sabato 3 maggio 2008

Vecchie griffes

Alla manifestazione del Primo Maggio a Torino Oliviero Diliberto ha spiegato ai cronisti che il suo partito ha scelto di "tornare alla falce e martello e alla parola comunista. La loro assenza sulla scheda è uno dei motivi della nostra sconfitta".
Paolo Griseri su la Repubblica scrive: "Oltre alle vecchie griffes, il gruppo dirigente del Pdci ha sfilato inalberando i ritratti dei padri fondatori, compreso Stalin, e ha scelto l'inno sovietico come colonna sonora del corteo salutandolo a pugno chiuso".


Da più di un'ora sto cercando di ricordarmi come fa, l'inno sovietico. Ma per il momento non c'è verso.
In compenso mi risuonano in testa, chissà mai perché, le parole e l'immortale melodia di Sbirulino: "Son l'omino pazzo pazzo che fa cose pazze pazze e cammina sopra i tetti la mattina...".

15 commenti:

Fabio Montale ha detto...

Io l'inno sovietico ce l'avevo come suoneria del cellulare. Ancora oggi lo ascolto volentieri cantato dal coro dell'Armata Rossa. Uno degli inni piu' belli in assoluto. A differenza di Poropòm poropòm poropòppopòppoppòm!
Comunque capisco cosa intendeva, radical-tic

Anonimo ha detto...

finiranno a fare rievocazioni storiche in qualche sperduto paesino dell'emilia, tipo il genetliaco dell'imperatore a Giassico..
D'altronde l'elaborazione politica dell'elettore medio di sinistra-sinistra è rimpiangere che non ci sono più le mezze stagioni, e che lì, cara signora, una volta era tutta campagna!

Anonimo ha detto...

Io mi ribello spesso.
Io sono cristiano (valdese) e mi ribello al conformismo italiano che identifica (come fossero sinonimi) "cristiano" e "cattolico".
Io sono di sinistra (dovendo usare un'etichetta, direi liberal-socialista) e mi ribello a certo conformismo che identifica "sinistra" e "comunismo" o addirittura "sinistra" e "filosovietismo".
http://lucianoidefix.typepad.com/

tic. ha detto...

E' stato un problemaccio, per l'Italia, avere il più forte partito comunista dell'Europa occidentale.
Con tutto il rispetto per un sacco di brave persone che conosco (e amo...).

Altro bel problema, il Partito Socialista Italiano...
Con tutto il rispetto per un sacco di brave persone che conosco (e amo...).

Zimisce ha detto...

C'è una vecchia canzone dei cantierini nostrani che al compagno Dily piacerebbe sicuro:

Rosso xe el cul del simiotto
rosso xe el fiasco de vin
rossa la nostra bandiera
e viva el compagno Stalìn!

Dico, io sono affascinato da tutti i signori anziani con i baffi perché mi ricordano mio nonno, ma a tutto c'è un limite, per Giove.

Anonimo ha detto...

ma non era:
"rosso come el cul del simioto,
rosso come un fiasco de vin,
rosso come quel culo rotto de nome giuseppe stalìn"?

Zimisce ha detto...

Sembra caro anonimo che tu disponga di una vile versione canzonatoria! vuoi mettere? ;)

tic. ha detto...

Eh, beh... Semo all'osteria der Vaticano,ormai.

E certo la cosa ci sta tutta, vista la sbracatezza di cui al post.

Ho apprezzato molto l'acuta analisi del durissimo uomo tigre.
1, siamo al folklore conclamato, ormai.
E, 2: il luogocomunismo dispiega le sue ali e vola, vola, vola.
Come l'Ape Maia.

Zimisce ha detto...

Diliberto, Rizzo e compagnia son sempre stati speciali in queste operazioni da mercatino di Berlino Est. Da quel che so sono anche in contatti con il partito comunista nordcoreano. A quando Kim Il Sung a campeggiare sugli striscioni?

A proposito di luogocomunismo, ricordo una volta che in piazza c'era Vergassola a far cabaret. La battuta che voleva dire era "Son sempre stato comunista. Talmente comunista che da bambino volevo mangiarmi da solo."
E' riuscito ad arrivare solo fino a "son sempre stato comunista..." dopodiché è stato sommerso dall'ovazione della folla. Una chicca.

tic. ha detto...

Pavlovianamente sommerso.

Me lo ricordo anch'io, coso, in piazza.
Ha fatto una battuta sulle puttane cubane da gelare il sangue: ah ah ah, che ridere!

E, senti questa: Daniele Silvestri chiama Bertinotti 'zio Fausto'. C'era scritto sul Mucchio.

Zimisce ha detto...

Il Silvestri è lo stesso che cantava "Venceremos, adelante, o victoria o muerte". Muerte, si direbbe.

tic. ha detto...

Si, proprio quello.
"Venceremos, adelante, o victoria o muerte": indimenticabile.
Pare tratta da un capitolo dell'avventurosa saga di Pierpaolo, quella cantata dagli Squallor.

Sto pensando, in particolare, a quando Pierpaolo telefona al suo papi dal Messico, dove si trova in compagnia del generale Merdez. Antonio Merdez.

Anonimo ha detto...

un merdAIOUlo, se ben mi ricordo..

barone von furz ha detto...

la melodia del vecchio inno sovietico è stata riabilitata da putin credo nel nuovo inno russo...avevano provato a cambiarla ma la melodia era troppo bello...lo sentiremo alle olimpiadi

tic. ha detto...

Bentornato, barone...