venerdì 3 luglio 2009

Questa mi era sfuggita...

"Alzi la mano chi di voi nelle ultime settimane non ha scritto a Debora Serracchiani".
Questo l'incipit dell'intervento della giovane Debora (del giovane avvocato Debora. Scusate...) alla manifestazione dei giovani quarantenni del famoso Partito democratico al Lingotto di Torino, sabato scorso.
Come potete notare, l'avvocato Serracchiani parla di sé in terza persona singolare.
Proprio come Gaio Giulio Cesare nel De bello Gallico.
Proprio come Diego Armando Maradona.
E' da queste piccole cose che lo si riconosce, un capo carismatico.

23 commenti:

yodosky ha detto...

Tu sei talmente pesante che quando parli di te ti dai del "Voi".

tic ha detto...

Nel mio caso è solo una forma di rispetto, mia cara.
Io mica so' carismatico... Eh!

L'Uomo Tigre ha detto...

Da notare che si cita ancora per nome e cognome.
Evidentemente non si fida completamente di se stessa e si sta ancora studiando..
a proposito, sono a casa, come puoi ben vedere..
Stasera paolo rossi a villesse?

Mammifero bipede ha detto...

"Frangetta obsession", Tic.
Yod potrebbe scriverci almeno un racconto.
E poi "la mi' mamma" diceva sempre che "chi disprezza compra".

Fabio Montale ha detto...

Lo dico veramente con il profondo rispetto per chi dedica il proprio tempo ed il proprio intelletto (ognuno con la dotazione di cui e' provvisto) ad un'attivita', ed ovviamente con l'affetto e l'ammirazione per ognuno di voi. Saro' serio.
Teoricamente non me ne frega un emerito cazzo, visto che non ho tessere ne', quindi, voce in capitolo (forse).
Tutta questa potenza di fuoco contro una trentenne di Udine?
La bomba atomica contro la zanzara tigre?
Se aveste fatto opposizione al governo con la stessa intensita' con cui vi siete fiondati sulla furlana...
"Vada a studiarsi la storia"... non c'e' nessuno del Pdl che meriti questo intervento? Eppure e' stato riservato solo a Debora. L'ho trovato meschino. Frutto di una debolezza di argomenti totale. