venerdì 27 marzo 2009

Flatus vocis (ovvero, scorreggiare con la bocca)

Sostiene Claudio Magris che in Italia “sono diminuite le resistenze. Arretrati i livelli di guardia. L'opinione è sempre più manipolata nel senso di sempre più abituata all'indifferenza. Con Berlusconi che seguita ad affermare per poi negare di aver affermato, si crea un vuoto di mentalità che è a sua volta una mentalità”.
Di qualcosa di simile abbiamo parlato proprio l'altro giorno ad un corso di aggiornamento per (noi) insegnanti.
Ci si interrogava sulla difficoltà, che viviamo ogni giorno, di insegnare qualcosa (non la lingua italiana, no: qualsiasi cosa...) a dei ragazzi per i quali la parola non ha più, in tutta evidenza, alcun valore. Tra video games da serial killer, sms sempre più basic (tvtb xkè c 6!), cicaleccio e borborigmi televisivi, ci siamo giocati una generazione, sapete?
La parola non vale più un cazzo. Non conta più un cazzo.
Uno dei corollari della civiltà (?) della comunicazione, infatti, è il seguente: tutto si può dire, visto che tutto si può sempre disdire, revocare, negare.
Non si paga mai dazio. Perché non c'è più nessuno (vabbè: quasi nessuno...), là fuori, in grado di prestare realmente attenzione a quello che viene detto. C'è solo il vuoto, ha ragione Magris.
Che se la prende con il carismatico Silvio Berlusconi, e fa benissimo.

Io, nel mio piccolo, me la prendo con il signor Cofferati Sergio (e faccio benissimo lo stesso).
Nell'ottobre del 2008 questo simpatico personaggio in cerca d'autore ci aveva fatto sapere di non potersi ricandidare a sindaco di Bologna. Lo faceva per amore del piccolo Edoardo, che viveva a Genova con la sua mamma ed era costretto a fare il pendolare, se voleva vedere il papà: "Non si può costringere un bambino a fare seicento chilometri ogni settimana per cinque anni": tale la distanza tra Genova e Bologna.
Oggi veniamo a sapere che il signor Cofferati Sergio potrebbe correre per il Pd alle elezioni europee nel collegio Nord-Ovest. E come capolista.
Cosa dobbiamo pensare?
Che il piccolo Edoardo dev'essere parecchio cresciuto, nel frattempo?
Che la distanza tra Genova e Strasburgo dev'essere di molto inferiore a quella tra Genova e Bologna?

14 commenti:

yodosky ha detto...

Non è voluta ma dio bono l'accostamento tra il titolo e la foto del sig. Magris mi fa innorridire. Tic, cambia, per favore. Mettici lo scritto, prima.

yodosky ha detto...

Comunque non c'entra un cavolo, o forse sì (sempre di flatulenza orale si parla), ma vorrei riportare quanto scritto ieri su Repubblica a proposito di un momento del dibattito sul testamento biologico. A parlare è la Finocchiaro.

'' "Ma vi rendete conto che così si subisce la prepotenza della scienza? O la scienza è prepotente quando dovete legiferare in tema di fecondazione assistita e non lo è quando la utilizzate perchè lo Stato si accanisca su un corpo?". Domanda di Anna Finocchiaro. Domanda suggestiva, ma poco apprezzata. Fabio Rizzi, della LEga: "Rispondo con Baglioni: Io sono vivo e sono qui e l'unica paura che ho è di non esserci".

Sono incantata dai leghisti che rispondono con Baglioni.
Per cui suggerisco all'onorevole Rizzo un altro brano da poter utilizzare quanto prima:

(Musica)
c'e' c'e' chi soffre soltanto d'amore
chi continua a sbagliare il rigore
c'e' chi un giorno invece ha sofferto
e allora ha detto io parto
ma dove vado se parto
sempre ammesso che parto ciao
a chi sbaglia a fare le strisce
a chi invece avvelena le bisce
uno tira soltanto di destro
l'altro invece ha avuto un sinistro
e c'e' sempre qualcuno che parte
ma dove arriva se parte
e la vita la vita
e la vita l'e' bela l'e' bela
basta avere l'ombrela l'ombrela
che ripara la testa
sembra un giorno di festa
e la vita la vita
e la vita l'e' strana l'e' strana
basta una persona persona
che si monta la testa
e' finita la festa
c'e' c'e' chi un giorno ha fatto furore
e non ha ancora cambiato colore
c'e' chi mangia troppa minestra
chi e' costretto a saltar la finestra
e c'e' sempre li' quello che parte
ma dove arriva se parte ciao
a chi sente soltanto la radio
e poi sbaglia ad andare allo stadio
c'e'
chi in fondo al suo cuore ha una pena
e chi invece ha un altro problema
e c'e' sempre li' quello che parte
ma dove arriva se parte
e la vita la vita
e la vita l'e' bela l'e' bela
basta avere l'ombrela l'ombrela
che ripara la testa
sembra un giorno di festa
e la vita la vita
e la vita l'e' bela l'e' bela
basta avere l'ombrela l'ombrela
che ripara la testa
sembra un giorno di festa
e la vita la vita
e la vita l'e' strana l'e' strana
basta una persona persona
che si monta la testa
e' finita la festa

