tutti i livelli, per sconfiggere la Destra.
Non lo invidio davvero.

Le prossime europee saranno un bagno di sangue per il centrosinistra in Italia (previsione molto facile da farsi).

Quanto alla mia povera città (vabbé, città: circa, dai...), alle prossime europee il centrosinistra si scoprirà minoranza a M.(previsione anche questa molto facile da farsi) e allora cominceranno gli psicodrammi.

Se non fosse per il giovane neosegretario del partito, e per qualche caro amico, sarei già fuori della partita.
Convintamente, e senza nessun rimpianto.
Ma darò una mano.
A qualche amico, però: non al Pd. Solo in memoria dei vecchi tempi.
E poi, fine.
Mi sono rotto i coglioni. Così, nero su bianco.

Mi sono rotto i coglioni dei paraculi, della gente che fa politica con la paura di spettinarsi, dei carrieristi del cazzo, dei baciapile, dei democristiani, dei moderati e del moderatismo, del mitico Centro, della gente, di quelli che "l'ha detto la tv", di quelli che "non usate parole difficili altrimenti la gente non vi capisce", di quelli che "non bisogna dichiarare guerra al popolo", di quelli che "bisogna sempre cercare di interpretare la gente", di quelli che "voi di sinistra siete degli snob", di quelli che esser chiamati assessoooore è il massimo, dei leccaculi, di quelli che "il riformismo è...", di quelli che "il partito deve imparare a far convivere culture diverse", di quelli che "non è necessario esser così duri che la gente si spaventa", di quelli che "ma chi te lo fare?": io, io, io, porcodio, me lo faccio fare.
Io, brutti SERVI di merda.
(scusate lo sfogo, eh...)

yodosky ha detto...

Bon dai, su, una Bicameralina e passa tutto...

Anonimo ha detto...

Ne ho piene le balle di gente che imputa al Pd anche il fatto che la moglie non gliel'ha data la sera prima.
Per i propri problemi forse è il caso di guardarsi allo specchio, magari.
Rilevo piuttosto che, più che concentrarsi su chi ha perso, occorre, forse, focalizzare su chi ha vinto. O su COSA ha vinto.
Ha vinto Berlusconi; ha vinto il berlusconismo. Ha vinto un certo tipo di cultura.
Perchè agli italiani piace, e ci si riconoscono.
Italiani che certamente non si sentono particolarmente colpiti ad ascoltare qualche verso in sardo.
Questa è la materia con cui si ha a che fare.
Qualunque analisi non può non partire dal fatto che rappresentiamo una cultura minoritaria e perdente.
E vi assicuro che non siamo più fighi perchè siamo perdenti; siamo solamente degli sfigati.
Se si vuole pensare di vincere un giorno, bisogna partire dalla riflessione su cosa deve essere cambiato per intercettare QUESTO tipo di materiale umano con cui si ha a che fare.
Altrimenti possiamo limitarci a discutere amabilmente del nulla su qualche simpatica spiaggetta toscana.
Ma sai che soddisfazione a stupire gli amici su quanti libri si sono letti..

P.S. Nel caso occorra sottolinearlo, anche un setter potrebbe capire che la soluzione non è certo Bersani..

Anonimo ha detto...

@yodosky:
Io continuo a proporre la Bicameral of Death...

Anonimo ha detto...

Caro Uomo Tigre, un partito politico dovrebbe avere: 1 un'idea di come deve essere; 2 un programma di governo; 3 una cultura politica. Per quanto riguarda il PD: 1 i gruppi dirigenti sono costruiti con un sistema idiota (le primarie); 2 il programma è qualcosa di diverso per ogni singolo componente e comunque non si decide mai; 3 cultura? Cos'è? Un partito che tiene insieme la Binetti e Marino, D'Alema e Fioroni è il Circo Barnum.

Non so se Bersani è la soluzione ma tra lui e Uòlter c'è un abisso.

Anonimo ha detto...

