Ieri, i funerali. Di Stato: come per il giudice Falcone. E dite, dite, su: poteva essere altrimenti, nel felice reame di Berlusconia?
In Piazza del Duomo, a Milano, il famosissimo presentatore televisivo è stato salutato da Fiorello (“Mike ci indicherà la strada”), Fabio Fazio (“Mike era un uomo autentico, onesto, una persona per bene”), Pippo Baudo (“l'idea che tu non ci sia più, Mike, non riesce a convincermi”) e Silvio Berlusconi (“in questi anni Mike mi ha sostenuto nella mia fatica al servizio degli italiani”). Peccato non fossero presenti materialmente in loco (in spirito c'erano senz'altro, lasciatevi servire) Adriano Celentano e Walter Veltroni: chissà le belle parole che ci siamo persi sul diritto degli ignoranti di restare ignoranti e sul senso della memoria in questo Paese “addolorato, sfortunato, e però straordinario”...
Io, per me, in tutto 'sto uragano di lacrime e profonde emozioni, mi sento di ringraziare Paolo Villaggio e Valerio Magrelli.
Il malvagio attore genovese ha avuto l'incredibile ardire di dichiarare, a salma del famosissimo presentatore televisivo ancora calda, che “le grandi perdite per l'Italia sono state altre: quelle di Pasolini, Fellini o Moravia, per esempio”.
Sulla stessa linea (alquanto impietosa, come no) il poeta (conosciuto solo da quattro gatti, proprio in quanto poeta: mica come il Mike, che lo conoscevano tutti) Magrelli: “Un giorno di lutto per la nostra decenza di cittadini: i valori più profondi della nostra società sono affidati alle soubrettes, piuttosto che agli studiosi”.
E non incazzatevi, o voi che leggete: ormai lo sapete, son fatto così...
Intanto Alice, una ragazza che conosco, se ne va per tre anni all'Imperial College, a Londra, a far ricerca: questa cosa la chiamano, mi pare, “fuga dei cervelli”.
Dice: “ma da cosa staranno mai scappando, tutti 'sti cervelli in fuga?”.
Volete la mia?
Stanno scappando da 'sta merda di piazza, stanno scappando. Ecco da cosa.
44 commenti:
Mike è stato importante perché è stato partigiano e perché ha contribuito a diffondere la lingua italiana in Italia (questo spiega perché il congiuntivo sia una bestia nera per tutti).
Detto questo, i funerali di stato sono francamente ridicoli. E dispiace che se la sia presa con mediaset perché non lo ha fatto lavorare più. Con tutto il rispetto... ma a 85 anni che cosa pretendeva?
rip
Anche Andreotti avrà i suoi bei funerali di Stato. E anche superman-papi. Ci Manca solo che Stafania e Bobo Craxi lancino anatemi perché il loro papà avrebbe meritato anche lui un trattamento di lusso come lo ha avuto Mike.
Mi dispiace Tic, ma non condivido quanto hai scritto. Bongiorno ha avuto dei meriti. Non parlo dei suoi anni in Mediaset, allora Fininvest. Quando Mike ha esordito in televisione il tasso di analfabetismo in Italia era ancora molto alto, dunque quello che dice Villaggio può essere coraggioso quanto gli pare, ma è pieno di retorica. L'Italia degli anni 50 e 60 imparava qualcosa dalla televisione, e imparava anche dai quiz di Mike. Robetta per il popolino? Forse, ma mettersi sul piedistallo, oggi, a fare gli spocchiosi mi sembra esagerato. Anch'io detesto l'ignoranza, specie quella dell'ultima ora, quella prodotta dall'invasione dei berluschini e dall'incapacità della parte "acculturata" di mettere un argine, ma questo non può escludere il riconoscimento ad un personaggio che è stato, a mio avviso, una parte importante della cultura italiana. Perché cultura non è solo quella pasoliniana. E' alquanto strano, o forse anche un po' comico, il fatto che Villaggio citi Pasolini e la sua arte per "estraniarsi" da tutta l'ignoranza della folla che si è raccolta attorno a Bongiorno, quando poi Pasolini dell'ignoranza ne ha fatto la sua fortuna (i suoi romanzi, i suoi film).
