giovedì 30 ottobre 2008

周恩來


Dicono - ma forse non è mai accaduto - che una volta Henry Kissinger chiese al braccio destro di Mao, Zhou Enlai, cosa ne pensasse della rivoluzione francese.
"E' troppo presto per giudicare", rispose Zhou Enlai.
Vera o falsa che sia, è troppo bella.


P.S.
E io che cerco sempre di storicizzare tutto quanto...

11 commenti:

Unknown ha detto...

Sono frasi ipocrite e totalitarie per le quali l'ergastolo sarebbe una pena adeguata.
http://lucianoidefix.typepad.com

Alessandra ha detto...

Daccordo con Luciano, però devo dire che più continuo a leggerla e più rido, soprattutto per il post scriptum.
Insomma, l'ironia di Tic è fantastica.
Mi ricorda molto Altan.

Zimisce ha detto...

Ah, il Celeste Impero... quanti omini agghiaccianti sfodera. Da bravo Impero. Chiunque abbia visto guerre stellari lo sa.

Anonimo ha detto...

complimenti per tutto! Mi sono perso a leggere per mezz'ora senza nemmeno accorgermene.

tic. ha detto...

Grazie.
Se ripassi, mi fa piacere.

Anonimo ha detto...

Io gli avrei chiesto, in tal caso, che ne pensasse del Big Bang.

(p.s.: la keyword, stavolta è "sprowned", siccome non è il solito guazzabuglio di lettere a caso ho fatto una ricerca ed ho trovato questo.
:-)
Sembra un po' come i responsi dei biscotti cinesi della fortuna (che fin qui ho visto solo nei film americani).

Anonimo ha detto...

Siao ad Halloween, Mammifero Bipede!!!
;)

Anonimo ha detto...

Buonasera Tic;
magari aveva letto S.J.Lec:
"Un domani migliore" non dà mica la certezza di "un dopodomani ancora migliore".

Anonimo ha detto...

Carissimo Tic, lasci stare le cineserie ed esulti!
La nostra bella "città" ha un nuovo figlio illustre. Dopo Gino Paoli, Paolo Rossi ed Elisa, Massimiliano Finazzer Flory.
Chi come noi è stato un giovanotto nella Monfalcone anni '80 ricorda la sua sagoma nerboruta, il giubbotto verde e gli immancabili calzoni della tuta. E chi poteva pensare che sotto quella massa di muscoli pompati e dietro quello sguardo espressivo alla Sylvester stallone si celasse un futuro "intellettuale", uno che farà cultura e a Milano, cazzo.
Che dire: dal body building a Gadda.

Domani vendo i miei libri e mi compro una scatola di anabolizzanti.

tic. ha detto...

Ah, guardi...
E' un'altra storia italiana.

alessandro perrone ha detto...

Valli a capire sti cinesi, ogni volta che penso a Pol Pot che invece era un ammiratore della rivoluzione francese ed al suo "ritorno ameno" alla campagna, penso che gli asiatici sono un mondo a me quasi incomprensibile.
Magari, Kissinger chiedeva del Maggio francese e in quel caso la risposta non era male, visti gli esiti personali di molti "rivoluzionari" d'allora.
Quanto a nostro Finazzer lo ricordo anch'io nel suo look paramilitare.
Il primo giorno di scuola superiore nel 1980 mi ero (non ridete) iscritto alle magistrali a Gorizia, scuola che ho abbandonato quasi subito, mia mamma mi aveva comperato per l'occasione un vestito nuovo con tanto di cravattino di lana, assomigliava più ad un calzino....forse qualcuno se lo ricorda. Ebbene, appena montato in corriera tutti mi guardarono e ridacchiando dissero in coro: "matricolaaaa".
Allora io ho pensato, vado per "le sconte" e la faccio franca, ma proprio sotto al monumento del Fante dietro i giardini di Corso Italia, si materializzò un gruppetto di ragazzi indaffaratissimi e mi si avvicinarono due figuri, mi presero subito per la cravattina e minacciosi mi dissero che in quanto matricola dovevo pagare una quota ad una non ricordo quale associazione studentesca, venendo dalle case popolari, dove si doveva saper menare le mani, intendevo affrontarli, sapendo di uscirne malconcio, ma subito mi venne in mente la mamma e il suo bel vestito, così diedi a loro ben 500 lire e loro mi diedero una "ricevuta" che consisteva in un foglietto a quadretti con su scritto a penna: matricola numero tal dei tali, firmato con una croce celtica e l'acronimo FdG. I due figuri erano il nostro intellettuale ed un altro M. oggi gestore di una palestra.
Dopo la "carrierona" di Menia tutto è ormai possibile.