mercoledì 27 agosto 2008

Sono anch'io un creativo!



Di John De Mol, l'Anticristo, mi è già capitato di scrivere, in talkischeap. Era il 21 dicembre dello scorso anno.
Bene, dovete sapere che attraverso il sito TalpaCreative.com, l'inventore de Il Grande Fratello ha lanciato un contest dedicato a tutti i creativi convinti di avere un'idea geniale per un nuovo format: le migliori proposte saranno poi sviluppate da De Mol in persona e dal suo team (sticazzi!), potranno essere prodotte e distribuite, pensa un po', a livello internazionale e frutteranno ai vincitori del concorso un premio di cinquantamila dollari (aristicazzi!).
“Una grande idea”, sostiene De Mol, “può venire a chiunque: un portiere d'albergo o una cameriera possono avere una buona intuizione. TalpaCreative.com offre alle persone una linea diretta col mio team di sviluppo, che potrebbe trasformare il loro sogno nel nostro prossimo reality di successo”.
E a questo punto entro in ballo io perché, come una volta ebbe a dire, tra gli altri, il signore qui sotto, “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”.

Proporrò quindi a TalpaCreative.com un paio di idee secondo me forti assai (oddio: molto italiane, se proprio vogliamo dirla tutta come sta e giace. E quindi non so quanto esportabili. Ma forse, lavorandoci un po' sopra, il team di sviluppo di De Mol riuscirà a dare alle mie intuizioni quel respiro internazionale che esse, a mio parere, meriterebbero ampiamente).
Quali sono queste idee? E' presto detto!
La prima: il bunker! Mettiamo una divisa e un elmetto in capo a venti persone, dieci donne e dieci uomini, le armiamo con pistole, fucili automatici e una (una sola) mitragliatrice, e le chiudiamo per un paio di mesi in un bunker situato sulla linea di costa a Lampedusa o a Pantelleria. Nel manufatto tutti i comfort possibili, ovviamente, e viveri e beveraggi in abbondanza: si fa la guerra per sport, è appena il caso di far notare. Eppoi è provato che un assediato rende meglio, se ha la panza piena: s'incazza di più. E infine, chi è dentro, è dentro; chi è fuori, è fuori e sono solo cazzi suoi.
Con periodicità da definire, dei brutti ceffi, pescati in qualche merdosissimo centro di accoglienza per immigrati, verranno mandati all'assalto del bunker. Compito dei concorrenti sarà di reagire con determinazione alla presenza degli invasori (saran chiamati in questo modo, infatti: intrusi mi pare poco): dovranno cercare di fermarli sul bagnasciuga, insomma, proprio come diceva quello. Vincerà chi avrà più pelo sullo stomaco e quindi colui, o colei, che riuscirà a stenderne di più. Se l'invasore risulterà essere di religione islamica, la sua eliminazione varrà doppio.
Non vi sarà sfuggita la potente metafora nazionale che sta dietro all'idea del bunker: vedremo se per John De Mol essa costituirà un difetto insuperabile o meno.

Seconda idea: forma la tua squadraccia e marcia di nuovo su Roma! Suona bene, no? A dieci donne e dieci uomini si daranno dieci giorni di tempo per formare delle squadre miste di venti persone al massimo che per tre mesi avranno licenza di bastonare zingari (rom o sinti è uguale) in giro per il Paese. Naturalmente verranno seguiti passo passo, nelle loro belle imprese, dalle telecamere. Poi, garona finale! Tutti a Roma, appuntamento in Piazza Venezia. Vincerà la squadraccia che giungerà per prima alla meta fatale, ovviamente. Ma solo se avrà incendiato campi nomadi in almeno quattro regioni.
Anche questa mia idea è forse un po' troppo italiana (d'altra parte, chi di gallina nasce, convien che razzoli), ma De Mol è un genio del nostro tempo (almeno, così dicono...) e saprà ben sviluppare e adattare, non ne dubito.
Cinquantamila dollari, vero?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Anch'io intendo avanzare una mia proposta. Sull'onda del recupero delle tradizioni popolari, tipico di un centro destra leghista, vorrei avanzare al sig. De Mol l'idea di recuperare gli antichi e bizzarri riti di cui l'Europa, una volta, dava sfoggio sublime.
Ecco quindi che in Italia si potrebbe riprendere l'Inquisizione, in Francia il Terrore, in Germania i Pogrom, in Russia i gulag. In Spagna ci sarebbe un conflitto di interessi con l'Italia, facilmente risolvibile, a mio modesto giudizio, con un semplice cambio di denominazone: lo show potrebbe ad esempio essere intitolato "Habla con Torquemada".Il tutto, come ai tempi, avrebbe senza dubbio alcuno il giusto sèguito di pubblico, essendo queste usanze da sempre tutt'altro che invise al popolo. Distinti saluti,
Yodosky

tic. ha detto...

Bella l'idea di "Habla con Torquemada".
Sul Terrore, ehm...
Io credo che, adesso come adesso, un po' di sano Terrore agli italiani gioverebbe assai.

Anonimo ha detto...

Siccome qui si caga o' cazzo, cambio la proposta relativa alla Germania: non i pogrom (assegnati alla Russia) ma una bella Kristallnacht! Una weisse Kristallanacht (la famosa Notte Bianca)!!

tic. ha detto...

A beneficio dei lettori che potrebbero non capire: ero io che cagavo il cazzo.
I pogrom son roba da russi, mica da crucchi.
Ed è migliore la Notte (bianca) dei cristalli.

Anonimo ha detto...

Tanto per dimostrare che a... beh sì, a far quella cosa lì, ci dilettiamo in tanti, mi permetto una integrazione: Reichskristallnacht.
Anche se, ovviamente, una dicitura politically correct sarebbe Reichspogromnacht o ancor meglio Novemberpogrome...
Sorry for my hair-splitting-mania...

tic. ha detto...

You're welcome.