lunedì 17 maggio 2010

"Certi costi è il mercato che li fa: Mourinho è bravo e perciò costa" (sentita veramente)

Leggo oggi sul giornale che Mourinho, l'allenatore dell'Inter (la famosa squadra di calcio), abita a Bignanico, sul lago di Como, “nella neoclassica Villa Ratti, parco secolare più piscina più padiglioni per gli ospiti più eliporto, alla modica cifra di 200mila euro all'anno”.
Ma arriveranno, i barbari. Arriveranno...

21 commenti:

Mammifero bipede ha detto...

Ma guarda che dentro quella villa qualcuno ci abitava prima di Mourinho, e non necessariamente era più meritevole di lui...
Mourinho risponde alle esigenze di quelli che spendono soldi per vedere vincere l'Inter, che evidentemente sono tanti. Domandiamoci come spenderebbero quei soldi i tizi suddetti qualora non ci fosse più il calcio a tenerli occupati... do you know Hooligans?

tic ha detto...

Addavenì Pol Pot, Marco. Addavenì!

200mila euro per pagare l'AFFITTO a un allenatore di pedatori?
E' uno schiaffo alla povertà.
La nostra società merita ampiamente la sua decadenza.
E il calcio è crimine!

Mammifero Bipede ha detto...

La povertà, Tic?
I poveri non seguono il calcio, secondo te?
I poveri venerano il calcio.
La povertà si schiaffeggia da sola.

E il calcio è un crimine, sì, ma di tipo diverso...

Alessio ha detto...

E mentre il popolo bue si droga con queste minchiate...

Ddl lavoro, arriva il licenziamento a voce per i precari

Roma, 17-05-2010

Il tema dell'arbitrato torna in linea con la posizione del Governo dopo che, sul testo del disegno di legge sul Lavoro, a fine aprile era passato contro il parere del governo un emendamento dell'ex ministro Cesare Damiano (Pd) che ne aveva limitato gli effetti. La maggioranza e' corsa ai ripari in Senato, con un emendamento del relatore per la Commissione Lavoro, Maurizio Castro (Pdl).

Ma la polemica scoppia anche su un altro emendamento del relatore: rientroduce, per i precari con contratti a termine, la possibilita' di licenziamento a voce, allungando contemporaneamente da 60 a 90 giorni i tempi per impugnare la decisione.

Per il ddl lavoro, rinviato alle Camere dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, non c'e' tregua alle polemiche. Sull'arbitrato - il cuore del riesame del testo - torna la possibilita' che con una clausola compromissoria venga previsto il ricorso per tutte le controversie che dovessero insorgere in futuro sul rapporto di lavoro.

"Si tratta di un atto incredibile arroganza", commenta il segretario del Pd Pier Luigi Bersani: "Al Senato e' avvenuto un fatto molto grave. Governo e maggioranza hanno ripristinato le norme che l'opposizione era riuscita a cancellare alla Camera, negando sostanzialmente la libera scelta del lavoratore nel ricorso all'arbitrato e contravvenendo nella sostanza all'indicazione del Capo dello Stato". Per Cesare Damiano e' "uno strappo inaccettabile".

Insorge la Cgil, che parla di "legge sbagliata ed incostituzionale" e preannuncia una opposizione "con tutte le forme di mobilitazione possibile, nessuna esclusa: questo tema sara' al centro di tutte le iniziative di lotta", dice il segretario confederale Fulvio Fammoni: "E' confermata la volonta' pervicace di tagliare diritti fondamentali dei lavoratori, pur in presenza di una crisi che continua ad aggravarsi ogni giorno di piu'. Si vogliono cancellare anche i pochi passi in avanti fatti alla Camera" sul Ddl Lavoro, dice il sindacalista della Cgil.

Quanto alla possibilita' di licenziamento "senza forma scritta", prevista per i dipendenti a tempo determinato nel settore privato ma che potrebbe arrivare anche per i pubblici, si tratta - spiega uno dei due relatori di maggioranza, Maurizio Castro - di "casi residuali, per esempio nella piccola bottega". Ma l'opposizione attacca. Per l'Idv "si torna all'epoca degli schiavi, bastera' un cenno per licenziare un precario", dice il responsabile welfare e lavoro, Maurizio Zipponi.

