domenica 26 settembre 2010

Papale papale


Inesorabile - come l'ennesimo giallista svedese che sta per essere tradotto e pubblicato in Italia a beneficio dei numerosissimi amanti italiani dei giallisti svedesi - mi prende l'impulso di scrivere qualcosa sul deragliamento della politica italiana dai binari del senso morale e della decenza.
Ma mi passa subito.
Ormai va così sempre più spesso. Mi metto lì, con l'indignazione che trabocca e...
Zero. Penso subito ad altro.
Per esempio al deragliamento della società italiana dai binari del senso morale e della decenza.
Per dirvi, ieri ho applaudito platealmente una stronza che, con la sua cazzo di monovolume lanciata ad almeno settanta orari in centro città, non si è fermata alle strisce pedonali mentre io mi accingevo ad attraversare la strada spingendo il passeggino di mia figlia.
“Brava! Bra-va!!!”.
Valeva la pena di applaudirla, quella cagna. Perché in Italia, oggi come oggi, ha vinto lei. E le è bastato correre a settanta orari.
Dopo di che, magari domani, un papa straniero verrà a salvarci e allora vinceremo noi.
Ma solo se non abbandoneremo lo spirito del maggioritario, eh....
Altrimenti, nisba!

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh sì, l'Italia è questa. Sei mesi di lavoro a Udine, in Piazza Primo Maggio. Bilancio: un morto e un'anziana sfracellata sulle strisce pedonali. Autori: due guidatori di Suv lanciati dagli 80 ai 100 km orari in pieno centro. Questa, l'Italia. Chi ci governa non è altro che lo specchio in cui queste persone si guardano mentre accorciano ad altri le distanze tra questo e l'altro mondo. Ivan

Fabio Montale ha detto...

Poco tempo fa attraversavo la strada sulle strisce, ma avevo gia' adocchiato un fesso che stava arrivando in auto e, col settimo senso che mi ritrovo in fatto di comportamenti stradali, ne stavo gia' anticipando le mosse. Quando l'ho visto sorpassare la macchina che si era fermata per lasciarmi passare ho scandito a tutta gola un enorme TESTA DI CAZZOOOO!
Sara, 2 anni e qualcosa, mi ha guardato perplessa dicendo: "papuccio, non arrabbiarti".
"Non sono arrabbiato amore mio"... e' che papuccio ha deciso che adesso bisogna girare armati, come in Mad Max. Armati di quella carica di determinazione che serve a fronteggiare e coprire di merda chiunque si permetta di tentare di rendere la mia vita piu' spiacevole. Da chi non rispetta i pedoni sulle strisce, a chi non li rispetta facendo cagare il cane sul marciapiede ma "...lei e' spregevole, non rispetta gli animali. Dovrebbe imparare dagli animali il rispetto!"
No mercy!

Comunque, ho cercato un libro oggi, ho trovato un libretto (non come direbbe Lei "un libello", snob del cazzo) "La sinistra all'era del karaoke", del trio Bo-Bo-Va (Bobbio, Bosetti, Vattimo), Reset. E' del '95 penso, non ho avuto il coraggio di leggerci dentro l'oggi.

Alessandra ha detto...

La foto è stupenda, professor Tic.

In piena crisi creativa, eh? almeno tu hai questo blog; io il mio ce l'ho lì, vuoto, senza nemmeno un mezzo post arronzato e buttato lì a caso. A me la crisi è venuta molto tempo prima. E ti capisco, professore.
Le strisce pedonali? Io sono una temeraria, le attraverso senza quasi guardare gli stronzi che sfrecciano a 70 all'ora in pieno centro ed ogni volta mi dico che prima o poi una di queste merde mi beccherà. Sono pazza, lo so, ma giuro che non ho l'istinto suicida. Di urli alla Tarzan verso le teste di .... ne ho lanciati a centinaia, ma dalle mie parti è possibile anche che lo stronzo di turno si fermi, scenda dall'auto e ti gonfi di botte perché hai preteso di attraversare sulle striscie.

barone von furz ha detto...

non toccarmi i giallisti svedesi che ho appena conosciuto kurt wallander...

Anonimo ha detto...

In Germania mi prendevano per scema perche' mi veniva automatico ringraziare l'automobilista che si fermava per farmi passare sulle striscie..

Firmato
una sorella che adesso deve guardare dal lato opposto della strada

yodosky ha detto...

Secondo il problema dell'Italia è che c'è un deficiente che gira per MOnfalcone scardinando tutti i pulsanti per chiamare il passaggio pedonale. E l'affermazione è meno ironia di quel che sembra.

E a quel deficiente vorrei dir che il suo cervello è ancora più minuscolo del suo organo riproduttivo.

Anonimo ha detto...

Beh ce ne accorgiamo solo adesso?
E' una vita che cerco di combattere tali deficienti.
Ogni tanto (ogni spesso) mi piacerebbe essere come il mio avatar, con qualche arma fenomenale per fare giustizia sommaria di qualche imbecille!

Per Fabio e per Tic: io ho un rimedio straordinario, l'ho usato poche volte perchè bisogna riuscire a parlare con la persona in questione, ma vi giuro che è molto molto efficiente per far sentire l'individuo/a una merdaccia.
E' semplice: si avvicina la persona e, a seconda dei casi, o con fare incazzoso o con stile british, gli si dice: "Lei è un MALEDUCATO". Vi assicuro che è molto più disarmante di qualsiasi improperio.

Fabio Montale ha detto...

"Lei e' un maleducato" funziona se non sono arrabbiato.
Se sono arrabbiato, come nel caso delle strisce pedonali quando sono con mia figlia, immagino piuttosto una forzata visione di un video in cui viene simulata virtualmente (tipo Matrix) la vita di suo figlio paraplegico per colpa del padre che lo ha stirato sulle strisce.
Temo che in quanto ad efficacia possa avere qualche effetto in piu'.