Nel bene o nel male, Mike Bongiorno ha dato qualcosa all'Italia. Falcone, Borsellino, Livatino e tutti quelli ammazzati dalla mafia meritavano e meritano un immenso rispetto, ma in quei casi non sono stati, secondo te, una vera ipocrisia i funerali di Stato? Uno Stato che li ha abbondonati e molte volte perfino ostacolati nella lotta alla mafia. Non facciamo paragoni azzardati, piuttosto guardiamo a ciò che di buono certi personaggi hanno lasciato.
Ripeto, anche superman-papi avrà tutti gli onori del caso quando trapasserà e vedremo migliaia di persone sfilare in lacrime davanti alla sua bara. Sarà uno spettacolo stomachevole anche quello. Papi che cosa ha dato all'Italia?
Papi ha molto preso, all'Italia.
Quanto a Bongiorno, che posso dire?
Io detesto la retorica.
A sentire parlare del famosissimo presentatore, in questi giorni, pareva lui il semiologo che ha scritto la Fenomenologia di Mike Bongiorno, non Eco.
Mike ha parlato in italiano in tivvù all'italiano degli anni Cinquanta?
Ha dato una mano a molti italiani che pure con i suoi spettacoli televisivi hanno imparato un po' di fiorentino?
Sia.
Ma poi sono arrivati i Sessanta. I Settanta. I terribili Ottanta. I Novanta. Infine i Duemila.
E Mike era sempre lì.
Il livello?
Ma quello degli anni Cinquanta, ovviamente.
No che non è un mito, Mike.
Il fatto che ha fatto la Resistenza?
Ehm... Pure Edgardo Sogno, l'ha fatta.
Non si tratta di fare gli spocchiosi.
Per me è ormai una questione di igiene spirituale.
La televisione è andata al potere, in Italia.
Da ben prima del 1994, ci è andata.
Mike Bongiorno, di quel potere, è stato uno dei corifei.
Parlandone come da vivo, un orrore degli orrori.
Vorrei avere il tempo di scrivere un commento più articolato, ma secondo me il punto non è Mike come persona bensì il "prodotto Bongiorno" che è stato usato per addomesticare le masse.
La cosa più rivoltante di tutto questo triste spettacolino è proprio la "beatificazione della mediocrità".
Infatti. Il punto è proprio questo: Mike come prodotto.
E a un 'prodotto' non lo si dovrebbe fare, il funerale di Stato.
kattivo, kattivo, kattivo....
Tic, tu sapevi, prima della scomparsa di Bongiorno, che lui aveva fatto da "messaggero" per i partigiani? Io no, anche perché non ricordavo nemmeno che avesse scritto un'autobiografia. Comunque, il punto è che a causa di questo suo "modesto, piccolo ruolo" di messaggero che non ha mai sparato ad un tedesco, è stato nei campi di concentramento. Adesso ci vogliamo mettere a fare le differenze e a dire che la Resistenza l'hanno fatta solo quelli con i fucili in mano? Andiamo! Mi pare che ci si voglia accanire contro una persona che, come chiunque, poteva risultare simpatico o antipatico, mediocre, sufficiente, discreto, buono o ottimo (ma che sono questi? Giudizi su alunni delle medie?). Anche mio nonno è stato sul Monte Somma con i partigiani totalmente disarmato e ha rischiato la pelle più di una volta, specie quando i soldati tedeschi, con la forza e con la violenza, pretendevano di entrare nelle case della povera gente per razziare ed eventualmente, già che c'erano, violentare qualche donna. Mio nonno usava il suo istinto, la sua testa e qualche volta le mani nude. Sarà stato un pazzo incosciente, ma gli è andata bene. E fu pazzo ed incosciente anche quando si rifiutò di indossare la camicia nera imposta dal suo datore di lavoro. La resistenza l'hanno fatta anche in questo modo migliaia di persone.
Altra cosa è la "mediocrità culturale" della televisione degli anni 70,80,90 e di oggi. Quella è la mediocrità dei politici trasmessa attraverso il tubo catodico. Bongiorno era solo un mezzo. Lui voleva guadagnarsi la pagnotta (anche bella sostanziosa, certamente), come tutti quelli che si trovano a fare un "lavoro sporco" consapevolmente ma che hanno poche alternative e tentano di restare a galla nel mare magnum fatto di merda. In fondo anche il grande Umberto Eco ha navigato nella mediocrità della Rai degli anni 70. Un po' di merda l'ha mangiata anche lui, se no col cavolo che ci scriveva un libro!
