mercoledì 27 febbraio 2008

Poeti low cost


La campagna elettorale della Sinistra Arcobaleno è stata aperta al Piccolo Eliseo di Roma.
Peccato davvero che il candidato premier dei Sublimi Maestri Perfetti, Fausto Bertinotti, abbia deciso di non seguire il consiglio fattogli gentilmente pervenire, qualche giorno prima del Grande Evento, dal famoso poeta Nichi Vendola, Governatore della Regione Puglia (a proposito: c'è qualcuno che può indirizzarmi a qualche composizione poetica del nostro? Ci tengo veramente, sapete, a darci un'occhiata. Vi ringrazio anticipatamente, intanto. Poi magari ne parliamo in talkischeap...).
Vendola il poeta, commentando la scelta veltroniana di Spello (bel posto davvero: posso testimoniare), in Umbria, come luogo da cui dare inizio alla propria campagna elettorale (avete presente W. a Spello, vero? “Cominciare da qui, da questa piazza, da questo borgo, è un modo per dire a cosa pensiamo: non al destino di questo o quel leader, non a questo o quel partito, ma al destino dell'Italia, al nostro paese, alle gravi difficoltà del suo presente e alle straordinarie potenzialità del suo futuro” (...) “Io mi candido per cambiare il Paese, non per ricoprire una carica. Per questo, chiedo agli italiani, in questi sessanta giorni, di pensare non a quale partito ma a quale Paese” e via kennediando), il poeta Nichi Vendola, dicevo, commentava: “Noi facciamo parlare Bertinotti a Marrakech, facciamo una cosa più vivace. Quello di Veltroni sembrava un intervallo”.
Felice battuta, quella sull'intervallo: va detto. Però la può capire solo chi ricorda gli ambienti bucolici - rovine d'epoca romana, o castelli, e pecorelle al pascolo subito accanto: tutto in bianco e nero - l'arpa in sottofondo e la scritta INTERVALLO in sovrimpressione con cui la RAI provvedeva a riempire, secoli fa, i tempi morti tra le programmazioni.
Trovo splendida, invece, l'uscita su Marrakech.
Grandiosa (e meravigliosamente poetica: è roba di Nichi Vendola, non dimenticatevene).
Tutti a Marrakech! (chissà perché proprio in Marocco. E proprio a Marrakech, poi... Ma forse non son domande da porsi, ai poeti)
Credo che Nichi poeta Vendola volesse dire qualcosa del tipo: “Siccome noi della Sinistra Arcobaleno siam gente che vuole il pane, ma anche le rose, adesso si va tutti assieme, con tutte quante le persone che ci amano, a Marrakech ad aprire la campagna elettorale di Fausto nostro!”.
E certamente che voleva dire questo, come no.
Vendola voleva portarci i lavoratori precari , a Marrakech. E pure la classe operaia che la Sinistra Arcobaleno ambisce a rappresentare. Tutti, TUTTI lì, ad assistere all'incoronazione di Fausto. Non solo, quindi, il ceto politico centrale e periferico della Sinistra Arcobaleno che sarebbe stato poi presente al Piccolo Eliseo di Roma.
Occorreva, secondo lui, un gran bagno di popolo per iniziare alla grande. In Marocco. Chiaro, no? Capito? Visto anche quello che va dicendo in giro, e da tempo, Vendola Nichi poeta, e cioè che “dobbiamo presentarci come una sinistra che vuole battersi per conquistare la maggioranza dei cuori delle persone, prima dei voti”.
Quindi sursum corda, cari compagni, e tutti - ma proprio tutti - a Marrakech!
Questo, tutto questo, poeta Vendola Nichi voleva si facesse.
Ma Fausto Bertinotti, l'impoetico, non ha voluto seguire il consiglio del poeta e ha preferito aprire la propria campagna elettorale (anzi: non la propria campagna elettorale, ma la campagna elettorale della Sinistra Arcobaleno, chè loro son contro la personalizzazione della politica) al Piccolo Eliseo di Roma.

(Qui sopra, il poeta Nichi Vendola colto dall'obiettivo del fotografo in atteggiamento cogitabondo: probabilmente, sta pensando alla composizione del suo prossimo carme)

En passant, un volo da Roma a Marrakech, andata e ritorno (29 febbraio andata, 1 marzo ritorno. Solo 24 ore, o poco più. Ho calcolato così perché, a mio parere, un giorno dovrebbe bastare per andare, assistere alla cerimonia e tornare alla base. E ho dovuto, giocoforza, fingere che l'incoronazione di Fausto Bertinotti non sia già avvenuta al Piccolo Eliseo, come è stato, ma debba invece aver luogo il giorno 1 marzo prossimo venturo) costa dai 458 ai 1039 euro con la Royal Air Marocco, 853 euro con Iberia e 930 con Alitalia. Un viaggio, come vedete, alla portata di tutte le tasche. Peccato, lo ripeto, per l'occasione mancata.

2 commenti:

Unknown ha detto...

ebbeh, se no uno che è poeta a fare? I poeti si sa, Vendoli o non Vendoli, son creature singolari.

Il Nostro comunque pubblicò presso Manni. Ti spedisco l'imperdibile silloge se proprio vuoi farti del male...

Lello Voce

(PS: ma anche no)

tic. ha detto...

No, no, Lello. Anche no.
Grazie del pensiero, comunque.
Mi ha fatto piacere sentirti.