Allora, sembra che The road, il film di John Hillcoat tratto dal romanzo omonimo del grandissimo Cormac McCarthy, non verrà distribuito nel nostro paese.
Pare - cito da la Repubblica - che a bloccare il film non sia “la scarsa qualità, quanto la preoccupazione per una vicenda ritenuta troppo cupa e deprimente per suscitare l'interesse del pubblico”.
Pare - cito da la Repubblica - che a bloccare il film non sia “la scarsa qualità, quanto la preoccupazione per una vicenda ritenuta troppo cupa e deprimente per suscitare l'interesse del pubblico”.
Io sono affranto. Sto infatti lavorando da tempo a una sceneggiatura cinematografica sulla fine della sinistra italiana – per farvi capire il genere, una roba tra un Citto Maselli in acido e Roger Corman, titolo provvisorio Attack of the Demochristian Monsters – e se quella raccontata in The road (un mondo post apocalittico in cui la civiltà è stata distrutta da un cataclisma e in cui pochi esseri umani sopravvivono in condizioni di estremo abbrutimento) viene considerata dalle nostre parti “una vicenda troppo cupa e deprimente”, figuriamoci che mercato potranno mai avere le mie fatiche...
Ma porcaccia puttana!
Ma porcaccia puttana!
19 commenti:
Il declino di questo paese è già del suo “una vicenda troppo cupa e deprimente” per volerla vedere al cinema.
Però secondo me potrebbe interessare il mercato estero, anche se lo classificherebbero nel genere "porno-horror".
(p.s.: abbrut"t"imento...?)
Giusto!
No, no, diventano proprio dei bruti.
Anche se, nell'era dell'edonismo berlusconiano, anche diventare brutti puo' essere oggetto di film horror.
La storia ricorda "I sopravvissuti": sembra, ma devo verificare, che stia uscendo in dvd. Ve lo ricordate?
Per quanto riguarda la sceneggiatura di Tic, caro il mio Mammifero, istintivamente penso ai trailer di Avanzi: "Inadatto al mercato estero".
Invaderebbe il mercato estero per 20 km per essere poi ricacciato nelle patrie paludi e allegato in omaggio a Rinascita
Giusto per cogliere uno spunto polemico gratuito... Devo dire di essere rimasto senza fiato a leggere le parole tratte da Repubblica. Mi auguro che non sia vero che un film in concorso nei maggiori festival internazionali rischi di non essere nemmeno distribuito perchè in Italia ormai il cinema è percepito come una dependace di un parco divertimenti. E con questo non dico che sarà per forza un film stupendo, magari sarà una porcheria... Ma di porcherie mi pare che non si lesini, nelle sale nostrane...
P.S: Aspetto il lavoro del maestro Tic con ansia, ma gli consiglio di non lesinare in effetti speciali, e se possibile girarlo in treddì. Di sicuro effetto ad esempio la testa di Rutelli che fuoriesce dallo schermo per arrivare fino alla sedia dello spettatore e sorridere con il piglio da gatto del Cheshire. La gente ci chiede questo!
Tic: duole comunicarti che la sceneggiatura che stai scrivendo verrà attribuita al genere "comico-demenziale".
http://lucianoidefix.typepad.com
Potrebbero inserirci qualche spezzone di Mr Bean, motivando il tutto con i festeggiamenti per il ventennale del comico. Non ha importanza se spezza il filo conduttore della storia. I cinepanetoni ci hanno gia' abituato all'assenza di trama.
PS: se vogliono impedire a facce "cupe e deprimenti" di entrare nelle nostre vite, avrei una lista di personaggi che appaiono in tivu'..giusto qualche suggerimento..
Firmato
una sorella che si trova sola al lavoro perche' la neve ha bloccato le metro..sigh..
"un mondo post apocalittico in cui la civiltà è stata distrutta da un cataclisma e in cui pochi esseri umani sopravvivono in condizioni di estremo abbrutimento". Sembra la descrizione del Parlamento italiano...
Per noi nessuna soddisfazione, solo: "Pane e cicoria...".
Macchissenefrega, in fondo?
Che la mia chiglia scoppi/ ch vada in fondo al mare.
Ci sarebbe da indagare sul motivo per cui un libro, se non mette un milione di sfighe nella trama, non sarà mai un bestseller in Italia (la maledetta sorella sa di cosa parlo.. a proposito, c'è il nuovo bando per Voci di donna), mentre un film triste non ha pubblico.
Boh...
Comunque l'idea di Rutelli in 3D è agghiacciante.
Scarsita' di merchandising? Provi ad attrarre famiglie al centro commerciale con la faccia senza trucco, arrossata dal pianto, di Meryl Streep!
Il libro poi, questo attrezzo del demonio che solo gli intellettualoidi apprezzano...
Sara' mica vero? La satira ci ha marciato dagli anni sessanta (meglio un'Italia-Inghilterra da impiegati o una Corazzata Potemkin da dirigente?). Se fa ridere, non e' colto.
Checco Zalone non potra' piu' avere una vita socialmente utile, civicamente saggia. La sinistra arrabbiata, quella che non ha piu' voglia di ridere (con effetto retroattivo), non glie lo permettera' mai piu'. Perche' ha detto una cazzata e, mala tempora currunt, un pubblico televisivo ha riso!
Vae facetis!
"il dado delle sfighe" e' l'unico strumento che oramai ti permette di vincere un concorso..
Il problema, caro Montale, non è mica Zalone come comico: che ne so io, tra l'altro, se fa ridere o meno, Checco Zalone? Mai coverto...
E' che lui è appunto un comico. Chisseneimporta delle sue opinioni politiche?
Fossero almeno originali: "La sinistra è snob", capirai che forza polemica...
Mi sono rotto i coglioni delle frasi fatte e del luogocomunismo, io. Che provengano da 'sto citrullo o dall'intellettuale di grido, cambia niente.
Basta!
Tic, secondo me l'intelligenza è snob, del suo (non costringermi a citare la tua presentazione di questo blog...).
Volere un mondo migliore significa non accontentarsi, punto.
A Zalone vorrei chiedere se pensa che "la destra", a differenza della "sinistra" nelle spiagge popolari ci vada. Io credo proprio di no...
E comunque, visto che lo "snobbi" pretendendo di non conoscerlo, ti segnalo questo video dove dimostra di sapersi collocare a metà strada tra intelligenza e cattivo gusto e di poter accontentare/scontentare sia il pubblico colto che quello "grossolano" reinventando le canzonette a doppio senso.
P.s.: quando, fra venti o trent'anni, dovremo spiegare e raccontare questo periodo storico ci serviranno Zalone che i "cinepanettoni" molto più di Ozpetek...
Pensa ai lati positivi: te lo procuri gratis o quasi, te lo guardi e riguardi gratis a casa, come e quando ti pare. Niente doppiaggio idiota, niente biglietto da pagare, niente signora rincoglionita nella poltrona accanto che fa i commenti ad alta voce per tutto il film. Ottima, ottima notizia.
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