Ho saputo or pra che la Rai ha dato 100mila euro a Paris Hilton per non fare nulla. Doveva ballare e cantare e non ha fatto nulla. La Rai però non ha voluto i soldi indietro perchè comunque, anche non facendo nulla, ha alzato l'ascolto del 30 per cento.
Ecco, questo è forse molto più grave di Mike Bongiorno.
Certo che lo sapevo: Mike ha avuto dei bei casini, ai tempi della Resistenza.
Ma, ripeto, anche Edgardo Sogno è stato partigiano e Sogno, a Repubblica ormai viva e vegeta, avrebbe tanto voluto fare un golpe.
Che facciamo?
Parliamo bene di Sogno che voleva fare un golpe solo perché è stato un resistente, a suo tempo?
Quanto a Mike, Mike - per quanto mi riguarda - è un simbolo decisamente negativo.
La tivvù, alla fine, ha raso al suolo l'Italia.
Mike, se non è stato un Attila, è stato un Alboino.
Così la penso io.
Si, la tivvù ha davvero raso al suolo l'Italia. Su questo non c'è alcun dubbio.
Tic, sapeva prima della morte di Mike, e basta!
Tra le trashate vi ricordo che la benemerita ditta Mike Bongiorno & soci (RAI) permise ad un'ingormbrante concorrente di Gorizia di aprire una pizzeria "FLASH" anche a Monfalcone....blah
Viene in mente quel film di bob fosse, all that jazz, dove il presentatore introduce i suoi ospiti con "uno dei miei più cari amici da piu di xx anni, andavamo alle marce di M.L.King (prego sostituire con membro della resistenza),una persona straordinaria, un grande umanitario,...". Non so se Fernanda Pivano meritasse dei funerali di stato (suppongo che Le avrebbero procurato orticaria post-mortem) ma tutta quella pletorona di cilindroidi marroni non ha speso mezza lacrima fasulla per lei e questo la dice lunga...
Ah, sì...
La Nanda.
Perché al Mike e alle sue cazzate sì e alla Nanda no?
Ma la domanda è retorica, ovvio...
i funerali di stato li ha avuti alberto sordi; li ha avuti Mike bongiorno.
che dire?
E' la cifra di una nazione.
non credo che tic ce l'abbia con mike.
Credo piuttosto che l'astio sia indirizzato a tutti coloro che hanno ritenuto plausibile un simile epilogo.
P.S. e gli applausi al funerale?
dove se non in Italia?
il fatto che Mike sia stato partigiano non vuol dire che automaticamente debba avere i funerali di stato, ma semplicemente che lui qualcosina ha dato a questo paese che tecnicamente manco era suo (non so se lo stesso può dire Fantozzi).
Poi sulla retorica la fenomenologia le gaffe e tutto quanto siamo d'accordo.
Un famoso mafioso negli Stati Uniti ha avuto un picchetto d'onore per ogni Arma durante la sepoltura(marina, aviazione, marines, ecc). Era Frank Sinatra.
Non capisco tanto questa assenza di neutralita', non riesco a sentirmi sfiorato. E' una questione di punti di riferimento e di target. Quando mio padre si incazza perche' trova stupido uno spot gli dico semplicemente che lo trova stupido perche' non era per lui che l'hanno fatto. Non e' lui il target. Nel '76 (non nel '50) il Friuli era solo campi e trattori. Serafino, film dei primi anni '70, mostra un Abruzzo di pecore e allevatori con le caciotte appese in salotto.
Tic, non era Lei il target di questi funerali.
Sarà, ma un popolo pecorone come il nostro mi sembra il "target" adatto per una nuova dittatura. Con buona pace per le nostre elucubrazioni concettuali.
P.s.: la keyword è "rebespie", a me ricorda qualcosa...
Rebespie... Ah, la festa dell'Essere Supremo...
Che sia Maic, l'Essere Supremo? Venir accolti nell'aldilà con un roboante "allegria!" è roba da far accapponare la pelle.
L'aldiquà non è certo meglio, però: non riesco davvero a capacitarmi come qualcuno possa perdere ORE per fare uno striscione con su scritto "MaicTVB". E si perdono ore davvero, credetemi.
Non mi capacito. Perché che io sappia, ditemi se erro, i funerali di stato (mannaggia allo stato!) si fan ai grandi generali, ai grandi statisti (meglio se entrambe le cose) e ai grandi artisti (ch'è meglio non ricoprano un ruolo tra i precedenti: di statisti e generali che si credono grandi artisti abbiamo fin troppi esempi poco illustri).