Caro Diogene, d'accordissimo.
Ma il tutto non può derogare dal fatto che tutti e tre i punti non devono essere il frutto di una riflessione aprioristica, ma di un confronto con la società che si intende rappresentare.
Credo che la sinistra sconti profondamente l'incapacità di comprendere la realtà che la circonda.
Non dico che questa sia immutabile ed eterna; anzi, è il frutto di anni ed anni di acculturamento televisivo.
Ma non si può far finta che non esista.
Essa è reale, ci circonda, fa parte ormai del nostro DNA.
Il problema è quello di un recupero, o meglio di una rifondazione di una coscienza civile che, se mai è esistita, ora è completamente appiattita.
Non possiamo quindi immaginare che, improvvisamente, l'opinione pubblica volga il suo sguardo su di noi e ci trovi irresistibili.
Dobbiamo procedere ad un lavoro di rialfabetizzazione civile.
Lavoro che inizia con pagine e pagine di cerchietti e stanghette (do you remember?).

E Bersani non ha i numeri per intercettare la maggioranza del Paese, continuo a pensarlo..

Unknown ha detto...

Berlusconi ha cominciato a vincere quando all'inizio degli anni Ottanta il telefilm Dallas (trasmesso dalle sue immonde tivù) iniziò a tracimare dai teleschermi italiani con quell'orrendo JR.
Si dirà "ma anche altri paesi trasmettevano la stessa sbobba. Perchè solo noi ci siamo infettati?".
Semplice:
1) perchè noi non avevamo gli anticorpi,
2) perchè noi avevamo in corpo già altre tossine (ad esempio il Vaticano, il fascismo, il familismo amorale, l'incultura, l'unità nazionale fatta male, la borghesia parassitaria, la mancata Riforma protestante, la mollezza e il trasformismo delle classi dirigenti, il disprezzo per il bene pubblico, un PCI troppo a lungo legato all'URSS, un PSI troppo corrotto, partiti laici troppo piccoli e subalterni alla DC, l'incapacità di autocritica, il culto delle immagini dei santini delle reliquie).
E così fu che il berlusconismo sfondò una porta aperta.

Anonimo ha detto...

Speriamo che il Pd si disintegri e che Veltroni vada in Africa come aveva promesso.

Per il resto, ecco perché ha vinto il Pdl.

http://www.youtube.com/watch?v=QmqsOwyVZlw

http://www.youtube.com/watch?v=2wHYM5GRWP8

Anonimo ha detto...

Giusto, Uomo tigre, si tratta di un lavoro lungo, consapevoli di avere quattro anni davanti. Ma ci vuole un gruppo dirigente serio e non dei pirla. Non per segretario voglio l'uomo del destino (quello se lo tenga la destra) ma uno che sappia fare il suo mestiere.

Caro Tic, mi rendo conto, ma se lei se ne va continua a dare campo libero a quelli che "non fanno la guerra al popolo" e a quelli che "non si spettinano".

Anonimo ha detto...

@Manfredi
E poi?
Tutti dietro il bandierone con la falce e martello a cantare El pueblo unido jamas serà vencido?
no grazie.
Tento di fare un PD, piuttosto.

Unknown ha detto...

Cosa fare?
Da dove ripartire?
Parafrasando Flaiano (quasi sempre utile...e le volte che non lo è, almeno si ride), ho poche idee e ben confuse.
Intanto, mandar via quasi tutta (non TUTTA, ma quasi tuttissima) l'attuale classe dirigente nazionale della sinistra o centrosinistra che dir si voglia. Contemporaneamente finirla nel modo più radicale con le lingue in bocca (altri le definiscono "dialogo") con Berlusconi e i suoi. Poi: la Binetti e i teodem dicono che se si farà i laici se ne andranno via? Alè oo, alè oo, alè oo e ancora alè oo. Meglio strameglio perdere su posizioni chiare che perdere comunque su posizioni ambigue; nel primo caso puoi (sottolineo PUOI) avviare il successo di domani, nel secondo caso avvii solo altre sempre più umilianti batoste.

tic. ha detto...

