giovedì 22 novembre 2007

Ti auguro di inghiottire quel cazzo di sigaro. Acceso.


Quando regnava Berlusconi, alla RAI facevano quello che piaceva a lui. Su la Repubblica di ieri, mercoledì 21 novembre, intercettazioni compromettenti. La RAI ha aperto un'inchiesta interna sui giornalisti felloni e prezzolati.
Lo confesso: non mi sono granché meravigliato. Perché non mi hanno raccontato nulla che non sapessi già. Sarò cinico?
E, già che ci siamo, sempre su la Repubblica di ieri, un trafiletto, solo un trafiletto.
Vi si racconta del Presidente della Camera dei deputati, Onorevole Fausto Bertinotti, che, nel famoso Transatlantico di Montecitorio, davanti ad alcuni deputati forzisti (ex forzisti?) - Cicchitto, Leone e Bonaiuti - si è prodotto in lodi sperticate del Cavalier Silvio Berlusconi.
Pare sia rimasto assai impressionato, il Presidente della Camera dei deputati, Onorevole Fausto Bertinotti, dalle inedite modalità che hanno portato alla fondazione del Partito del popolo (o Popolo della libertà: ancora non è chiaro come Silvio Berlusconi abbia deciso di battezzare la sua nuova azienda).
Davanti ai parlamentari berlusconiani (che, raccontano i giornalisti, lo guardavano esterrefatti) il Presidente della Camera dei deputati, Onorevole Fausto Bertinotti, ha esclamato, nell'ordine: "Fantastico", "eccezionale", "un grande colpo di teatro". E ha raccontato: "Stavo guardando la televisione con mia moglie e quando l'ho visto sulla macchina abbiamo detto: fantastico, mediaticamente non posso che togliermi il cappello". Notato l'avverbio, si? Mediaticamente.
E il Presidente della Camera dei deputati, Onorevole Fausto Bertinotti, ha detto anche: "Berlusconi non è solo un giocatore della politica, è uno che decide le regole del gioco. Mentre gli altri giocano a pallacanestro, lui decide che si gioca a calcio e inizia a farlo". Testuale.
Anche qui, non mi sono stupito in modo particolare.
Che a Silvio Berlusconi piacesse il calcio è cosa nota. Che fosse uomo da palcoscenico (e attore capace di GRANDI colpi di teatro) anche.
E so pure, da un sacco di tempo, che il Presidente della Camera dei deputati, Onorevole Fausto Bertinotti, è uomo capace di scorreggiare con la bocca.

57 commenti:

Anonimo ha detto...

Come anticipato a voce a Tic, propongo a proposito dei gazebo di Berlusconi, una variazione del gioco dei fagiuoli di Raffaella Carrà. I telespettatori dovranno indovinare quale è il vero numero delle firme raccolte da Berlusconi. Un aiutino: è un numero compreso tra 0 e 10.000.000. Via alle telefonate!!

Anonimo ha detto...

Per il Barone: spero sua eccellenza che lei apprezzerà il riferimento ai fagiuoli...

Anonimo ha detto...

Spesso in questo blog abbiamo svilaneggiato il compagno O. Diliberto. Siamo stati ingiusi. In fondo lui è un mestierante dello spettacolo, uno che ha fatto la gavetta, uno che per un po'di fama ha dovuto fare i reality, andare dalla De Filippi e fare una comparsata in qualche film dei Vanzina. Un proletario, insomma. Avremo dovuto avere più rispetto per lui, una subrette della sinistra immaginaria che, a colpi di battute, deve farsi largo in un mondo di grandi stelle.

E chi è la più grande di tutte? Chi è la Greta Garbo della sinistra immaginaria italiana? Ma lui, il grande, fascinoso, raffinatissimo subcomandante Fausto.
Lui, che avvolto da un'elegante nube azzurrina e dal più prezioso cachemire ha mandato a picco il centrosinistra nel '96, gli ha fatto perdere le elezioni nel 2001 e ora, tra gli stucchi e arazzi di Montecitorio, prepara la carica della sinistra sinistra che più sinistra non si può.