Sono poco piu' di cento (di cui oltre 90 dell'opposizione) gli emendamenti presentati alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro del Senato. Il provvedimento e' arrivato a Palazzo Madama in sesta lettura, dopo il rinvio alle Camere deciso lo scorso 31 marzo dal presidente della Repubblica.

Tra gli emendamenti della maggioranza, e' anche previsto (lo ha presentato il relatore per la Commissione Affari costituzionali, Filippo Saltamartini) un aumento di 5 milioni di euro, a partire dal 2012, dello stanziamento al fondo per risarcire gli invalidi permanenti o i familiari delle vittime decedute per esposizione all'amianto sulle navi di Stato.
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=141057

yodosky ha detto...

Ma chi xè 'sto Murigno?

yodosky ha detto...

Seriusli tolching, dire che Murigno risponde alle esigenze etcc.. è una cavolata: l'Inter ha perennemente conti in rosso che si devono ripianare con altre scuse.

Come se io avessi in gestione una pasticceria dove cucino torte in oro che mi costano soldoni e tutti comprano quelle da un euro. Alla fine i conti non mi tornano e allora vado dal vero titolare, che magari ha un'azienda che vende fiori, e gli chiedo di far pagare di più i fiori così da trovar fuori i soldi per le mie torte de oro.
Risultato: a pagare sono quelli che comprano i fiori e a cui non gliele ne frega niente delle mie torte.

Anonimo ha detto...

A me il calcio piace, sia nella versione Inter-Barcellona, sia in quella Bean-Tuiac (altrimenti detto il derby del canalone).
I professionisti sono pagati uno sproposito ( a anche i dilettanti non scherzano), ma niente a confronto dei parigrado tennisti, golfisti, cestisti, baskettari, baseballieri, piloti e financo hockeysti.
E anche meno delle star del cinema, visto che lo sport viene venduto come spettacolo.
Non è giusto? lo sappiamo, ma non è colpa del calcio è il capitalismo bellezza, e tu non ci puoi fare niente.

tic ha detto...

Non è mai colpa del calcio.
Il calcio è uno sport sano.

Mammifero Bipede ha detto...

il calcio è uno sport se lo pratichi. Se lo guardi in televisione è intrattenimento. E' il "circenses" che accompagna (non si sa fino a quando) il "panem".

Anonimo ha detto...

Il calcio è una merda, ma anche il rock ( e mi piacciono tutti e due).
Hanno anche lo stesso tipo di pubblico, adolescenti brufolosi e patetici uomini di mezza età.

yodosky ha detto...

E' un calcio MALAAATO!

tic ha detto...

Il rock è una merda, e mi piace.
Il calcio è l'epica del nostro tempo e a questo punto, sopraffatto dall'emozione, non riesco a dire più niente.
E' una cosa bellissima, il calcio. Soprattutto vera.
Ed è giusto pagarli tanto, i calciatori, e che no?

Mammifeor Bipede ha detto...

Tic, il mercato non è giusto o ingiusto, il mercato è spietato. Se qualcosa, o qualcuno, muove soldi si fa pagare di conseguenza. Il calcio muove soldi, punto.

Per come la vedo io abbiamo questo surplus di ricchezza determinato dall'energia a basso costo che da un secolo estraiamo da sottoterra. Questo surplus di ricchezza viene distribuito alla popolazione (non proprio equamente, ma questo è un altro discorso), e la popolazione ci fa quel che meglio crede.

Purtroppo in questo "quel che è meglio" rientra il lasciarsi abbindolare da venditori di fumo e perline colorate. Questo è il motivo per cui la "classe lavoratrice" (un tempo operaia) aspira all'auto di grossa cilindrata, alla seconda casa, agli abiti firmati e all'abbonamento Sky-Calcio.

Il modello consumista ci consente di ottimizzare lo spreco di risorse in modo da poter sperperare questa ricchezza al massimo grado e renderne disponibili quantità irrisorie per le future generazioni.

E secondo te il problema è Mourinho?

tic ha detto...

