mercoledì 21 ottobre 2009

Cupi presagi e politici lungimiranti

«È sconveniente dire in pubblico che la sera della sentenza della Corte Costituzionale non pochi italiani di una certa età, un po' per scherzo un po' per scaramanzia, si sono detti che era una di quelle antiche notti in cui andare a dormire fuori di casa? Pazzia, dite? Può darsi: per ora l'Italia è un posto in cui il capo del governo attacca la Corte suprema e il presidente della Repubblica che non l'ha messa in riga, in cui ministri denunciano un golpe di sinistra in corso e altri ministri annunciano l'ira vendicatrice della piazza, e simili escandescenze centroamericane passano come eccessi verbali, intemperanze gravi ma non serie, al solito. Salvo che si decida di prendere sul serio le cose gravi».

Così Adriano Sofri, oggi, su la Repubblica.
Mi ha molto colpito, sapete? Forse perché conosco diverse persone - italiani di una certa età - che, nei primi anni Settanta, dormirono sul serio fuori di casa, qualche notte: in alcuni momenti diciamo particolari, capitava che qualcuno, da Botteghe Oscure, chiedesse loro di farlo...
Sembra molto preoccupato, Sofri.
«Nemmeno un paesaggio jugoslavo è escluso da questa mappa che scherza con le ronde e il federalismo ad usum delphini. Da tempo, la domanda vera non è quella, esorcistica, “Dove andremo a finire?”, ma l'altra: “Dove siamo andati a finire?”».
Nel mio piccolo (nel mio infimo) me lo sono chiesto anch'io, qualche giorno fa: controllate un po' (Sansone e i filistei).
Probabilmente è una domanda del cacchio, mi spiace per Sofri (molto meno per me).

Sicuramente la domanda giusta è quella che si sta facendo, in questi giorni, Francesco Rutelli: “Come facciamo a recuperare il centro, noi del Piddì?”.
Sì, sì: il centro, il centro: che non sono i centristi di Casini, che vi credete, “ma il cuore della società italiana. Il più grande errore del centrosinistra è pensare che chi vota Berlusconi è il nostro nemico, il Pd deve recuperare il cuore del centro politico”.
Forte, no?
Ora, a parte che nel cuore della società italiana c'è, per dire, pure un sacco di evasione fiscale e contributiva e di illegalità diffusa - ed è esattamente per questo motivo che quel cuore così generoso, così puro, batte da un quindicennio (anzi, anzi: da mooolto tempo prima...) per il Silvio nazionale e per nessun altro - e poi, volendo, pure un bel po' di razzismo, e grettezza, e qualunquismo, e bestiale ignoranza; a parte tutto questo, cosa dovrei pensare dell'uomo politico Francesco Rutelli?
Che è decisamente troppo avanti perché io possa sperare di arrivare, un giorno, a capirlo? Ecco, ecco, la penso così...

7 commenti:

Mammifero Bipede ha detto...

Per "recuperare il centro" occorre cambiare il paese, ma è troppo faticoso, allora meglio continuare ad andare avanti con le chiacchiere...

Cosa pensare di Rutelli? Io manco un pensiero ci spreco per uno come Rutelli...

Anonimo ha detto...

Il Paese non è nè di destra nè di sinistra (ma neppure del centro)... è di berlusconi!
... A berluscò... ricordate degli amici!!!!!!!

yodosky ha detto...

Per quanto riguarda il Centro, l'unico progetto politico serio è quello del candidato attore porno con il partito "C'entro dentro".

Oggi Pansa sul Riformista fa della fantapolitica sulla morte di Berlusconi: l'evento lo trasformerà in un simbolo eterno (stile Piccolo Padre) su cui la destra vivrà di rendita per anni.

alessandro perrone ha detto...

Cicco Rutelli sta sempre di più assomigliando all'imitazione satirica di se stesso che fa Corrado Guzzanti.
"Berluscò ricordati de li amici, di chi t'ha voluto bene...."

Fabio Montale ha detto...

Recuperiamo il Centro, in periferia. Creiamo un servizio di recupero, una sorta di don Vattrans. Recuperiamolo, prima che lo becchino braga alla caviglia, con una tessera Pd.

Alessandra ha detto...

Sai una cosa, Yod? Per quanto mi faccia davvero schifo Pansa, credo che il suo non sia delirio, perché faremo davvero una gran fatica a liberarci di superman-papi anche dopo la sua morte.
Ci vorranno anni ed anni.

yodosky ha detto...

Ah sì, son sicura anch'io.