Maic certo non era un grande artista, manco uno statista e, a meno che il suo ruolo nella Resistenza non sia stato GRANDEMENTE sottovalutato, nemmeno un grande generale.
Ho visto usare il termine "nazionalpopolare" per definire le solenni esequie di Maic. Direi che il termine è corretto.
Che paese di merda.
Boh, ho parlato tanto e non ho detto niente. Forse che la bongiornite avrà colpito anche me? Pace all'anima sua. ALLEGRIA!!!!
Caro Montale, eran funerali di Stato. Gli spot pubblicitari c'entrano niente. Di cosa poi sarebbe spot, un funerale? Della putrefazione?
Funerali di Stao: il 'target', ahi ahi ahi, siamo tutti quanti.
Gli svegli e i lobotomizzati.
Quale putrefazione? L'odore e' di stantìo. La solita tiritera lounge, un sottofondo litanico. Un eterno senso di rivalsa per una plebaglia che non ci capisce, si ostina a fare la plebaglia invece di prender atto della nostra intelligenza.
Avete le "categorie" per cambiare mattonella e vedere con altra angolazione, oppure rimarrete "la cifra" di questa sinistra. Chi di disprezzo ferisce di disprezzo perisce. Il 10% ad ogni elezione e rimarrete club di vedove. Ma con Villaggio e Pasolini, si capisce!
beh! il popolino esagera, come esagerano i politici, come si esagera quando muore qualcuno, come esageri tu tic...
Quoto Alessandra, anche se veramente si è esagerato!
Esagerare è umano, di questi tempi.
Perché poi dovrei rispettare la plebaglia?
La plebaglia, a me, mica mi rispetta...
Certo, avere la faida nel sangue non aiuta... ma non cerchi supporti letterari almeno
Ah, sì...
Io magari gioco per perdere, ma la Sinistra italiana corrente, perde comunque anche senza il mio aiuto e lo fa precisamente RINCORRENDO la plebaglia.
Vedi i sindaci sceriffi di Sinistra che tanto ridere ci fanno (è di oggi la notizia che a Monfalcone i vigili urbani saranno dotati di bombolette spray urticanti perché se la Sicurezza è il tema, Sicurezza noi scriviamo che poi la plebaglia ci deve dare il voto).
La Sinistra italiana corrente è lì che supplica uno strapuntino sulle tivvù del Silvio (RAI compresa, quindi) per raccontare alla famosa gente (che poi sarebbe quella roba inventata dal Silvio un trentennio fa) un cazzo di niente, perché cazzo si può dire in tivvù? Minchiate.
Anche cambiando mattonella, caro Montale, ne usciremo (se ne usciremo) solo con un bel botto, secondo me.
Poi la plebaglia la ritroveremo a Piazzale Loreto. As usual.
E' questione di ruoli. Se capiranno che devono fare la lepre e non il cane...
Magari. Secondo me, manco sanno cosa sono, le lepri e i cani.
e pensare che è diventato famoso soprattutto per le gaffes..............
non aveva particolari doti artistiche, i meriti li ha avuti solo perchè secondo alcuni "avrebbe unito l'italia", certo davanti alla televisione per poter far guadagnare meglio la pubblicità.
a questo punto dovevano fare i funerali di stato anche per corrado mantoni, molto più umano ed affabile come persone (per lo meno in schermo).
ciao
akiro
@ Fabio
Che il "Popolo" sia vero e giusto e che tutto quello che viene dal "popolo" sia ipso facto "vero e giusto" è una puttanata che ha scritto Marx per primo, e ci sono voluti alcuni decenni di lavaggio del cervello di massa via tv (qualcuno di meno per gente come PPP) perché i cervelloni della sinistra si convincessero che era, per l'appunto, una puttanata.
Ora la sinistra ha avuto per un secolo circa come ideale la "liberazione del popolo oppresso", adesso che in questo paese il "popolo oppresso" praticamente non c'è più (a parte qualche "libertario" che non si accontenta di quello che ha o che potrebbe avere), campando di rendita sulle fonti energetiche fossili e sull'oppressione di altri popoli (se "Made in China" vi dice qualcosa), io penso che la sinistra, in Italia, non possa aver più nulla da dire.
