mercoledì 15 ottobre 2008

Anch'io di Ronda

La Lega Nord della mia regione continua, praticamente indisturbata, a proporre soluzioni per l'oramai notissima Emergenza Sicurezza.
Il Friuli Venezia-Giulia è una delle regioni più tranquille d'Europa? Ma chissenefrega: chissenefrega delle statististiche, chissenefrega della realtà. Siamo tutti insicuri.
Per decreto.
Un paio di giorni fa l'assessore regionale leghista alla Sicurezza (anzi, all'Emergenza Sicurezza), signora Federica Seganti, ha presentato una bozza di riforma della polizia locale. Venticinque articoli per dire che, nel Friuli Venezia-Giulia, i vigili urbani dovranno essere armati (“Dopo opportuno addestramento le dovranno avere tutti”, le pistole, di giorno e di notte: “Le situazioni potenzialmente pericolose non hanno orari. Chi ha le caratteristiche per usare un'arma l'avrà a disposizione”) e se ne dovrà per forza assumere qualcuno in più (“L'intenzione è di arrivare a 1.100 + 10%”. In media, un addetto ogni mille residenti).
Nel sesto articolo della bozza Seganti si parla delle ronde, ovvero dell'impiego di volontari per garantire la Sicurezza degli insicuri cittadini del Friuli Venezia Giulia. Dice la Seganti che “la Regione formerà le ronde: ci sarà più uniformità e risparmieremo soldi”. I volontari disposti a far la ronda saranno una presenza “aggiuntiva e non sostitutiva rispetto a quella garantita dalla polizia locale” e sarà la Regione a formarli, diventeranno “una sorta di protezione civile per la sicurezza”.
Io non so che dire, davvero. Vorrei solo poter rimuovere, almeno per un po' di tempo, o fingere che tutto questo sconcio non stia avvenendo sul serio.
Ci provo, va bene?

Per me Ronda è una bellissima cittadina andalusa a 740 metri sul livello del mare.
Si erge su un dirupo a picco sul Guadalevin, è tagliata in due da un orrido impressionante (ma i leghisti sono più orridi ancora, e molto più impressionanti) che i nativi chiamano, appunto, el Tajo , attraversato da un ponte a tre arcate, el Puente Nuevo, una costruzione del XVIII secolo: lo stesso periodo in cui fu edificata l'arena cittadina che è, quindi, la più antica di Spagna (1785).

Probabilmente è a Ronda e al Tajo che fa riferimento Hemingway nel capitolo X di Per chi suona la campana, raccontando un episodio molto cruento della Guerra Civil.

Nella Serranìa di Ronda io e mia moglie E. abbiamo passato due giorni bellissimi, nel giugno dello scorso anno. Risiedevamo in un albergo da urlo, in mezzo ai campi di frumento e agli oliveti, qualche chilometro di strada bianca per arrivarci. Si chiama el Molino Del Arco.
Ora, Ronda viene definita la culla della tauromachia.
Era rondeño Francisco Romero, l'inventore della muleta, suo figlio Juan organizzò per la prima volta la cuadrilla (ovvero la squadra che sostiene il torero), suo nipote Pedro fu un iradiddio nell'arena.
Orson Welles amava alla follia la tauromachia (proprio come Ernest Hemingway...). Lo sapevate?
Sentite un po' cosa raccontò un giorno a Peter Bogdanovich (trovate tutto in Io, Orson Welles, un libro bellissimo, di quelli più grandi della vita. Tascabili Baldini Castoldi Dalai: se lo pescate ancora in circolazione, fiondàtevici sopra. Trust in tic) e magari son tutte balle ma che importa?


