lunedì 14 aprile 2008

L'importante è partecipare

Una prece.

5 commenti:

Fabio Montale ha detto...

Secondo quest'uomo il PD ha consegnato il Paese a Berlusconi perche' ha voluto escludere la Sinistra antagonista.
La Sinistra Arcobaleno (quattro partiti) ha ottenuto a Pistoia un terzo dei voti che aveva preso Rifondazione Comunista due anni fa.
Il suo elettorato voleva un passo in avanti. Lui ha tirato il freno a mano.
Aggiornare il calendario e sparire. Grazie.

Anonimo ha detto...

per Montale: 4 partiti un K....e la CGIL dove la metti! vedi appello al voto per SIN/ARC sul MANIFESTO dell'altra settimana.Come ha detto qualcuno stamattina: "da GENTE che vive fuori del MONDO cge vuoi pretendere"....a CASA. Ha fatto bene don W a smarcarsi della feccia pesudoinborghesita, aprogettuale e rognosa. ottimo 38%. ora si vedrà

A tal proposito - NON AUTONOMIA del SINDACATO rispetto ai PARTITI - estrapolo un interessante commento:

Nei giorni passati ho trovato imbarazzante leggere, nel rispettabilissimo e più o meno condivisibile, appello - sul MANIFESTO - di sindacalisti CGIL per la Sinistra l’Arcobaleno, nomi e cognomi di alcune persone evidentemente più attratte dal farsi una grande pubblicità personale che dall’interesse di pensare ed agire a tutela dei lavoratori italiani, che dovrebbero in qualche modo, e luogo, ogni tanto rappresentare. Ovviamente non generalizzo, guai se lo facessi, ma quella sparuta minoranza che ho letto lì, illuminata dal proprio egocentrismo, avrebbe almeno fatto bene, e preferito, almeno questa volta, non apparire, come spesso accade loro! Non generalizzo quindi, perché so che la stragrande maggioranza dei sottoscrittori dell’appello, e ne conosco tantissimi, ne è convinto e quotidianamente si impegna per quei principi sacrosanti ribaditi nel manifesto per una Sinistra Arcobaleno impegnata a riformare l’Italia. Condivido, infatti, il contenuto dell’appello orientato alla rivendicazione dell’aumento dei salari e delle pensioni, della sicurezza sul lavoro della lotta contro il precariato e per la stabilizzazione dei contratti di lavoro. Ritengo però improprio che questo appello provenga da alcuni personaggi che usano il proprio ruolo vendendo solo la propria immagine alla pubblica opinione per confondersi nel “mare magnum” di una sigla sindacale, che ha una storia di rivendicazioni d'altissimo livello. Sull'autonomia sindacale, rispetto ai partiti, di questi personaggi ci sarebbe di che altro scrivere. Paladini dei deboli, sul giornale, e poi nella realtà quotidiana “a calare le brache” al datore di lavoro dimenticando il proprio ruolo al punto anche di avversare tenacemente, e scandalosamente con "inciuci di palazzo", processi di stabilizzazione del precariato debilitando i già debilitati lavoratori a tempo determinato od interinali. In molti ricordano, e sanno, dei loro “dolci” consigli al padrone sul come non fare niente per risolvere il precariato, quasi fosse una questione personale. Ebbene ritengo che prima di firmare un tal manifesto, che è un impegno per il Paese, sia necessario riflettere sul perché certi personaggi sindacali, una minoranza per fortuna, continuino nell’opera di mistificazione dei valori sacrocanti della classe operaia con infelici pubblicità autoreferenziali. Non prendiamoci e non prendiamo il giro nessuno: i lavoratori italiani non hanno bisogno di questo! E S'E' VISTO....

Anonimo ha detto...

HA RAGIONE. A CASA i NEOBORGHESI CAMUFFATI!!!!!

Fabio Montale ha detto...

La Sinistra, l'arcobaleno:
Giordano: ormai l'aggregazione a sinistra e' imprescindibile
Diliberto: bisogna ricominciare dai vecchi simboli, a cominciare da quello che ho alle mie spalle (falce e martello, nm)
Salvi: bisogna costruire una sinistra socialista con cultura di governo
Pecoraro Scagno: bisogna ripartire dall'arcobaleno

Come diceva Gigi Troia: i xe come i rolinstòns, no i se rasegna mai

Anonimo ha detto...

pecoraro scaGNo l'hanno candidato in PUGLIA- perdente - perchè nella sua spazzatura campana non l'avrebbe votato neanche un ratto!!SONO FUORI DEL MONDO!!!! CAMBIARE PUSHER!!!! A LAVORARRRRRRRRRE.