Beppe Grillo vuole diventare segretario del Pd. Parteciperà quindi alle primarie del 25 ottobre. In base allo splendido regolamento che il partito si è dato, può farlo: basta che si iscriva entro il 21 luglio, raccolga duemila firme entro il 23, partecipi alla prima fase congressuale (questa proverò a spiegarvela un'altra volta: non posso bruciarmi tutte le battute per questo post...) conquistando almeno il 5% dei tesserati e quindi oplà!
Ancora una volta bisogna dar atto all'avvocato Serracchiani di aver capito tutto prima di tutti gli altri.
Ancora una volta bisogna dar atto all'avvocato Serracchiani di aver capito tutto prima di tutti gli altri.
In una lettera a Grillo del 21 giugno ultimo scorso la nostra eroina aveva infatti scritto: “In fondo credo che stiamo lavorando per uno stesso obiettivo. Solo che lo facciamo in modo differente”.
Beppe Grillo dimostra di aver preso molto sul serio le parole di Debora (la chiamo anch'io così, dai... Debora, solo Debora. Come se fosse quella sorella che non ho mai avuto...): “Visto che lavoriamo per uno stesso obiettivo”, dev'essersi detto il famoso comico genovese, “allora posso candidarmi anch'io alla guida del PD, il famoso partito liquido. Perché no?”.
Eh, già: perché no?
Non si comprende allora la reazione scomposta di Piero Fassino, un vecchio politico ormai sul viale del tramonto: “Grillo non si riconosce nel Pd, anzi lo attacca e lo sfregia. Non penso si possa accettare la sua iscrizione”.
Eh, già: perché no?
Non si comprende allora la reazione scomposta di Piero Fassino, un vecchio politico ormai sul viale del tramonto: “Grillo non si riconosce nel Pd, anzi lo attacca e lo sfregia. Non penso si possa accettare la sua iscrizione”.
Che vergogna, 'sto Fassino! Che vergogna!
A questo punto, secondo me, Super Debora dovrebbe prendere in mano la situazione e costringere questa feccia politicante che proviene dagli apparati dei vecchi partiti a leggere meglio il copione scritto dal Nuovo che avanza.
Solo lei può farlo!
Insomma, come direbbe Francis, “io ci credo, a Debora”.
A questo punto, secondo me, Super Debora dovrebbe prendere in mano la situazione e costringere questa feccia politicante che proviene dagli apparati dei vecchi partiti a leggere meglio il copione scritto dal Nuovo che avanza.
Solo lei può farlo!
Insomma, come direbbe Francis, “io ci credo, a Debora”.
E che, no?
29 commenti:
Non sapevo della lettera scritta dalla Serracchiani al Grillo Urlante: adesso capisco alcune cose in più.
E' ovvio che (se rispetta le regole) Grillo può (come chiunque altro) candidarsi.
Io non lo voterei mai. Non solo perchè ho già firmato per Marino ma perchè (a quel punto, col Grillo Urlante in pista) meglio chiunque (o quasi chiunque), Franceschini, Bersani...Corrado Guzzanti.
Mentre Grillo è un populista che poco e nulla ha a che vedere con la democrazia rappresentativa, un nemico (dichiarato) dei partiti e dei sindacati, un demagogo arruffapopoli.
sto leggendo i commenti dei lettori su "la repubblica on line" della candidatura grillo.
C'è chi è con grillo; c'è chi è con la serracchiani; c'è chi è con grillo e la serracchiani insieme.
Loro sono il nuovo.
tutta la dirigenza del partito è invitata a dimettersi.
Tutti sono pronti a seguire quei due; non si sa bene dove e soprattutto perchè.
Credo che gli elettori di sinistra siano una massa di coglioni; altro che i forzaitalioti.
Ho una gran voglia di mandare tutti affanculo.
Scusate.
La Sinistra, in Italia, è come la Destra: guarda troppo la televisione.
Non si avvilisca, eroe mascherato.
Tra il popolo del web (ex popolo dei fax) vincono sempre Grillo, Debora e Di Pietro).
Poi c'è il mondo reale, dove vince Berlusconi.
La parola verifica è: "Infern".
Vorrà dire qualcosa?
il pd è l'unico partito al mondo dove chi vuole fare carriera deve parlarne male, sputando addosso a tutti.
un partito punk?
Per fortuna che tutti gli intervenuti finora non si son lasciati gabbare, e giammai hanno seguito l'input di parlare male del Pd.
Ehehehehe.
All'epoca del Vaffanculo Day (slogan che da solo bastava a qualificare il tutto), sul mio blog ci fu una lunga discussione. Io ero radicalmente contrario al Grillo Urlante.
Mìè piaciuto molto l'icastico (traduco per i leghisti: duro ma con eleganza) Diogene: il popolo del web tifa Grillo e Serracchiani, poi nel mondo reale vince Berlusconi.
Ma noi, cara yod, non abbiamo ambizioni di carriera.
