mercoledì 16 aprile 2008

L'aveva detto, lui...

Un genio incompreso.

Una prece.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei un genio. Illy poi è stato uno dei migliori..
V.

Anonimo ha detto...

Non è che al sud il centrosinistra abbia mai sfondato...

tic. ha detto...

Illy non ha governato male.
La sua arroganza, però, è stata sconfinata.
Illy è un personaggio antipaticissimo e io ho fatto molta fatica a votarlo.

Ha perso perché ha voluto, fortissimamente voluto, l'election day.
Era sicuro che i cittadini che alle politiche avrebbero votato centro destra (la mia è una regione di centro destra) alle elezioni per il consiglio regionale avrebbero cambiato voto senza colpo ferire.
Alcuni (un'elite...) lo hanno fatto. I più, no.
L'election day ha semplificato, si: ma alla facciaccia di Illy.
Io voto centro destra a camera e senato? Bene: stessa cosa in regione.
Tra l'altro, si sa che alle politiche c'è un'affluenza più alta. Viene a votare gente che poi alle regionali non si fa vedere.
Si sa, tra chi pensa che la politica non sia un'equazione di secondo grado (ovvero tra quelli che la politica la fanno o l'hanno fatta, bene o male che sia...), non nel mondo in cui vivono gli imperatori alla Illy.
Lassù l'aria è molto rarefatta.
Sic transit gloria strunzi.

Fabio Montale ha detto...

Resta uno che ha spezzato il loop politico triestino e regionale. Ricordero' per sempre che la sua prima campagna elettorale (contro Staffieri) e' stata la prima in assoluto in cui non si e' parlato di foibe. Ha fornito a Trieste un entroterra, sui generis d'accordo, oltre confine, e quindi un futuro. Ha scardinato vecchie logiche antifriulane o antitriestine.
E si e' concesso l'arroganza consapevole di chi in pochi anni ha surclassato l'intera classe politica per pragmatismo e generazione di orizzonti. Piaccia o non piaccia.
Forse oggi non se ne vede piu' l'utilita' marginale ma per me e' stato epocale. Se oggi genera fastidio e' perche' e' stato irridente a ragione. Anche della sinistra. Se da fastidio e' perche' ha con successo ignorato le logiche di 'sezione'. Altrimenti oggi lo avreste deriso, non detestato. In My Humble Opinion.

tic. ha detto...

A due giorni dalla (sua: soprattutto sua) sconfitta non ha ancora detto nulla in pubblico.
Da lui son pervenuti un laconico sms di ringraziamento ai suoi collaboratori nella campagna elettorale e una mail di ringraziamento ai dipendenti della regione. Stop.
Questo dimostra, in effetti, che come scardinatore di logiche (di quelle del fair play, in questo caso) non è male.
Sarà pure maestro di sci, Illy Riccardo, ma mi pare decisamente poco sportivo.

Uscirà dal consiglio regionale, ha fatto sapere: ci sarebbe entrato solo da vincitore.
Della serie: etica pubblica? Zero.

Si vede che pensa che gli orizzonti da lui generati siano morti col suo 46 % e spiccioli.
Il resto, deve pensare, è silenzio.

Anonimo ha detto...

Come disse un calciatore cui veniva richiesta un'opinione decisamente al di sopra delle sue capacità neuronali: sono completamente d'accordo a metà col mister.
Ovvero, concordo col marsigliese.
In questa regione così chiusa dentro gli stessi eterni giochi passatisti, è stato una figura di rottura.
Un'ideoclasta, se mi si passa il termine, anche se un po’ esagerato.
Dopo decenni in cui eravamo fermi a guardare indietro, è stato uno dei primi a guardare avanti. E nella direzione in cui guardavo io. Personalmente, io ne sentivo grandemente il bisogno. Non mi sprizzava simpatia da tutti i pori ma ad un politico, se capace, non chiedo di comunicarmi lo stesso afflato che mi danno gli amici con cui vado a bere una birra.
E concordo anche sui motivi per cui oggi (un po' anche ieri) irrita(va) chi, per anni, ha seguito, anche se in parti avverse, le stesse regole del gioco politico.
MA concordo anche col padrone di casa.
Da questo algido campione di fair play (quando ha vinto), così tanto figo da sembrare che la mutanda non gli toccasse il culo, dal consorte di colei che dal nostro umile giornale di provincia elargiva (forse lo fa ancora) perle, a noi porci, su questioni di stile (questo il nome della rubrica) e di bon ton ai cari inferiori, da costui , dicevo, mi aspettavo qualcosina in più: che all’interno di quelle mutande che non toccano il culo, ci fossero le palle quadre per riconoscere la realtà delle cose e non questa fuga da vergine offesa che torna nella dorata clausura del convento di famiglia.