Può andar predicando la coerenza etica, la decrescita, la solidarietà, ma ormai non ha più un "target". La società è troppo incarognita dopo decenni in cui lo sport nazionale è stato provare a metterselo nel c**o vicendevolmente... (e dopo che il "maschio alfa" di questa combriccola di allegri inchiappettatori è stato incoronato imperatore dell'immaginario popolare).
Io, personalmente, come (pseudo)intellettuale, come sinistra, come cristiano(ateo), accetto l'idea di aver perso questa battaglia, questo paese.
Ma almeno il gusto di poter dire che trovo stomachevole questa retorica nazionalpopolare che ha voluto i funerali di stato di un presentatore televisivo, finché non è ancora reato (e manca poco) me lo voglio togliere.
EVVIVA! Grazie Mammifero, ci sono voluti due anni ma finalmente questo blog smette di essere tic-riferito e cominciano gli scambi trasversali.
Entrando nei contenuti, non mi sembra di aver mai detto quello che penso sui funerali di stato di Mike Bongiorno. Che trovo una grande cazzata. Non penso neanche di aver mai detto che il "Popolo" sia vero e giusto e che tutto quello che viene dal "popolo" sia ipso facto "vero e giusto".
Pero' non penso che il popolo italiano sia piu' coglione degli altri popoli. Solo che noi perdiamo un sacco di tempo a torcere il naso per le attivita' ludiche del popolo. Dalle altre parti non succede. Un esempio: qui da noi insultiamo chi si mette davanti alle telecamere a fare "ciao"; in America perdono ore e ore (il metro di misura me lo fornisce zimisce) a fare un cartello con scritto "HI MOM". E se hai un cappello buffo ti inquadrano. La politica non se ne accorge e basta. Gli intellettuali neanche. Pero' in America non hanno la pretesa di avere il 90% dei votanti alle elezioni. Neanche io.
Siccome il popolo sa essere piangente davanti alla bara di Mike ma sa anche legarsele al dito, dico che se smettessimo di analizzare ogni scoreggia del popolo e concedessimo una maggior indulgenza sulle cose innocue bacchettando le derive (concediamo di piangere Mike, evitiamo di far le code fuori dal tribunale di Cogne), forse il popolo sarebbe meno incattivito con la sinistra.
La sinistra deve essere una guida. Ecco, io invece che vedere la Sinistra come la stella polare (di giorno non si vede e con le nuvole neanche di notte) preferirei vederla come una guida turistica: per le strade con l’ombrellino fucsia. Sarebbe piu’ seguita.
Ma lei è davvero convinto che LA POLITICA, a sinistra, abbia insultato "il popolo", in questi anni?
Io no.
Oddio, magari ha detto qualche cazzata tipo che pagare le tasse è bellissimo (in un paese dove molti non le pagano invidiati da quasi tutti quelli che non possono evaderle), oppure quella sui bamboccioni - anche se a ben vedere 'ste qua sono entrambe di Padoa Schioppa, che con la sinistra c'entra fino a lì.
Ma quando ha fatto la spocchiosa col povero popolo, la sinistra?
In quali occasioni?
Fare la spocchiosa è parlare complicato? Basta questo?
Allora magari sì: ha fatto la spocchiosa.
Ma uno come Bersani, per dire, utilizza persino il Vasco Rossi, che più nazionalpopolare di lui c'è solo Pippo!
E il Bertinotti dell'Operazione Luxuria? Che dire? E' stato popolarissimo presso il popolo, no?
Se poi qualche intellettuale (su qualche libercolo che leggiamo in dieci o su qualche rivista che invece arriva a ben venti aristocratici) scrive qualcosa che magari suona spocchioso, che problema c'è?
Son cose che non arrivano a nessuno, via... In Italia si guarda la tivvù, mica si legge.
E anche i mitizzati blog: ce la suoniamo e cantiamo in pochini, in fondo.
La Sinistra e questo Paese non sono MAI andati troppo d'accordo. Mai.
La prima volta che si è arrivati nella famosa stanza dei bottoni è perché la Lega ce l'ha regalato, correndo da sola.
La seconda volta si è arrivati a pareggiare pensando di aver combinato chissà che.
La storia della Sinistra che non è amata dal popolo perché troppo distante dal popolo, insomma, mi sembra un po' tautologica, un po' l'acqua calda, un po' una palla.
Che siamo spocchiosi è solo una scusa.
