sabato 22 novembre 2008

L'agrimensore della catastrofe


E' il mestiere di Massimo Bucchi.
Secondo una delle sue ultime vignette (ma le chiamo così solo per comodità. Ovvero per pigrizia) l'importante è dire alla gente semplice cose semplici. Così resta semplice.
Un po' un aforisma, un po' una fucilata.

6 commenti:

Giulia ha detto...

E'la regola del messaggio televisivo. Anzi, in quel caso sostituirei talvolta "semplici" con "cretine".
Finchè si crescerà a pane e tv ci saranno sempre dei berlusconi (e non solo) a governare questo paese.

Anonimo ha detto...

è probabilmente il miglior autore satirico in circolazione

Adespoto ha detto...

Mi ricorda Ascanio Celestini nel monologo "Il popolo è un bambino"...

Anonimo ha detto...

un po' caro prof. TIC e non un pò!!! MIRKO BERGAMASCO

Anonimo ha detto...

E io che non riesco a dire cose semplici neanche ai bambini...
(forse è anche per questo che in genere mi adorano) :-)

yodosky ha detto...

Riprendendo quello che ha detto Giulia, ci riflettevo oggi pensando a un mio vecchio libro di studio, scritto da tale Meyrowitz (Il senso del Luogo, lo consiglio perchè è veramente interessante). L'ipotesi è che la tv abbia eliminato il confine tra pubblico e privato (o, come lo chiama lui, tra "palcoscenico" e "retroscena"). Per tale motivo non possono esistere più eroi a 360 gradi e il comportamento "privato" è divenuto pubblico (come ad esempio fare cucù ai propri ospiti). Potere della Tv.