venerdì 29 gennaio 2010

He's dead and all


Non avesse scritto altro, in vita sua, che Un giorno ideale per i pesci banana, per me sarebbe comunque tra i più grandi di sempre.
Gli sia lieve la terra e tutto quanto.


P.S.
Un pensiero anche ad Adriana Motti, eccelsa traduttrice: perché The Catcher in the Rye l'avrà anche scritto Salinger, ma Il Giovane Holden, ostia, l'ha scritto lei. È mancata lo scorso anno, più o meno in questi giorni.
Come dice Luca Conti - gran traduttore di grandissimi scrittori che qualche volta mi fa l'onore di passare da queste parti - i libri mica si traducono da soli, sapete?

9 commenti:

yodosky ha detto...

Ma se basta fare copia e incolla su google e poi cliccare ''traduci''

yodosky ha detto...

Scusate! Gugle.

Manfredi ha detto...

però quel cambiare titolo in "Il giovane Holden" grida ancora vendetta

tic ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
tic. ha detto...

E come s'aveva da fa?
IL PIGLIATORE NELLA SEGALE?
O, come ha scritto Berselli su Repubblica, IL TERZINO (?) NELLA GRAPPA?

Adespoto ha detto...

Condivido anche io la difesa della traduzione... "Il giovane Holden" ha lasciato un segno simbolico carico di emozioni che "l'afferratore tra la segale" sono certo non sarebbe mai riuscito a sollevare...
Una traduzione che suona ridicola o stonatissima è peggio di una traduzione anonima...

yodosky ha detto...

Il terzino nella grappa pare l'autobiografia di un consigliere comunale dell'Udc.

Luca Conti ha detto...

Quella del "Terzino nella grappa" era un'ipotesi paradossale fatta da Italo Calvino in persona e riportata nella nota che apre l'edizione italiana di "The Catcher in the Rye" (firmata "l'editore," ma scritta proprio da Calvino).
Non ho letto il pezzo di Berselli, ma voglio sperare che non l'abbia spacciata per sua...

tic ha detto...

Grazie dell'informazione, Luca...

Adesso non ricordo, sinceramente, se Berselli l'abbia citato o meno, Italo Calvino.
E devo aver pure buttato il giornale.