E' il mestiere di Massimo Bucchi.
Secondo una delle sue ultime vignette (ma le chiamo così solo per comodità. Ovvero per pigrizia) l'importante è dire alla gente semplice cose semplici. Così resta semplice.
Un po' un aforisma, un po' una fucilata.
Avviso ai naviganti: blog vagamente di sinistra. Quindi molto (ma veramente molto, ostia!) distante dal popolo. Snobismo a pacchi, dunque: avrete inteso...
6 commenti:
E'la regola del messaggio televisivo. Anzi, in quel caso sostituirei talvolta "semplici" con "cretine".
Finchè si crescerà a pane e tv ci saranno sempre dei berlusconi (e non solo) a governare questo paese.
è probabilmente il miglior autore satirico in circolazione
Mi ricorda Ascanio Celestini nel monologo "Il popolo è un bambino"...
un po' caro prof. TIC e non un pò!!! MIRKO BERGAMASCO
E io che non riesco a dire cose semplici neanche ai bambini...
(forse è anche per questo che in genere mi adorano) :-)
Riprendendo quello che ha detto Giulia, ci riflettevo oggi pensando a un mio vecchio libro di studio, scritto da tale Meyrowitz (Il senso del Luogo, lo consiglio perchè è veramente interessante). L'ipotesi è che la tv abbia eliminato il confine tra pubblico e privato (o, come lo chiama lui, tra "palcoscenico" e "retroscena"). Per tale motivo non possono esistere più eroi a 360 gradi e il comportamento "privato" è divenuto pubblico (come ad esempio fare cucù ai propri ospiti). Potere della Tv.
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