Grillo annuncia la sua candidatura nel giorno in cui esce la notizia dello scudo fiscale preparato dal governo. Quando si dice il tempismo. Per non parlare del contrappasso: il Pd guidato da un pregiudicato.
Il Pd ha tutti i fianchi scoperti.
Il primo che passa lo può colpire.
La cosa divertente (si fa per dire, perché c'è da piangere) è che nel PD c'è chi lo ha pure teorizzato, il partito liquido.
Povera modernità liquida e povero Bauman, che cani e porchi (non intendo ovviamente te, caro Tic, ma certi mestatori del PD) citano a sproposito.
Oggi una mia amica teorizzava: dato che è irriformabile, il PD va annientato. E dunque (dice lei) "viva Grillo".
Io non sono d'accordo. Però capisco la tentazione.
Più che partito liquido lo chiamerei partito molle.
Comunque io ho un genitore che vorrebbe Di Pietro segretario del Pd. La domanda da porsi è: Che, niente niente si ha bisogno di una figura forte? E che quindi chiunque la spari grossa e dunque appare come "forte" è ben accetto???
Non solo l'amaro calice non l'abbiamo bevuto fino in fondo, ma quel calicetto era solo l'aperitivo.
Un partito appena un po' più credibile ne riderebbe.
Dirò una cosa forse poco di successo.
Per quanto Grillo sia un non-politico, per quanto non c'entri un tubo col pd, per quanto sia d'accordo con molte delle cose che sono state scritte qui, su alcune di quelle che predica lui e su altre no, credo che sia l'esatto alter-ego di berlusconi. Populista, attiratore di masse, non corrotto dai fetori della politica, distruggerebbe il pd, certo, ma probabilmente è l'unico che avrebbe qualche possibilità di vincere contro il pdl.
Detto questo, cinglete. (E' la parola da digitare per la pubblicazione del commento)
Che tu sia tornata scrivermi è UNA GRAN COSA!!!
E mò digito 'aplesse', che suona francese (quasi ligure...).
L'idea di un'elezione con due candidati premier Berlusconi-Grillo è roba da incubi e da risveglio notturno con immediato ingurgitamento di tre compresse di Maalox, un bicchiere di latte di riso, due biscotti confortevoli, una carezza al soffice pelo dei gatti di casa, la lettura di una poesia della Szimborska e del Salmo 62.
(La parola "verifica" è "gastru".
Ma lo fai apposta?)
Però dai... Ammettiamolo, antropologicamente sarebbe divertente vederli duettare in campagna elettorale...
Roba da brividi, è vero :-)
Comincerei ad abusare di citrosodina dopo ogni telegiornale.
però è come i film d'orrore e le notizie sconvolgenti: sai che guardandoli ti si accartoccerebbereo le budella, ma hai una gran voglia di vedere cosa succede.
Ah, son sempre io, eh. la foto col berretto di lana mi faceva venir caldo, così l'ho cambiata con una di un bell'arancio estivo.
Peccato che sembri una miniatura medievale e che, tra l'altro, qui abbia il poncho, anche lui di lana.
Giulia: sei più graziosa nella nuova foto.
Certo, in caso di dibattito/scontro/duetto tra Berlusconi e il Grillourlante io guarderei, così come mi sa che guarderei anche "a che ora è la fine del mondo e su che rete è?" (nella versione di Ligabue, nell'originale dei Rem o nella realtà)
"It's the end of the world as we know it, but I feel fine", cantavano i REM.
Quello della seconda foto non è Francis, il Grillo Parlante?
A forza di cercare e promuovere la/il leader "SIMPATICO", si arriva a questi livelli.
Ma la politica dove si è nascosta?
Queste/i vogliono fare i leader di chi e per che cosa?
I "figli" di Gelli se la stanno ridendo alla grande, ottima estate per loro.
PS. Come sempre peccherò di dietrologia, ma penso che la mossa di Grillo non sia semplicemente una provocazione fine a sé stessa, ma una attacco preventivo alla possibile funzione partito con la "P" maiuscola.
Lo slogan del Grillourlante è: "ce n'est q'un casin..."
Exagi, dice la parola verifica. Tutti esagerati o esagitati questi che si spaventano alla mossa di Grillo, l'agitato per eccellenza. Non è l'antagonista di Berlusconi, è il suo degno successore, l'epigono.
La Serracchiani ha veramente toccato un nervo teso: tutti addosso ad una che alla fine ha davvero più coraggio di tanti messi assieme: ci sta mettendo la faccia, dove altri non avrebbero rischiato. E per farlo ci vuole anche l'umiltà di mettersi al servizio, di correre senza garanzia di vittoria.
Che poi si possa dissentire sul metodo di una scelta (si parli di primarie o dello strumento mediatico)è pacifico. Ma renderlo capro espiatorio per tutti i guai presenti e passati, con ipoteca anche su quelli futuri, mi sembra davvero... esagerato.
La faccia ce la mette. Dietro la faccia Moretton, Gherghetta e Brussa.
Non il massimo.
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