venerdì 10 ottobre 2008

Serie A


Non voglio scrivere di Cofferati e della sua scelta di non ricandidarsi a sindaco di Bologna.
Non me ne frega niente.
E' solo che il mio quotidiano di riferimento oggi mi ha ricordato che era da tempo che la gestione familiare del Cofferati-papà (papà del bambino Edoardo) cozzava con quella politica del Cofferati-sindaco: i weekend lontani da Bologna del primo cittadino facevano storcere il naso a molti bolognesi.
"Finché l'equilibrio precario crolla - ha scritto Michele Smargiassi su la Repubblica - la domenica in cui il Bologna guadagna la promozione in A ma lui in tribuna non c'è, quel giorno è da qualche parte su un traghetto per portare al mare Edoardo (...). «Speriamo che non prenda troppi traghetti da qui alle elezioni» lo avvisano, preoccupati per una certa «aria ostile» che tira in città, i compagni di partito".
Ma ci rendiamo conto? Cofferati ha perso voti a Bologna perché non è andato al "Dall'Ara" a festeggiare la promozione in A della squadra di casa... Leggasi: non è andato al "Dall'Ara" a fare il pagliaccio in tribuna con una merda di sciarpa al collo.
Ma è roba da matti, pensateci un po' su.
Ma che cazzo di Paese siamo?
Ma vale ancora la pena di crederci, in questo Paese?

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Non capire quanto sia importante per una città la sua squadra di calcio (triste? sì triste) è indice di snobismo politico.
Presenziare, magari senza sciarpa,non sarebbe stato gran sacrificio.
E poi la ho incontrata, negli anni scorsi, la domenica, alle partite degli azzurri.. anche lei tifoso deel'ex sqadra di Ciclitira o era un dovere d'ufficio?

barone von furz ha detto...

vero...mario ha ragione...sono stato testimone...bisogna seguire le sorti delle squadre della propria città...non denigri il cinese. l'ha fatto anche lei. e poi c'è in italia chi prende voti per essere presidente di noto club milanese...

Adespoto ha detto...

Il come l'identità collettiva si proietti nello sport è sempre stato preoccupante...

Io comunque al cinese avrei ben altro... molto altro da contestare...

tic. ha detto...

Si. Sono uno snob, caro Mario.
Nessun problema ad ammetterlo.

Quanto alla mia presenza alle partite del Monfalcone, chiaramente era un dovere d'ufficio.
Non crederà mica che la domenica io non avessi niente di meglio da fare che andare allo stadio (non a vedere il Monfalcone, che c'entra fino a lì: proprio allo stadio, cosa che mi fa CAGARE), vero?

Ha fatto bene Cofferati a scegliere il figlio invece del Bologna che festeggiava la serie A. Triste la gente che giudica un politico da una presenza o meno allo stadio. Poveracci...

Lei è provocatorio, Mario.
Io però sono onesto. Cerchi di apprezzare, dai...

Il calcio è merda.
Di più: il campanilismo è merda, sa?

Perché è stato provocatorio con me, caro Mario?
Perché rinfaccia lo snobismo politico a uno che non ha problemi, già nell'intestazione del suo blog, a dichiararsi snob?

Ieri leona, oggi il mario.
Sarete mica parenti?

Unknown ha detto...

Tipico dibattito italiota, questo di Cofferati allo stadio. Dibattito di basso livello. E infatti io mi ci tuffo a pesce.
(Premetto che il calcio inteso come gioco e come narrazione mi piace molto, anche se mi schifa orrendamente il mondo di piranha e di mentecatti che ruota attorno al calcio)
In un paese civile, cittadini civili avrebbero stimato la scelta umana (e civile) di andare col proprio amato figlio invece che allo stadio.
Ma dato che l'Italia NON è un paese civile, dato che troppi italiani NON sono cittadini civili bensì plebe, quella scelta di Cofferati non fu una scelta "furba" e popolare. Il dilemma è: bisogna dare alla plebe ciò che la plebe vuole? (A parte che domani la plebe potrà cambiar "idea" e dunque volere il contrario di quanto le abbiamo dato adesso) Fin dove si può torcere l'etica e la decenza per beccar consenso e voti?
E (a monte) siamo proprio sicuri che Cofferati abbia perduto migliaia di simpatie perchè quella domenica decise di stare con suo figlio?
http://lucianoidefix.typepad.com

barone von furz ha detto...

il calcio non è merda...quello che è attorno al calcio professionistico può esserlo...ma il calcio non è merda...

tic. ha detto...

Non ERA.
Adesso come adesso è una roba tipo il wrestling.
On my opinion.

tic

P.S.
Ammetto che il fatto che il calcio, con il nano di Arcore, sia andato al potere in Italia influenza non poco il mio giudizio.

Unknown ha detto...

Tic: vari grandi scrittori (per citarne solo cinque: Camus, Soriano, Marìas, Arpino, Bianciardi) hanno scritto cose molto interessanti sulla passione calcistica.
Però è vero, verissimo: il calcio di questi anni è (soprattutto in Italia) inquinato dal denaro truffaldino, dal teppismo, dalla peggior politica, da una stampa delirante, da un sistema mediatico distorto.
http://lucianoidefix.typepad.com

barone von furz ha detto...

aggiungerei all'elenco di luciano anche edoardo galeano...uruguagio...

tic. ha detto...

Mi toccate sul vivo...
Son scrittori tutti che amo molto (di Galeano ho pure scritto in talkischeap...).

Anonimo ha detto...

Mica volero essere polemico.
Semplicemente tra le tante cose inutili che deve fare un sindaco,un assessore, taglio dei nastri etc.,c'è anche da andare alla partita, una volta ogni 10 anni, quando la squadra va in serie A.
Ma io sono un vecchio moralista, pensa che Cofferati mi sta sulle balle perchè abbandona la moglie per fare un figlio con una trentenne, pensa tu..altrochè il Bologna o la CGIL...

Anonimo ha detto...

non dimenticherei Saba.

tic. ha detto...

Mario...
Certe cose si devono fare, lo so.

Però, se uno ha da fare altro, in certi momenti, mica lo si può crocifiggere per una mancata presenza...
Giudicare un politico per non essere andato allo stadio a condivere con i concittadini la gioia per una promozione in serie A della squadra di casa è da pazzi.
O da squisiti...
Si vede che a Bologna non hanno problemi particolarmente pressanti.

Quanto alla prima moglie di Cofferati, ci penso ogni volta che vedo una foto del suddetto col bambino Edoardo.
Sta un po' sulle balle pure a me, 'sta cosa. Così, istintivamente.
Sarò moralista pure io, in qualche modo...

Detto ciò, Cofferati l'ho sempre detestato cordialmente.
Quando è andato a fare l'impiegato alla Pirelli è stato di una paraculaggine rara.
Da leader della sinistra buona contro la sinistra cattiva, ehm...
Poveretto.
Piazze piene e poca testa.
Si è fatto fottere da un genio della politica come Fausto Bertinotti. E ho detto tutto.