Chiamano spocchia (diciamocelo) il fatto che qualcuno, ogni tanto, ricordi il concetto di bene comune - o magari solo quello di società - contro la splendida cultura - da sempre egemone, dalle nostre parti - dei cazzi propri prima di tutto; o magari la solidarietà (che, con disprezzo, a destra chiamano ormai 'buonismo').
Non ci amano proprio, dai: né come stelle polari, né come guide turistiche.
Io li ricambio cordialmente.
Non si vincerà?
Pazienza. Io speranze non ne ho più. Se lei ce l'ha, gliele invidio. Sto dove sto giusto perché di mattina presto, davanti allo specchio del bagno, non vorrei mai avvertire l'impulso di sputarmi in faccia.
Secondo Mammifero, in ogni caso, si è già perso definitivamente: non è detto che non abbia ragione lui.
Drammatizzazione eccessiva.
Due cose (tenendo sempre presente che discutevamo nei limiti del triangolo Bongiorno-Fiorello-Villaggio):
- sputarsi in faccia davanti allo specchio non apparterra' a nessuno di quelli che conosco qui. Troppo brava gente. Concedersi di sbagliare pur di far qualcosa non e' peccato. Io mi sputerei in faccia, ma per mie personali miserie umane, non per aver creduto in qualcosa ed averci provato. Quelli che fanno gli emissari del governo e vengono da me per speculare sulla testa dei terremotati dovrebbero sputarsi in faccia (siccome non ho i soldi per gestire una causa in tribunale questa gliela spiego di persona). Ho rinunciato ad un affare di circa 40 milioni di euro per etica, mettendogli una paura bestia. Penso che anche questo sia fare politica di sinistra, anche per un infimo funzionario di banca.
Poi per lavoro dimentico di fare un regalo a mia moglie per l'anniversario di matrimonio. Indovini per cosa mi sputerei in faccia.
- ultimo argomento: che l'Italia sia di destra lo sappiamo (lo si dice anche di Trieste), ma oggi possiamo ancora chiedere a chi governa di considerare anche l'altra meta' dell'elettorato. Permettere che dal 51% passino a proporzioni bulgare e' suicidio. Dopo si che si concederanno tutto. Non si fa politica solo quando si sa di vincere. Lo si fa anche per non permettere il dilagare dello schifo che sta dall'altra parte.
La chicca di questa sera:
"Con un verdetto negativo le funzioni non potrebbero essere esercitate con l'impegno dovuto. E senza stop ai processi si potrebbe creare una opinione contraria che minerebbe la serenità del premier"
Dovremmo non avere il tempo di occuparci dei funerali di Mike Bongiorno.
Scrivo solo per scusarmi di non avere il tempo fisico per contribuire con una risposta articolata... Riassumendo penso che la vita in questi ultimi quarant'anni sia stata troppo facile per tutti, e questo ha fatto saltare i meccanismi di autoregolazione della società. Intere generazioni sono cresciute come ragazzini viziati e maleducati, che pensano di poter fare quello che gli pare e vivono nel paese dei balocchi. La sinistra, da queste persone, non sarà mai in grado di farsi ascoltare, almeno finché non andranno a sbattere il muso contro la cruda realtà.
Scusate, quoto in pieno Padoa Schioppa, con una precisazione: "Pagare le tasse è bellissimo". preferirei vivere in un paese dove (tutti) pagano tasse molto alte (tipo paesi del nord europa) e ci sono servizi ottimi e per tutti che vivere in un paese (tipo africano) dove chi è potente fà quello che vuole e non paga le tasse, ma chi è povero muore di fame...
L'Italia purtroppo (con ampie eccezione) guarda in basso (geograficamente).
Come dicevano i tedeschi per sputtanare gli austriaci? Gli austriaci sono un incrocio tra gli uomini e gli italiani!
@Mammifero
E di che ti scusi? Qui il tempo libero e' quello che e'. Scrivo dagli alberghi, tanto per non pensare solo al lavoro. Ormai in questo salotto penso siamo rimasti in pochi, il post e' ormai in terza posizione. Eppure sento di dover ancora dissentire. Io ho 42 anni, tu non so. La mia generazione se pensa agli ultimi quarant'anni si ricorda generalmente gli anni '80 dei lustrini di Drive In, della Milano da bere, degli yuppies; poi il grunge, il boom economico degli anni '90, il PIL americano per otto anni in doppia cifra, il boom delle borse di fine anni '90, poi il consumismo del mercato di sostituzione, il telefonino che sostituisce il vecchio telefonino.