No.
Il problema sorge quando qualcuno scrive sui giornali (di sinistra, anche se ormai, sai, la sinistra...) che le lacrime di Mourinho lo fanno assomigliare a uno di noi, vedi quel fesso di Merlo su Repubblica.
Ma manco per il cazzo che assomiglia a me, Mourinho. Manco per il cazzo.
L'ideologia calcistica al potere in Italia ha bisogno di questa retorica schifosa, ego non.

Quanto al resto, Marco, d'accordo con te.
La povertà si schiaffeggia da solo, tra l'altro, è poesia pura.

Mammifero bipede ha detto...

Ah, ecco, mi mancava un pezzo...
Ma perché ti ostini a credere che Repubblica sia un giornale "di sinistra"?
Repubblica è di proprietà di De Benedetti, che francamente ritengo arduo considerare "di sinistra", e risponde alle logiche del mercato pubblicitario, che "di sinistra" non lo è per definizione.
Repubblica ha il suo target nell'elettorato della sinistra moderata, se vuoi chiamiamola pure "borghesia illuminata", gente, insomma, che sa leggere ed ha il tempo di farlo.
La "classe operaia", o quello che da queste parti gli assomiglia di più, non legge Repubblica, legge "La Gazzetta dello Sport", il giornale più venduto in Italia.
Insomma, di che stiamo parlando?

Mourinho paga 200.000 Euro l'anno il privilegio di vivere in una villa storica, ma in quei 200.000 euro ci stanno anche i costi di manutenzione, la cura del parco, ecc, ecc... Non ci fosse lui, o chiunque altro per quanto mi riguarda, andrebbe tutto in malora... Non so, pensi che sarebbe meglio? Io me lo domando.

tic ha detto...

Ah, se me la metti giù così, Marco, tutta la vita i pallonari nelle dimore storiche di questo Paese!

Quanto a la Repubblica, io adoravo il Partito repubblicano storico (e invidiai moltissimo, adeso posso confessarlo, il mio amico Paolo G. dal naso enorme che a un certo punto si mise a votarlo e io non potevo datosi che "per coerenza!" continuai a votare PCI, quindi PDS e poi al PDS mi ci iscrissi pure e il resto è cronaca) e veneravo gente come Bruno Visentini: ti credo che considero la Repubblica un giornale 'di sinistra'!
Come avrebbe detto Sordi, "faccio male a fà così?".

Sì, lo so che faccio male.
Lo so.

Mammifero Bipede ha detto...

Fuori i pallonari e dentro i supermanager? Fuori i supermanager e dentro i politici "ammanicati"? Fuori i politici e dentro i cassintegrati? Insomma che ci vogliamo fare con queste "dimore storiche", retaggio di un'epoca in cui la ricchezza era in mano a pochissimi che potevano permettersi residenze regali? (come dici, è ancora così? Ah, già...)
Le trasformiamo in musei? Ottima idea, così gli italiani invece di andare alla partita potranno rilassarsi visitando una dimora storica... ce li vedi?

Personalmente non amo il "fenomeno calcio", nonostante tutta la buona volontà e uno scudetto alla Roma nell'età "giusta", questa pantomima di "miliardari in mutande che corrono appresso ad una palla" non è mai riuscita ad appassionarmi.

Ma da un paese il cui ministro della difesa, nel giorno dell'uccisione di due soldati in Afghanistan, non trova di meglio da dire che questo, degli stipendi elargiti ai "pallonari" non riesco proprio a stupirmi. Per nulla.

barone von furz ha detto...

la fenomenologia di mourinho mi sta logorando i maroni. Vi consiglio di vedere i bilanci e le spese di una squadra dilettante, di prima categoria, promozione...poi ditemi se il problema è mourinho o l'inter...

tic ha detto...

Infatti. Il problema è il calcio.
Un'attività criminale tout court.

Anonimo ha detto...

Il calcio è bello, se lo si gioca,
il calcio è bello (non sempre), se lo si guarda,
il calcio mi fà schifo per tutto il resto.

Se un allenatore trova qualche deficiente che lo paga cifre da capogiro dei soldi che guadagna può farci quello che vuole!

Tu, se guadagnassi qualche milione di euro all'anno non andresti ad abitare in una grande bella casetta?
Io sì!
Pensa quanti gatti ci potresti tenere!

tic ha detto...

Ma io abito già in una grande bella casetta!!!