Gli è piaciuto Silvio. Ha amato il numero "Partito del popolo della libertà con megafono". Ma certo. Perche lui è mediatico come Silvio. I due si capiscono, si imitano, "bucano il video" seppur con stili diversi.
Uno nazional popolare l'altro radical chic, insieme una coppia imbattibile. Altro che Laurel e Hardy.

Rai e Mediaset lavoravano per Silvio? E servivano le intercettazioni telefoniche per accorgersene? Bastava guardare i telegiornali, prima di essere sopraffatti dalla nausea.

Naturalmente chi impazzava negli schermi oltre all'allora premier? ma ovvio; lui; il divino, il raffinatissimo, il mediatico subcomandante Fausto.

tic. ha detto...
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tic. ha detto...

Eh, si cara yodosky. Sono convinto anch'io che il barone Von Furz apprezzerà il riferimento ai fagioli. Qualcosa mi dice che sarà così..

Quanto a Fausto Bertinotti, quel merdaiolo con il rotacismo (che alcuni fanno passare, INCREDIBILMENTE, come un politico-INTELLETTUALE. Ma perché? Perché dice di aver letto Walter Benjamin? L'ho letto anch'io, Benjamin e non sto lì a menarmela. Eppoi leggere mica vuol dire capire. Nessuno ha mai letto uno scritto di Bertinotti? Una prosa davvero TERRIFICANTE, credete a me. Se avete bisogno di punirvi duramente, accomodatevi. Per gli scritti del Fausto, comunque, nessun problema: non c'è niente da capire) Fausto Bertinotti, dicevo, è stato sempre e solo un nanetto di gesso nel giardino di una certa villa dalle parti di Arcore. Nient'altro.

Fa tanto ridere, povera anima. Meno, però, di quanto fanno ridere gli uomini e le donne della sua corte: da Giordano alla Mascia, da Mantovani (un vero culto) a Vendola (sì, proprio l'estenuato Vendola. Problemi?) dalla Menapace a Caruso dei centri sociali passando per le propaggini giornalistiche: il penoso (ma veramente) Sandro Curzi, il Sansonetti che dirige il giornale della conventicola (buono nemmeno per incartarci del pescato), l'ebete Ritanna Armeni, spalla felice e soddisfatta di Giuliano Ferrara.

Meritava davvero una fine simile il comunismo all'italiana?

Anonimo ha detto...

E facciamolo dai il Pantheon del comunismo italiota.
Ai vertici la sacra trinità: Ingrao, la madonna piangente e pellegrina dei rossi che più rossi non si può. Poi, Cossutta, direttamente uscito dal sepolcro di Lenin, ormai conosciuto più per i meriti nella lotta per l'Inter che per la guerra partigiana (mi scusi Barone). E infine Rossana Rossanda il cui solo nome è già un inno rivoluzionario.
Segue il profeta in cachemire il subcomandante Fausto e i suoi, la band "per un mondo migliore".
A mettere in discussione il loro primato la compagnia teatrale O. Diliberto.
Più periferici, ma più rumorosi i no global, no tutto, di Luca "spaccatutto" Casarini, accompagnati da un variopinto mondo che va dai preti rivoluzionari fino a quel sublime Marco Ferrando che sembra la caricatura di Marx.

E proprio il filosofo di Treviri scriveva che la storia una volta si presenta in forma di tragedia poi in forma di commedia. Ancora una volta il buon vecchio Karl aveva ragione.
La prima volta: Gramsci, Togliatti, Di Vittorio; la seconda il chachemire rivoluzionario del subcomandante Fausto, il kamikaze proletario di O. Diliberto e Luca "spaccatutto" Casarini.

Che brutta commedia...

Anonimo ha detto...

Quanto alla Armeni...
Confesso, ho un debole per Giuliano Ferrara. E' intelligente, furbo e, con mia gioia, politicamente scorrettissimo.
Certo, è ancora un po'comunista e si è invaghito del Vaticano (sarà l'età o i trigliceridi). Ma mi piace.

Invece, visto che sono di sinistra (e si, caro Tic, mi piace ricordarmelo) perche cazzo dovrei essere rappresentato da quell'ebete di Ritanna Armeni?