“Be', avevo quella borsa di studio per Harvard.
Anche dopo quell'anno di mattane in Irlanda pensavo che la maledetta trappola potesse acchiapparmi. Così sono partito per la Costa d'Avorio, sono arrivato fino in Marocco e ho finito per sistemarmi a Siviglia, nel quartiere zingaro di Triana. Avevo un bell'appartamento in quello che Billy House chiamava «una magione del pelo» (un bordello); una sistemazione diciamo alla pari, anche se con ingresso separato. Avevo anche la mia carrozza personale e pagavo da bere a tutti i barboni dell'Andalusia. Vivere come Diamond Jim Brady mi costava un cinquanta dollari la settimana, e li facevo sbucando fuori di tanto in tanto a mandare racconti ai
pulps, le riviste popolari.
Che anno è stato! Ero popolare e ricco – in ordine inverso – e immune dal più lieve prurito dell'ambizione...
Volevi sapere dei tori. Bene, in quell'angolo della Spagna – e in quell'angolo di quella città - i tori costituiscono l'intero e unico significato e scopo della vita. Avendo diciassette anni, ed essendo un ricco principe dei
pulp come me, si poteva diventare toreri con il semplice espediente di comprarsi i tori. E così ho fatto. Tutto molto piccolo, molto provinciale, capisci, ma verso la fine, per un paio di volte, sono stato pagato io. Non mi hanno dato quasi niente ma per qualche minuto sono stato un vero professionista; una fifa mortale, naturalmente, ma il più gran divertimento della mia vita.
Eppure, anche con tutte le mie favoleggiate ricchezze yankee, non mi sarei mai convinto a uscire nell'arena, davanti alle corna ricurve di
becerros (torelli) che parevano cattedrali - e davanti a pubblici ipercritici e impazienti, composti di provinciali andalusi esperti di corrida - se davvero ci avessi tenuto.
(...) Quel che mi teneva su, tanto in scena che nell'arena, non era l'assenza di paura, ma l'assenza di ambizione. Non mi prospettavo nessun futuro di gloria, in nessuno dei due casi”.


Orson Welles è sepolto nei pressi di Ronda, nell'hacienda della famiglia Ordòñez. Famiglia di toreri...
La sua tomba non si può visitare. Ci avrei portato un fiore volentieri, perché amo i suoi film come poche cose al mondo. Soprattutto l'Otello e L'infernale Quinlan. Era un genio, Welles, e c'è poco altro da aggiungere a meno di non essere Jean Cocteau.
“Orson Welles è un gigante con la faccia da bambino, un albero pieno di uccelli e di ombre, un cane che ha rotto la catena ed è andato a dormire sul prato in mezzo ai fiori. E' un attivo perdigiorno, un saggio pazzo, una solitudine circondata di umanità”.
E adesso mi piacerebbe pure parlarvi dell'Orson Welles “ossessionato” dal Chisciotte, ma mi fermo, mi fermo, ché la farei troppo lunga...Magari in futuro, magari scrivendo di Terry Gilliam e di Lost in La Mancha.
Ronda è uno splendore, un gioiellino architettonico dove si ritrovano armonizzati perfettamente lo stile tardo gotico e quello mudéjar (nato dopo la Reconquista, ricalca lo stile arabo), il rinascimentale e il barocco, balconi in legno e in ferro battuto, patios ombrosi, viuzze strette, azulejos e secoli di storia.
Cos'altro posso raccontarvi, per restarmene ancora per un po' lontano, col pensiero, dalla signora Seganti e dalle sue squallidissime ossessioni securitarie?
Ah, si... Che in una venta appena fuori Ronda, sulla strada che portava al nostro albergo, io ed E. abbiamo mangiato davvero molto bene.
Si chiama venta una casa di campagna dove, in passato, si poteva sostare per rifocillarsi e dormire (lo faceva pure il Cavaliere della triste figura).
Sono ancora presenti, le ventas, in diverse zone dell'Andalusia. I contadini ci vanno per incontrarsi la sera, dopo aver finito con il lavoro dei campi, a bere una birra insieme, o un bicchiere di vino. In alcune ci si può mangiare: vi danno quello che c'è, roba di casa. Si paga uno scherzo.
Ricordo che la nostra Routard consigliava qualcosa tipo: “fermatevi pure in mezzo alla campagna se, vicino ad un gruppo di case, vedete un cavallo attaccato a un albero”.
Il cavallo che pascolava vicino alla venta c'era davvero, sapete? E pure un gran grigliata che mi aspettava, c'era...
Ecco, per me Ronda è tutte queste cose. Di altre ronde non vorrei sapere.
E vaffanculo a tutti i leghisti del mondo.


(nella foto: Tic nell'arena)

21 commenti:

Anonimo ha detto...

E non dimentichiamo la forfecchia che abbiamo trovato nel pane, Tic... Con un rapido movimento movimento d'indice sollevata dai suoi incarichi. Che bei ricordi..

tic. ha detto...

Sei una gran compagna in generale.
E una gran compagna di viaggio in particolare.

Anonimo ha detto...

Anche perchè da solo non sapresti prendere neanche il bus.

Bleeeeh! (sberleffo)

Alessandra ha detto...