Manfredi ha detto...

Probabilmente, con i tempi che corrono, uno stipendio da europarlamentare è troppo succulento per rinunciare. Pensa che roba: stai lì seduto a non fare nulla, senza stres e senza dover rendere conto e ragione a nessuno di cià che (non) fai. Il tutto per undicimila euro al mese.

Adespoto ha detto...

Queste elezioni mi danno tanto l'idea di una macelleria.
Magari mi sbaglio.
Magari.

Unknown ha detto...

Ancora una volta in sintonia: le dichiarazioni di Cofferati m'hanno mandato in bestia. Avevo trovato onesta e umanissima la sua decisione di ritirarsi dalla politica "importante" per fare il papà e star vicino al figlioletto. E adesso questo testa-coda mi fa proprio incazzare: pare che la coerenza sia diventata una roba come il latte fresco, che dopo qualche giorno scade e si butta giù per il lavandino. Cioè: è accettabile cambiar idea. Però, santiddio!!!, se lo fate abbiate almeno l'onestà di dirlo chiaro e tondo: "ho cambiato idea". E non prendete noi elettori per popolo bue che si beve facendo la riverenza ogni vostro voltafaccia.

Zimisce ha detto...

siete solo maligni. cofferati ha costruito con le sue mani un'enorme catapulta con cui si farà lanciare ogni sera da bruxelles a genova, per fare il papà.

ah no, mi comunicano ora che ha appena cambiato idea. farà lanciare direttamente il bambino da genova a bruxelles.

Mammifero bipede ha detto...

Io penso che dipenda dal fatto che l'impegno da parlamentare europeo sia molto minore che da sindaco di una città.
Insomma, quante volte si riuniscono 'sti qua? Una volta a settimana? due?
Poi, magari, ogni tanto "si fa sega" (trad.: a Roma diciamo così per intendere il marinare la scuola), e "la vita l'è bela"...

Anonimo ha detto...

marinerà, marinerà....

tic. ha detto...

Certo, Chiara: marinerà...

D'altra parte, un po' tutti i partiti politici italiani hanno trattato spesso il parlamento europeo come un cimitero degli elefanti. E quindi, che mi incazzo a fare?
Non ce ne fraga niente di quello che accade lì, diciamocelo.
E la sinistra, in questo caso, è peggio della destra, vista tutta la retorica europeista che sparge a piene mani.

francesco ha detto...

ma perchè non ha aperto un'impresa che faccia babysitting?
ha illuso milioni di persone su diritti e cosette così e verrà ricordato per delibere su orari dei bar di Bologna, sta proprio nel partito giusto, quello dei vorrei ma non posso, non so se ormai è solo del non posso.

Unknown ha detto...

Eppure Cofferati, qualche anno fa, sembrava una persona seria. Andare al Parlamento Europeo? Avete bisogno di soldi? Beh...questo bisogno ce l'hanno in tanti. Tiriamo a sorte? Facciamo a chi capita capita? Se tocca a me, mi impegno a frequentare le sedute del Parlamento per davvero. E immagino che pure Tic si impegna.

Giulia ha detto...

Cambiare idea è umano, ma bisogna dichiarare onestamente di essersi sbagliati. Forse l'iniziale idea romantica del figlio piccolo è scemata e il buon Sergio si è accorto che la politica puzza meno dei pannolini.

tic. ha detto...

Chissà...
Comunque credo che il bimbo Edoardo vedrà il suo papà molto spesso.
Cofferati farà sega. Marinerà.
Chi lo controllerà?
Il segretario nazionale del Pd?

E comunque, c'è chi pensava di poter mandare a Bruxelles l'ottimo Bassolino.
Cofferati, in confronto, è F. D. Roosevelt.

Unknown ha detto...

La candidatura di Bassolino sarebbe stata un colpo davvero bassolino.