Anche i suoi genitori... O la chiami Rita o la chiami Anna.
O è un nome di battaglia?

tic. ha detto...

Ferrara ha molto amato un libro da me molto amato (un libro molto venduto. E questa è per mia moglie, che dice che le cose che leggo io non le conosce nessuno): LA VERSIONE DI BARNEY di Mordechai Richler.
Politicamente scorrettissimo. Da consigliere alle donne del PD.

Di Ferrara non mi piace la furbizia, che per me è un grave difetto. Se sei intelligente non hai nessun bisogno di essere furbo. I deboli sono furbi.

E tanti, troppi compagni di partito, sono furbi. E corrono tanto. Ma dove corrono?

Anonimo ha detto...

Sulla furbizia forse hai ragione. Ma tra Achille e Ulisse o sempre preferito quest'ultimo.

Richler. La versionie di Barney.
Fai un post, ti prego, è uno dei più grandi libri mai scritti.

Anonimo ha detto...

Siamo tutti ancora innamorati di Miriam.
E rimpiango di non essere mai convolato a nozze per la remota possibilità di avere un fatal simile incontro.
Nella mia medoicrità mi limito al Macallan e Sky non trasmette manco l'hochey.
E a lasciar partire treni senza nessuno a bordo.
E Ferrara è l'ultimo comunista su piazza.

tic. ha detto...

Per il post, vedremo...
Su Ulisse, consiglio di leggere quanto ha scritto Piero Boitani: un percorso personalissimo che può interessare e colpire chiunque.

barone von furz ha detto...

apprezzo sempre i fagioli...un vezzo di famiglia...noblesse oblige...e prima di nominare casarini vi prego avvertite...mi dà il voltastomaco...a sassu strictu lo manderei a pascolar armenti...invece di far inutil e verbosi blog su ulisse achille o la tartaruga perchè non fai un blog sulle donne di sinistra politicamente scorretto?...l'apprezzerei di più...

tic. ha detto...

E sia! Scriverò un post politicamente scorrettissimo sulle donne di sinistra!

E' un onore per me, barone, la sua attenzione.
Ma da cosa le deriva questa sua idiosincrasia per la cultura?
Capisco l'idiosincrasia per la chiacchiera (e comunque questo blog, le ricordo, si chiama talkischeap, traduzione assai libera: "ciacole non fa fritole"), ma la cultura?
Non penserà anche lei, come quel grande poeta bolognese che "la cultura è una verdura"?
Comunque, sapevo che avrebbe apprezzato i fagioli...

barone von furz ha detto...

credo che sia roberto antoni il grande poeta boognese...non sono contro la cultura ma contro i pistolotti culturali...mi spiego...ci vuole un pò di cultura, una tetta, un pò di enogastronomia, del sano cazzeggio...insomma troppa cultura rischia ahimè di ammorbare le pur buone intenzioni del lettore medio che nel blog cerca uno svago culturale...ma se diogene volesse rammentare per esempio il paradosso di achille e la tartaruga di zenone di elea sarei ben felice di leggerlo... P.S. perchè devo sempre inserire codici assurdi che m sembra di stare davanti ad una tavola optometrica?

Anonimo ha detto...

Confermo lo sdegno del Barone per i codici da inserire. Mi dicono che è per evitare che si generino messaggi spam. Ma ogni volta sbaglio di inserirli e la mia autostima, non certo eccessiva, finisce sotto i tacchi...

Anonimo ha detto...

Non so perchè, ma ogni volta che vedo la copertina del libro-intervista a Fausto ci vedrei appiccicato sopra un bel fumetto che fa: "Popeye-the- sayyylor-maaaaaan"...

Anonimo ha detto...

Cerco di dare, modestamente, uno spunto sull'argomento "donne di sinistra":
ma perchè le compagne hanno il culo basso?

tic. ha detto...

L'architetto Mangoni?????? Nientemeno????

C'era un vecchio adagio dialettale, popolaresco, sul culo basso... Chissà se il barone Von Furz lo ricorda...

Anonimo ha detto...

Proverbio livornese: "Di tre cose diffida nella vita: della volpe, del tasso e delle fie col culo basso!". Mangoni 1 - Barone von Furz 0.

tic. ha detto...