"Discutere amabilmente del nulla su qualche simpatica spiaggetta Toscana"? A parte il nulla (perché discutere del nulla, quando si può discutere di un sacco di cose?), non mi pare male, come programma.

Leggere libri. Un buon vino. Una mangiata. Un viaggio. Un bel film.
Ascoltare musica. Sono cose belle.
Ovvero: io non ho bisogno del Pd, per stare bene. Nemmeno della sinistra, a dirla tutta.

D'accordo con diogene, altrocché!
Il Pd non ha la colpa di tutto, ma certo. Solo che non si capisce proprio cosa sia, 'sto Pd.
A che serve?

Quanto a Bersani, beh...
Rispetto a Veltroni?
Rispetto a Veltroni pure il nostro gatto, Maestro Yoda, potrebbe dirigerla meglio, la baracca.
No contest, credetemi.

In ogni caso, sarà lunga. Non mi pare intelligente partire dal leader. Mica si parte dal tetto, quando si costruisce una casa.
E d'accordissimo con Luciano:
"meglio strameglio perdere su posizioni chiare che perdere comunque su posizioni ambigue; nel primo caso puoi (sottolineo PUOI) avviare il successo di domani, nel secondo caso avvii solo altre sempre più umilianti batoste".

Ho cercato di dirlo a tanti compagni, in queti anni: sono sempre stato guardato come un marziano. Mai lavorare per perdere, mi dicevano, sempre per vincere.
A che prezzo?
Quanti dei nostri non sono più disposti a darci credito, visto che è anni annorum, sosteniamo tutto e il contrario di tutto?
Basterà?

Anonimo ha detto...

Anche se la parola da inserire è"finnima" non può finire qua. Condivido dalla prima all'ultima parola l'analisi di Luciano, ma poi non possiamo semplicemente mollare le prese e lasciarci sopraffare dall'inondazione. Limitiamo i danni: diciamo quello che si deve dire, senza tentennamenti, facendo quel ripulisti interno che abbiamo così tanto rinviato per paura di perdere uno o due voti moderati, ma non possiamo semplicemente rifugiarci sull'Aventino. Non ora. Sarà pure idiota il sistema delle primarie, ma non vedo cos'altro fare. E vorrei che fossero tanti i contendenti, per riuscire a scalzare tutti quelli che sono lì da troppo tempo per convincere chiunque. Bersani è una gran persona, ma sono d'accordo con l'Uomo Tigre: anche lui è alla fine della corsa. E non è questione di cultura o di ignoranza, perchè anche a questa c'è rimedio, mentre non ce n'è per quella piaga tutta nostra che è l'avanzata dei "mariuoli". A Sud come a Nord, nei centri e nelle periferie. Non è tempo di mollare, ma è l'ora per chi ha ancora qualcosa di buono da dire e da fare di farsi avanti e mettersi a disposizione.

yodosky ha detto...

Se si vuole vincere in questa Italia, quella di oggi, non serve un leader, ma un venditore.
Se poi sa vendere il nulla, tanto meglio.

Anonimo ha detto...

1)non conosco quasi nessuno che ha votato Cappellacci o dice di averlo fatto
2)ci hanno illuso che era un testa a testa
3)fra perdere di un punto o di 18, meglio la seconda, spero che qualcuno faccia il segretario di un circolo Arci e si ricominci tutto da capo
4)la merda che ha distillato la televisione in 30 anni nelle teste ha fatto il suo sporco lavoro, in profondità
5)prima che dalle persone occorrerà partire dalle cose, da una non consolatoria analisi, tipo noi siamo buoni e gli altri cattivi.
6) magari partendo dalle parole di Frank Zappa: "Una delle mie tesi filosofiche preferite è che la gente sarà d'accordo con te solo se è giá d'accordo con te. Non riesci a cambiare la mente degli altri. "

Anonimo ha detto...

una delle cose tragiche del momento è che si sente dire:"il modello per il futuro è Renzi".
Ecco il rischio delle primarie è che in un momento di scazzo vinca uno come Renzi.
Se avete qualche amico a Firenze fatevi raccontare.
Un ragazzo sano a 19 anni vuole: trombare, pogare, farsi le canne, fare l'astronauta, la rivoluzione, farsi papa, leggere i fumetti, and so on.
Ma la "ruota della fortuna"?
E fin qua si scherza, ma il Renzi doveva fare il vice di Cioni..vabbè storia lunga..

tic. ha detto...