Ma gli ultimi quarant'anni sono stati anche il '68, le molotov, le crisi industriali, gli operai di Fiat e Alfa Romeo a bloccare le autostrade, l'austerity, la cassa integrazione, il terrorismo, i terremoti... non proprio una vita facile. Niente di poetico, chiaro, solo un altro punto di vista. La futilita' come evasione.
Secondo me, e ripeto, secondo me, piu' la fascia sociale e' bassa e meno possibilita' ha di crearsi alternative e non puo' essere biasimata per questo. Le alternative vanno create dall'alto. Esiste la politica ed esistono gli intellettuali per fornire idee alla politica.
Se casalinghe e pensionati decidono di esternare una forma di affetto (per me, per te, per noi, incomprensibile) per Mike Bongiorno, io guardo, sorrido, e continuo a lavorare. In cerca del prossimo hotel.
@PK
Condivido. Vorrei pagare un miliardo di euro di tasse (aliquota 60%)
@ Fabio
Mi scuso perché ridurre un pensiero complesso a poche righe produce solo generalizzazioni. In effetti avrei fatto meglio a non aggiungere niente, perché quello che è uscito fuori non mi soddisfa.
Hai scritto: "La futilita' come evasione. Secondo me, e ripeto, secondo me, piu' la fascia sociale e' bassa e meno possibilita' ha di crearsi alternative e non puo' essere biasimata per questo. Le alternative vanno create dall'alto. Esiste la politica ed esistono gli intellettuali per fornire idee alla politica."
Le alternative vanno ovviamente create dall'alto, ma vanno anche (forse prima) "desiderate" dal basso. La nostra specie si è evoluta nella direzione di una maggior intelligenza, e l'intelligenza è stata per secoli rispettata perché portava vantaggi alla collettività. Questo meccanismo, in Italia, è andato in crisi giust'appunto negli anni '80. Da un lato il "popolo" è diventato diffidente nei confronti di chi ne sapeva di più perché usava questo sapere per fregarlo, dall'altro i meccanismi di mercato hanno premiato attitudini diverse da quelle puramente intellettuali, facendo arricchire individui non esattamente eccelsi. Bongiorno, in questo sistema, ha liberamente sguazzato, ne è divenuto una sorta di simbolo, pur non essendone il capofila.
Aggiungi: "Se casalinghe e pensionati decidono di esternare una forma di affetto (per me, per te, per noi, incomprensibile) per Mike Bongiorno, io guardo, sorrido, e continuo a lavorare." Io guardo e non sorrido, perché temo per il mio futuro, e per quello dei miei cari. Un mondo in cui tutte le norme di buonsenso sono temporaneamente saltate (temporaneamente significa dall'inizio della "baldoria mercantilista" propulsa dal petrolio a basso costo) non reggerà l'impatto di una futura, prevedibilissima, crisi. Ci comporteremo da idioti, e faremo disastri.
Diciamo che proviamo la stessa repulsione per certe manifestazioni ma reagiamo sulla base della nostra percezione del pericolo che io vedo inferiore. Non sono d'accordo sul fatto che le cose vadano desiderate prima che qualcuno te le proponga. Fosse cosi' nessun bambino leggerebbe un libro. Invece c'e' qualcuno che lo fa perche' ha i genitori che leggono e hanno la fortuna di avere insegnanti che riescono ad incuriosirli. Ho fatto mille cose solo perche' qualcun altro mi ha creato la curiosita' di farle. Il marketing e' conseguenza degli studi di psicologia. Quando mia figlia piange perche' vorrebbe tirar manate sul mio laptop potrei picchiarla e dirle che e' cattiva. Invece comincio a parlare e giocare col suo elefante e come per incanto il computer non interessa piu' e mi ruba l'elefante. Non sono io ad aver detto che il popolo e' come un bambino. I bambini non si picchiano, si stimolano, sforzandosi di comprendere le loro dinamiche del pensiero e del linguaggio.
Nel 2002 dopo due anni di crisi economica il ceo di Sony ha detto in assemblea: "E' ora di ricominciare a dire ai nostri clienti di cosa hanno bisogno".
Agghiacciante nel suo cinismo.
Scherzi? Io ho un nipotino che a due anni "giocava" a leggere i libri, magari li teneva sottosopra, ma su di lui esercitavano (ed esercitano ancora) un fascino irresistibile.