Beh, è un bel colpo, il suo. Ne convengo.
Vediamo come (e se, naturalmente) le risponderà il barone Von Furz...

barone von furz ha detto...

culo basso tira el casso...noblesse oblige...

tic. ha detto...

Immaginavo che il barone Von Furz conoscesse (aristocratico illuminato, il nostro barone: quasi nessun problema con il popolo. Dico quasi perché, se non ricordo male, partecipò pure lui, a suo tempo, al simpatico giochino denominato "dichiariamo GUERRA al popolo" - giochino a cui rigiocheremo, non ho dubbi).

barone von furz ha detto...

sono un democratico mica mi avrà preso per il principe ruspoli...tutto sommato sono un uomo dalle buone letture-
...

Anonimo ha detto...

Ma come? Barone? Mi si accusa di di fare il parolaio culturale e poi mi si chiede di rammentare la storiella su Achille e la tartaruga dell'amico Zenone.
Parliamo di cucina, caro Barone, visto che lei di locande e locandiere se ne intende assai. Apro una discussione: sono contro il cibo etnico. Perchè cazzo devo mangiare roba cinese,indiana, etiope (forse i pacchi dell'UNICEF)? Roba nata e cresciuta con altri climi, culture e budella. Perchè fa figo? Perchè è politicamente corretto? I leghisti, che considero dei lobotomizzati, avevano coniato uno slogan bellissimo e autorevole: "meglio la polenta del cuscus". Sono d'accordo.
Che ne pensa mio nobile amico.

Per oggi basta, ritorno lunedì.

Ah, sui codici. Si che palle.
Tic, li tolga.

Fabio Montale ha detto...

Di GRGGRGiana memoria:
1)Bassa de cagador brava de far l'amor;
2)Donna nana tutta tana.
Non sono riuscito a trattenermi...

tic. ha detto...

E bravo il nostro marsigliese!

Anonimo ha detto...

Egregio Diogene, per certe parti sono d'accordo con lei: ovvero, quando i fighetti rottaryani se ne escono con un "Andiamo al vistovante indiano". Per altre no: ovvero, quando si gira il mondo è giusto assaggiare anche le relative usanze alimentari. E poi, magari, un po' se ne portano a casa, vedi le albondigas de bonito che tanto successo hanno riscosso.. E quindi, quando si è qui, perchè non rammentare i bei tempi del vagabondar per mari e monti? Inoltre, sappia che nel mondo post-atomico si sente la mancanza di qualsiasi cibo che non sia erba seccata al sole e liofilizzati...

Anonimo ha detto...

Carissimo Ken,
Mi rendo conto della difficoltà di cibarsi dignitosamente nel mondo post atomico e mi chiedo: siete così muscolosi perchè integrate la dieta con anabolizzanti?
Condivido in parte il suo pensiero. E' giusto, quando si è all'estero, mangiare il cibo locale. Detesto gli italioti che pretendono gli spaghetti a Calcutta e la pizza a Oslo, ma perchè mangiare involtini primavera e tzatziki in Italia?
Cucina etnica si, ma a casa loro.

Una domanda, lei che vive nel mondo manga: l'Uomo Tigre quando mangia si toglie la maschera?

barone von furz ha detto...

chiappa di nanetta la fava t'aspetta...(siccome conosciamo marziale...) ...mancava.
...non mi dispiace l'etnico...sono un enogastronauta curioso, non credo sia peccato o disdicevole provare un cus cus con le verdure(visto che siamo politicamente scorretti lo proverei anche
col maiale...) salvo poi tornare ben contenti all'amatriciana o alla polenta e osei...
p.s. achille e la tartaruga quando?

barone von furz ha detto...

...tra l'altro, segnalo l'incresciosa gaffe occorsa al cantante lirico inglese tony henry che, come consuetudine negli avvenimenti sportivi anglosassoni, cantava live l'inno croato a wembley prima di inghilterra croazia. invece di cantare la strofa 'Mila kuda si plania' (sai mia cara(patria) quanto amiamo le tue montagne), ha pronunciato le parole 'Mila kura si planina' (sai mia cara(patria) il mio pene è una montagna), divertendo, e di molto, i giocatori croati e l'intera nazione.
lo metto qua...penso ci stia bene...

