Che idea di mondo ha, uno come Graziano Cioni, l'assessore sceriffo di Firenze, terrore dei lavavetri e dei mendicanti? Il Cioni “figlio di babbo cenciaio” (pure lui, perciò, uomo di popolo...), il Cioni che vuole correre “anche da zoppo”, il Cioni che “io non mi fermo e non mi arrendo”: con quale cultura (con quali occhi) legge il suo tempo, uno così?
E, già che ci siamo, sarà poi tanto diversa, la cultura (non sto parlando di cultura politica, ma proprio di cultura tout court...) del Cioni da quella del rampantissimo sindaco di Firenze, Leonardo Domenici?
Intrallazzi, cemento, don Salvatore Ligresti da Paternò (l'eterno Ligresti...), incarichi professionali fiduciari, favori, “mi telefoni pure, per qualunque cosa” (a Grazià, che te serve?), contributi per cene elettorali, parcelle assai cospicue pagate a studi di progettazione di amici e parenti, sponsorizzazioni: direi che non manca proprio nulla per essere accettati in società, cari compagni.
Solo una domanda (cari, cari, cari compagni): e se - tra quelli che si emozionano perché Luxuria ha sbaragliato tutti, all'Isola dei famosi, e questi uomini di mondo, questi riformisti prêt-à-porter con fondazioni annesse (perché ci vogliono dei pensatoi intellettualmente assai agguerriti, sapete, per le varianti urbanistiche, il mattone e la colata selvaggia) - la Sinistra, in questo paese, fosse ormai definitivamente andata?
17 commenti:
e fanculo le rose.
forse solo chi citi e dice di rappresenterla è sputtanato per l'eternità.
magari la sinistra esiste nell'università, nei ricercatori, nelle masse di senza diritti, italiani e non, sopratutto non, o magari la realtà andra interpretata secondo altri schemi, chissà!
ciao francesco
Condivido le parole di Anonimo: in Italia vivono e lavorano e "fanno politica" moltissimi uomini e donne di sinistra. Uno dei problemi è che la classe dirigente nazionale (e in parte anche locale) è sempre più disastrosa. E dunque, se vogliamo provare a ripartire e riportare nel nostro paese una sinistra non dico eccezionale ma almeno almeno decente, la prima cosa da fare (conditio sine qua non) è cacciar via quasi tutti gli attuali capi e capetti. Nei paesi civili si fa così: i gruppi dirigenti si fanno avanti, si affermano, dirigono per qualche anno e poi rifabbo i passi indietro per lasciare il posto ad altri. Qua invece si va via solo con la dipartita dalla vita.
http://lucianoidefix.typepad.com/
la nostra classe politica è sinistra in senso non politico. nessuna speranza da quella fonte.
a occhio e croce, poche speranze anche di vedere qualcosa sullo stile 'alzati che si sta alzando...' (povera canzone bistrattata) a tempi brevi.
ma non si può mai dire: questo movimento studentesco non era male come botta di vita.
in ogni caso appena posso prendo un traghetto ed emigro su un arcipelago greco. giuro.
sul tema....non aggiungiamo altro all'abbondante servizio dell'Espresso di questa settimana. BILL & DAGGART
Sarà che io sono fissata con la crisi economia che mi sta togliendo il sonno (specie constatando la stupidità umana: ridurre le agevolazioni per le fonti alternative, GENIALE, mr. Berlusconi) ma oggi mi arriva una mail del buon Mamo di Officina Sociale che annuncia una loro conferenza per dibattere sul tema.
Officina Sociale, notate bene.
Il Pd dove cacchio è?
Se non altro per farci capire se tale allarmismo è giustificato o no.
Porca miseria, ci vuole tanto?
Mastro Tic, benvenuto nel terzo millennio. Una società ricca scivola a destra senza neppure accorgersene, a qualsiasi livello. Ridiventeremo di sinistra quando la fame ci ricorderà il valore della solidarietà. Fino ad allora "homo homini lupus", chi più chi meno.
:-(
A tal proposito l'intervento di MB mi fa venire in mente un episodio di qualche anno fa. Mi ero recata a un bancomat in centro dell'allora mio paese di residenza. Scoppia una pioggia improvvisa e mi trovo assieme ad altri tre uomini nel gabiotto del bancomat, io sono l'unica che ha un ombrello. Guardo i tre tizi e dico "Se qualcuno vuole un passaggio per il parcheggio, io devo andare verso di là".
Bene, i tre mi hanno guardato sconvolti per il pensiero, come se avesso proposto loro di darmi la figlia per un film con Ron Jeremy.
Quando uno dei tre ha accettato e l'ho accompagnato sotto l'ombrello fino all'auto, non la finiva più di ringraziarmi.
Sulla cosa ho rimuginato per un bel po'.
uhè...sta' Yodosky è ( meglio era, dai!) sempre in cerca di avventure! che spirito scoutistico che la anima, pregevole direi. Cmq. nel merito ha ragione: è una sconceria il taglio all'ECOSOSTENIBILE (e il silenzio che l'accompagna!) però sappiamo tutti che l'investimento sarà ed è il NUCLEARSOSTENIBILE. Memo Remigi
Memo Remigi?
Pure i fascisti nel mio blog, adesso...
Mah.
Non sono io in cerca di avventure, le avventure cercano me.
Spirito scoutistico no, non mi piacciono i ragazzini.
E siccome Memo Remigi mi dà ragione ho il timore di aver torto.
c'è destra e destra e memo e memo!
Remigi è nero. Poche storie.
e "Varese Va".....MEMO
Chi beve neri, ne ribeve.
Posta un commento