Laura

Anonimo ha detto...

tutto vero, tutto giusto.
ma "ideoclasta" sullo zingarelli 2008 proprio non c'è.

Anonimo ha detto...

E infatti non c'è. Per quello l'ho scritto.
C'è tassonomico, in compenso.
Per dire quello che penso, non ho bisogno di avere la licenza dello Zingarelli.

Si vede che non hai mai letto Gadda.

Senza offesa, Laura

Anonimo ha detto...

Possiamo pure incolparlo per aver deciso per conto suo di andare all'election day ma non è che si è gridato allo scandalo allora. Per uno che si vantava di razionalizzare la spesa mi è sembrata una scelta coerente. Poco pubblicizzata, se vogliamo, ma coerente. Oggi possiamo anche dire non felice, ma coerente. E poi nessuno pensava di perdere a quel modo le politiche. Non vorrei essere quella che si ostina a difendere uno che mi sta già sul gozzo per un sacco di mosse poco condivisivili (dalla legge sul friulano, alle prese di posizione contro il sindacato, dalla sua assidua frequentazione con Haider e Galan alla nomina dei superdirettori e via dicendo)ma bisogna anche rendersi conto che se Uolter avesse perso un po' meno male,lui magari ce l'avrebbe fatta ed ora non staremo qui a prendercela con lui. La vera questione è che dovevamo avere il coraggio di mollarlo prima: quando nessuno ha chiesto una vera verifica del suo operato in questi cinque anni, quando è rimasto ancorato ai suoi cittadini anche con la nascita del PD (che non era forse pensato per coinvolgere anche quelli come lui?), quando ci ha fatto fare la figura che sappiamo con quella proposta di revisione dello Statuto regionale che a Roma "non hanno capito", quando ci ha tenuto sospesi per gli zebedei prima di sciogliere le sue riserve a gennaio, molto prima di quando ha fatto intendere che era possibile un assessorato per la Guerra (ma ci rendiamo conto?!. Non direi che la sua colpa è stata quella di essere algido, arrogante o antipatico. Tutto vero, ma parafrasando Laura, non l'abbiamo scelto perchè ci facesse compagnia. E' piuttosto questione di democraticità. Che si sposa poco con il suo essere profondamente manager, con scarso senso del lavoro di squadra. Ecco perchè già nella primavera scorsa aveva preparato il suo rientro nella ditta di famiglia, riassumendo dopo anni un ruolo nel cda. C'è poco da detestarlo ora. Abbiamo tutti l'amaro in bocca, ma è buona parte colpa nostra (e del suo caffè, che senza zucchero è ancor più buono).

Anonimo ha detto...

staremmo, non staremo, ovviamente.

Anonimo ha detto...

Laura, a me su gadda la benussi, la paladini-musitelli e anche guagnini e porro mi ci hanno fatto una capa tanta (per iformazioni chiedere a tic).
lui, gadda, leggendoti avrebbe sogghignato palpando il culo ad arbasino.
e non fare la permalosa che io scherzo e son pure ignorante di mio, per quello consulto lo zingarelli quando non capisco.
lalligatore
che non gli accetano più la password

Anonimo ha detto...

Ecco ci mancava una che per dire cosa pensa deve storpiare la lingua italiana.
Sarà dell'idv

tic. ha detto...

Analisi magistrale, cara Carla.
Magistrale.
Niente da aggiungere. Chapeau.

Ed è atrocemente vero: quello che Illy è stato, è solo colpa nostra.

Anonimo ha detto...

lalligatore, benussi paladini-musitelli guagnini porro, sono stati anche insegnanti miei, anche tu puoi chiedere a tic che ti potrà anche dire che mi piace chi ride di me e con me. Non mi prendo così tanto sul serio, perchè anch'io sono ignorante di mio.
All'altro anonimo dico che mi piace scherzare ma mi pare che non vale il viceversa.
Per notizia, non sono dell'idv.
L.