Anonimo ha detto...

Risposta furbetta Barone; comunque interessante il cous cous al maiale.

Allora Zenone. Tralascio le indicazioni biografiche del filosofo nato a Elea e discepolo di Parmenide. La sua dottrina è ricordata da Platone nel "Parmenide" e i i suoi famosi paradossi (tra i quali quello di Achille e la tartaruga) ci sono stati tramandati nella "Fisica" di Aristotele.
Il senso dei suoi paradossi sta nella difesa della dottrina del maestro, ovvero nel fatto che la realtà è costituita dall'essere unico e immutabile, pertanto moto e molteplicità sono solo apparenze.
Con ragionamento su Achille e la tartaruga, Zenone si propone di dimostrare l'illusorietà del moto. Egli afferma, infatti, che se facessimo gareggiare il più veloce degli uomini (Achille detto appunto "piè veloce") con una tartaruga alla quale avremmo dato un po' di terreno di vantaggio, l'eroe omerico non riuscirebbe mai a raggiungere l'animale. Infatti, secondo Zenone, non appena Achille avesse compiuto il tragitto tra lui e la tartaruga, essa avrebbe già compiuto un passo in avanti mantenendo il vantaggio, cosìcchè achille sarebbe costretto a recuperare altro terreno e, una volta recuperato, la tartaruga ne avrebbe percorso altro, e così avanti all'infinito.
Il ragionamento che oggi può sembrare risibile, resse sul piano logico fino alla scoperta del calcolo infinitesimale. Resta, tuttavia attuale, la capacità del filosofo greco nella logica e nel ragionamento. ma queto tema ci porterebbe lontano.

Contento Barone? Mi aspetto un bel sonetto di commento.

tic. ha detto...

Eh, si... Bravo. Pure il sonetto di commento, vuole. Guardi che il barone potrebbe mal interpretare e commentare con suoni, più che con sonetti...
Ma avrete notato, comunque, la raffinatezza del barone von Furz. Egli cita GINGER E FRED di Fellini ("chiappa di nanetta ecc... ecc...). Ah, barone! Barone! Che classe adamantina, la sua!

barone von furz ha detto...

...vista la splendida e gradita risposta di diogene non posso esimermi dal postare, come da lui richiesto, un mio componimento sul paradosso...non avrebbe potuto vincere il Certame Coronario dell'Alberti(anche perchè fuori tema...)ma un premio Angiolieri...

Con Achille alle calcagna
di tentar convien la fuga,
non è certo una cuccagna
per la lenta tartaruga.

Il guerriero piè veloce
di ritorno dalla Cina
comprovar vuolse la voce
ch'ella fosse assai buonina.

Ma ahimè, della meschina,
egli s'era interessato
più allo scudo ch'al costato

quale buona medicina
così come consigliato
per un pene affaticato

Anonimo ha detto...

Eccelso Barone.

Il suo sonetto mi è stato graditissimo.
Per ringraziarla la omaggio di alcuni versi che lei sicuramente conoscerà e apprezzerà.

Mi' nonna, a un'or de notte che viè ttata
Se leva da filà, povera vecchia,
Attizza un carboncello, ciapparecchia,
E maggnamo du' fronne d'inzalata.

Quarche vorta se famo una frittata,
Che ssi la metti ar lume ce se specchia
Come fussi a ttraverzo d'un'orecchia:
Quattro noce, e la cena è terminata.

Poi ner mentre ch'io, tata e Crementina
Seguitamo un par d'ora de sgoccetto,
Lei sparecchia e arissetta la cucina.

E appena visto er fonno ar bucaletto,
'Na pisciatina, 'na sarvereggina,
E, in zanta pace, ce n'annamo a letto.

tic. ha detto...

Ah, poeti! Poeti!!!

Apprezzabilissimi i versi del barone Von Furz. Sono ammiratissimo.

Anonimo ha detto...

Wenn ich Kultur höre ... entsichere ich meinen Browning.

ma tutto sommato non quando sento/leggo diogene..a proposito non dovevi invitarmi a cena??