E quanto a "desiderare" i bambini hanno tutto da insegnarci, altroché! I bambini hanno un senso innato di soggezione nei confronti dell'autorità, sono consapevoli di essere qualcosa "in divenire", aspirano a divenire il massimo.
Ma un adulto (e per adulto includo anche quei quindicenni che abbandonano la scuola) è spesso già consapevole che il suo "divenire" si è bloccato, non prova più spinte a migliorare se stesso e la propria società e si limita ad assecondare le pulsioni del momento. Un adulto simile, e sono la maggior parte, non sarà più in grado nemmeno di desiderarlo un mondo migliore, non sarà nemmeno in grado di concepirlo, di mantenerci l'attenzione. Si preoccuperà dell'automobile nuova, di riarredare casa, di farsi la piscina in giardino, di cosa fa la sua squadra di calcio, di cosa guardare in televisione.
Il guaio è che una volta usciti dal problema di "soddisfare i bisogni" ci hanno riempito la zucca di "bisogni indotti", e noi glielo abbiamo lasciato fare. In tempi di "bisogni primari" la gente si preoccupa se il giorno dopo mangerà, se l'anno dopo mangerà, "desidera" migliorare la propria condizione. In tempi di "bisogni indotti" un maschio adulto si ridurrà a giocare con la playstation pur di far passare del tempo che non sa come impiegare.
Tua figlia, secondo me, vuole la tua attenzione, ma tu sei bravo a dirottarla su qualcos'altro. Una tipica strategia di marketing. ;-)
Il CEO Sony fa solo il suo mestiere. Di Steve Jobs (Apple), per fare un esempio, si è sempre detto che sapeva cosa volevano i suoi clienti prima e meglio di loro.
Il fatto è un altro: puoi anche passare decenni a rimbambire popoli interi per fare più soldi, ma quando quei popoli rimbambiti si troveranno di fronte alle conseguenze di decenni di "sonno della ragione" non è detto che saranno in grado di uscirne in maniera indolore, molto più spesso avviene il contrario.
Le ubriacature ideologiche del passato le conosciamo abbastanza bene. Hanno i nomi delle grandi ideologie: comunismo, fascismo, nazismo. Le ubriacature del presente ci sono troppo vicine, non siamo in grado, come collettività, di metterle a fuoco.
Per questo avremmo bisogno di intellettuali, di aver fiducia in una classe intellettuale, di "desiderare" uno stile di vita diverso e migliore. Purtroppo non stiamo abbastanza male da voler agire per tempo. Poi la Storia ti crolla in testa e se sopravvivi ti domandi il perché.
Tic ha scritto che "potrei avere ragione"... spero proprio di no. Sono troppo pessimista per desiderare di aver ragione.
P.s.: ho 45 anni.
Che dire... sono d'accordo con te in massima parte; stiamo definendo sempre piu' due visioni che sono sicuramente contigue se non addirittura complementari: anche mia figlia gioca da tempo coi libri a 22 mesi ma e' anche questione d'ambiente. Se io e mia moglie passassimo il tempo a urlare, picchiare e tirarci insulti e bottigliate non so se succederebbe.
Le nostre idee si differenziano per sfumature ma sono figlie della stessa natura e secondo me apparentemente distanti per colpa delle sintesi.
Sulle ubriacature ideologiche e' sorprendente il fatto che oggi ho pensato proprio alla frase "Ai tempi del fascismo non sapevo di vivere ai tempi del fascismo" e sommando alcuni fatti (liberta' di stampa, proprieta' editoriali, ronde, assalti ai gay, ecc, respingimenti di immigrati, Feltri, ecc...) alla frase di Di Pietro su Berlusconi/Saddam ho avuto una suggestione e mi sono chiesto se mi devo aspettare un delitto Matteotti di qui a breve.
Ti ringrazio perche' ho fatto rifornimento di stimoli, utili a continuare a smussare gli angoli dei miei pensieri.
E' venerdi, domani non lavoro. Io stappo una birra alla tua salute. Viva!
beato Lei, io il fine settimana faccio il portiere di notte.
...
Ma chi se ne frega? :)
Mi stappo clandestinamente una birra dal bar al vostro apprezzatissimo scambio epistolare telematico. Buonanotte!
Ok, un brindisi a tutti noi, che ancora ci diamo pena di provare a comprendere il mondo che ci circonda... Alla salute!
Portiere di notte eh? Ruggeri non conosceva bene la fauna che frequenta gli alberghi. Sono uno di quelli. Salute!
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