Spero che non ci sia nessuno, domani, a raccontare le dimissioni di W. come 'un fatto drammatico'.
Sono altre, le cose drammatiche, nella vita.

Spero che 'ste dimissioni arrivate in ritardo di molti mesi aiutino il Partito democratico a riflettere.

Cosa ci tiene assieme?
Che idea di società?
Quale cultura politica?

Mi piacerebbe poi che si riflettesse un attimo sul modello di partito che abbiamo in mente: le primarie a tutti i livelli sono solo una porcheria plebiscitaria, on my opinion.

Vedremo.

Concludendo.
Oggi un collega (cattolico) a scuola mi ha detto: "Perché devo votare un partito in cui una come la Binetti ha così tanta visibilità?".
Ed è una bella domanda, ne converrete.
Perché?

tic. ha detto...

P.S.
Matteo Renzi è uno che è stato negli scout (com'era quella degli scout? Bambini vestiti da cretini guidati da un cretino vestito da bambino?).
Una volta l'ho sentito dire che si sarebbe ritirato dalla corsa delle primarie solo se gliel'avesse chiesto "Gila". Detto così, "Gila": perché in questo modo, immagino, parla la "gggente".
Gila...
Se il futuro è Renzi, siamo belli e fottuti.
D'altra parte, che volete? E' giovane.
E c'è taaaaanto bisogno di giovani.
Son coglioni, 'sti giovani? Pazienza.
E' che son giovani.

Il film D'Alema vs. Veltroni, purtroppo, è vecchio come il cucco.

Anonimo ha detto...

A Firenze si perde. Accetto scommesse.

Anonimo ha detto...

Ma di cosa stiamo parlando?
Il PD?
Appunto... di cosa stiamo parlando???
Il PD è un progetto politico nato già morto, frutto di una scelta verticista e salottiera che è stata maldigerita in primis dal proprio elettorato. Un suicidio politico annunciato.
E quando si è visto che la barca stava affondando i topi hanno cominciato a prenderne le distanze e a saltar giù. Inevitabilmente, direi.
Non si può risolvere un problema con la stessa logica che lo ha prodotto. La risposta al berlusconismo non può essere il PD.

Per altri versi mi sembra si stia ripetendo la storia di un secolo fa, con la russia di Putin al posto della germania nazista.

Leggete cos'hanno intenzione di fare agli zingari di Roma...
Questa roba storicamente ha un nome, si chiama GHETTO. Mai in vita mia avrei pensato di rivederne uno, ed eccoli qui, accanto a casa mia.

Io ho ORRORE di quello che sta accadendo, e intanto sento solo chiacchiere e vaniloquio... da persone completamente scollate dal mondo reale.

Unknown ha detto...

Scusa, Tic: ma chi sarebbe 'sto Gila alle cui labbra Renzi appendeva il propio destino?

Unknown ha detto...

Il centravanti della Fiorentina Alberto Gilardino?

tic. ha detto...

Ma certo que sì, Lucià.
Gila!

Zimisce ha detto...

mi infiltro e sottoscrivo alla grande le parole del buon mammifero. il piddì è il sesso degli angeli, temo, mentre fuori "il paese è reale", come dicono gli eliminati di sanremo.

Unknown ha detto...

Sempre più mi convinco di vivere dentro un romanzo di fantascienza satirica tragico-lisergica scritto a sei mani da Dick, Vonnegut e Heller.
(Sai cosa ne sarebbe venuto fuori se l'avessero fatto per davvero?!)