Anonimo ha detto...

Ah, una dottissima citazione. Nientemeno che Hermann Goering, capo nazista, morfinomane ed esteta. Non lo faccia più, mio caro, altrimenti la censurano.
E si, perchè perfino Tic, il proprietario del blog, liberale,liberista,libertino e libertario pratica la censura.

Tic. Non lo faccia più. Si penta e torni il paladino del libero pensiero che noi amiamo.

Ha censurato un Presidente, imitando un altro presidente. Capisca. E rimedi.

barone von furz ha detto...

ah...g.g.belli...ed io rispondo così...
Dubbio X

Sul cazzo che rizzato avea fra Carlo
giù dal balcon cascò suor Margherita,
le ruppe il culo e le salvò la vita.
Dovea perciò dolersi o ringraziarlo?

Risoluzione

Se nel precipitar suor Margherita
non dava il cul sul cazzo di fra Carlo,
certo moria; onde ringraziarlo
dee che col cazzo suo le diè la vita.

Anonimo ha detto...

ha ragione Tic.. ha fatto bene a censurarmi il fatto che ..e lo metto tra virgolette "diokan" sia stato pronunciato .. e tu lo sai bene.. in alti consesi del nostro territorio ..e svariate volte ne siamo stati entrabimbi testimoni.. non lo nobilità affatto ..però fa riflettere.. no?

barone von furz ha detto...

ma come scrive questo qui sopra?...più che censura serve una correzione...:)

Anonimo ha detto...

Ha ragione il Barone. Mi va bene anche la blasfemia, ma non l'errore ortografico.

O forse stava ancora citando passati e presenti presidenti della Provincia?

barone von furz ha detto...

credo proprio di sì...si respira aria viziata da errori ed orrori ortografici in quegli uffici...influssi maligni sulla lingua italiana...che sia colpa del troppo friulano, del troppo sloveno e del troppo bisiaco che ci si dimentica dell'italiano?

tic. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
tic. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
tic. ha detto...

Barone Von Furz, lei onora la Cultura (la citazione della Browning di Goering la considero, chiaramente, anticulturale e fortemente diseducativa...)

Comunque, non censurerò mai più (almeno spero)...
Non avea capito che l'aver chiamato in causa la divinità egizia Anubi era da considerarsi una citazione. Chiedo perciò perdono a voi, sceltissimo consesso.

Viva la libertà!!!

(ma le conoscete, nevvero, le parole che sono state attribuite a Madame Roland che, condotta al patibolo dai rivoluzionari del Terrore - siamo nel 1793-, avrebbe salutato la grande statua della Libertà, ai cui piedi si trovava la ghigliottina, esclamando: OH LIBERTE', QUE DE CRIMES ON COMMET EN TON NOM!)

Anonimo ha detto...

Per il gentil filosofo: siamo muscolosi nel nostro mondo postatomico solo e soltanto perchè facciamo tanta sana ginnastica.
Ma vedo che qui si continua a censurare... credo che a questo punto Tic stia studiando da presidente della PRovincia...

tic. ha detto...

Legga bene:commento eliminato dall'AUTORE (cioé da me), non dall'AMMINISTRATORE. Son cose diverse.

Non andrei a presiedere una provincia manco se mi offrissero dei pozzi di petrolio nel Bahrein per farmi accettare l'incarico. E, soprattutto, non andrei a presiedere QUESTA provincia dopo il passaggio di Attila... Sarebbe durissimo.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Ah capisco caro Tic... il commento è stato eliminato dalla stessa persona che l'ha scritto... come se E. G. eliminasse Ma Bravi, insomma...

tic. ha detto...

Ecco, bravo... Più o meno.

Anonimo ha detto...

per gli errori di battitura (non di ortografia) chiedo scusa.. è lontna da me la volontà di abbassare il livello del blog.. che trovo molto gustoso .. capirete la mia fretta nello scrivere ..qui, al buio, di nascosco ..dalla parte opposta del corridoio veglia, con luce sempre accesa e sbiadita pace alla finestra, il duce insonne che pensa, scrive e sa!

tic. ha detto...

