Dai Vianella
ai Rutella.
Un salto di qualità? Bah, fate un po' voi. De gustibus...
Avviso ai naviganti: blog vagamente di sinistra. Quindi molto (ma veramente molto, ostia!) distante dal popolo. Snobismo a pacchi, dunque: avrete inteso...
Dai Vianella
Un salto di qualità? Bah, fate un po' voi. De gustibus...
5 commenti:
Ci presentiamo alle prossime olimpiadi nella specialità del "salto in basso".
Ti dirò: a me, molte canzoni di Edoardo Vianello piacciono. Sarà perchè sono legate a filo doppio ai film di Dino Risi, sarà perchè io avevo undici-dodici/tredici anni quando imperversavano alla radio e nei jukebox, sarà perchè la "musica di consumo" di quel periodo era (a confronto di quella odierna) una specie di Mozart-Coltrane-Bacharach-Brian Wilson, ma le trovo gradevoli e davvero rappresentative di un'epoca.
Almeno i Rutelli non cantano. Me li vedrei, come Claudia Mori e Celentano. Udiu.
E la password è: idols! Giuro!
rutè, lo preferivo quand'era sotto a pannella.
Ciccio Rutelli? Lo preferivo quando lo interpretavano Alberto Sordi e Corrado Guzzanti.
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