Che bella lezione di arte e letteratura! Sei un grande. La Spagna è stupenda,ci sono stata più volte e vivrei lì molto volentieri.
Sti leghisti del cazzo hanno proprio rotto!
A proposito: hai letto delle classi separate per gli immigrati?
(Ma quando si sveglieranno gli italiani?)

Anonimo ha detto...

non si sveglieranno.
Ho appena visto i sondaggi che vedono in aumento il gradimento per il nano, quello ancora più nano, la ballerina e la ignorante.
In calo il PD.
Viva il Re.
Viva l'Italia!

tic. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
tic. ha detto...

Temo che stavolta ci metteranno un bel pò a svegliarsi, alessandra.
E quando il risveglio arriverà, sarà terribile...

Bentornato all'uomo tigre.
Come sta, Taiga Masuku San?

Alessandra ha detto...

Anch'io ho letto il sondaggio di IPR per Repubblica. Ogni volta che leggo queste cose mi chiedo qual è lo scopo. Una come me che tenta di studiare comunicazione (a circa 40 anni! sigh...)dovrebbe intuirne il senso; e invece no. Non lo capisco perché Repubblica è un gironale di sinistra. E non capisco perché si va ad intervistare solo i sostenitori della destra e del nano malefico.E' più che evidente che è così, altrimenti non si spiegherebbe la contraddizione tra la cronaca degli scioperi e delle contestazioni studentesche e non solo, e il sondaggio stesso.
Qualcuno sa chi sono questi di IPR Marketing?
Papponi? Infiltrati del nano?
Non mi si venga a dire che c'è il dovere dell'informazione, perché i sondaggi sono tutto fuorché informazione.

Unknown ha detto...

Grazie a queste decisioni sulla sicurezza, mi sento già più insicuro.
http://lucianoidefix.typepad.com

Adespoto ha detto...

Viva Lost in la Mancha piuttosto... -Il film sul film che non gireranno mai-

gran pezzo Tic, as usual comunque...

Appropò, tra qualche ora vedrò il bell'uomo della città di M... ehehehehe

tic. ha detto...

Oggi il quotidiano locale, organo ufficiale della destra cittadina, scrive che a M. ci sono "bande di ladri violenti in circolazione" e che il controllo del territorio è "precario".
A me non risulta, ma non si sa mai...

Provi a chiedere al bell'uomo di cui sopra se condivide tale analisi. Magari a lui invece risulta che a M. ci sono "bande di ladri violenti in circolazione". So che ha di recente incontrato il prefetto: magari, azzardo, il prefetto è al corrente del fatto che a M. ci sono "bande di ladri violenti in circolazione" e l'ha comunicato al bell'uomo.

Veda cose le dice...

Unknown ha detto...

Prima non l'avevo detto perchè mi pareva ovvio: gran bel post.
http://lucianoidefix.typepad.com

tic. ha detto...

Grasie...

Anonimo ha detto...

Mah... le dico solo, ottimo Tic, che la carta di Parma è stata letta e citata durante la riunione... Ogni speculazione su quanto sia davvero necessario confortare (alimentare) le paure dei cittadini è dunque inutile...

Comunque, come sempre, poteva andare peggio...

Anonimo ha detto...

Immagino sia la carta del Prosciutto di Parma:l'incarto, volgarmente detto...

Anonimo ha detto...

Non a casp parli di ALIMENTARE le paure..

Anonimo ha detto...

Scusa, non "casp", "caso".

Anonimo ha detto...

Non so se proprio quella del prosciutto di Parma originale, penso più una sottomarca...

Vista la qualità del contenuto, di questo famoso incarto...

Zimisce ha detto...

ah, al Andalus... mi molce il cuore.

Anonimo ha detto...

Uno dei più bei ricordi, dopo Ronda, è un pomeriggio tardi a goderci il tramonto che scende sull'Alhambra a Granada, non dal promontorio dei turisti ma da una piazzetta dell'Albaycin. Con noi alcune famiglie con dei bambini e due italiani, probabilmente residenti lì, che si fumavano una canna in pace con el mundo.
Se ci ripenso l'odore dell'erba e il colore del sole si fondono a diventare una cosa sola, che non so perchè sa fortemente di lontananza.
Mah.. comunque, non ero allucinata.

Anonimo ha detto...

Alla fine degli anni 90 ho avuto la fortuna di essere ospite della fam. Ordonez. Durante un pomeriggio molto caldo, fra un tuffo e l'altro in piscina, mi sono seduto su quello che credevo essere un pozzo, il padrone di casa mi chiese di spostarmi perchè ero seduto sulla tomba di Orson Welles!!!