Oh, santissimi numi! O Giove pluvio! O Giano, bifronte divinità della guerra!

Faccia attenzione, faccia attenzione, la prego... Non si faccia cogliere a comunicare con il tic.
Il Vs affezionatissimo, infatti, è da tempo sulla lista nera, anzi: sulla lista di proscrizione del Silla della Bisiacaria. Ci finisce chiunque si rifiuti di cantare le lodi del Sommo, del Conducator, del Voivoda... O anche solo chi non sa, o non può, coglierne la grandezza. E dubita, dubita, dubita, ah, maledizione, dubita del suo disinteresse, del suo acume, delle sue capacità di stratega...

Faccia attenzione, la prego...

Anonimo ha detto...

Pensavamo che al blog si fosse aggiunto un ignorante, un dislessico, perfino bestemmiatore; invece stiamo dando ospitalità a un perseguitato politico. Un paladino della libertà che braccato dalla polizia del Grande Leader (chi la guida? forse un istriano?) lancia messaggi di libertà al mondo.

Così, nei bui corridoi della Lubjanka di Corso Italia, si nasconde un novello Sakharov.

Merita tutto il nostro aiuto.

Anonimo ha detto...

Comapagni, amici che respirate la libertà che avete un cielo azzuro e un futoro di uomini dritti, liberi e dritti come i pioppi di Zaccagnini, mi rivolgo a voi ancora una volta di fretta, di nascosto, solo, braccato, spaventato ma non domo .. perchè portiate al di fuori di queste mura un messaggio di speranza ..sento che il giorno del riscatto si avvicina e la fuori, oltre la cortina, abbiate fede
! che nessun regime dura per sempre..

tic. ha detto...

Faremo di tutto per sostenere il perseguitato politico rinchiuso nelle segrete di Corso Italia, non abbiate tema.

Piuttosto: avete letto gli ultimi post del mitico Uomo Tigre?
In uno si cala nei panni del Grande Leader che compone il suo ultimo sproloquio. Dateci un'occhiata: è esilarante. Deve essere stato durissimo, tra l'altro, assumere QUELLA psicologia. Deve aver fatto gli stessi sforzi compiuti dai cacciatori di serial killer (penso al Jack Douglas che in MINDHUNTER ha raccontato la sua esperienza) che cercano di pensare con il cervello bacato dell'uomo che inseguono per prevedere le sue mosse e catturarlo.
Come si fa, mi chiedo, a pensare con QUEL cervello? Dev'essere stata un'esperienza davvero estrema, povero Uomo Tigre...

Anonimo ha detto...

E' vero, l'Uomo Tigre ha fatto sfoggio di una rara capacità letteraria. Immagino lo sforzo sovraumano per entrare nella mente del personaggio (il nostro lottatore avra usato droghe da far rabbrividire il miglior William Burroughs). I più attenti ricorderanno un'altra straordinaria performance del nostro eroe mascherato: la riscrittura di un post del Grande Leader (ancora una volta usava un defunto per glorificare se stesso)cambiandone il soggetto.
Il nostro lottatore mi ha ricordato William Faulkner, in un suo lavoro "Mentre morivo", il nobel statunitense scrive una serie di monologhi attraverso i pensieri di Darl un ritardato mentale. Un superbo pezzo di letteratura come quelli del nostro eroe mascherato.
Bravo Uomo Tigre, anche i lottatori hanno un'anima e un cervello.

Analizzando, poi, il pezzo del Grande Leader, non notate quanti richiami alla pubblicità televisiva?
"... lui che di identità se ne intendeva" Cristo! Come Michele, quello del Glen Grant, che se ne intendeva di whisky. E poi, "per tanti ma non per tutti" altro slogan di non ricordo quale prodotto. Insomma, la solita retorica a metà tra Stalin e Carosello.

Caro Tic, ma quando dici "il vostro affezionatissimo" citi "Arancia meccanica"?

tic. ha detto...

Uh, ad ARANCIA MECCANICA non avevo pensato.
Ma chissà quali scherzi sa giocare l'inconscio.

Grande l'uscita su Faulkner! Son ammirato!!!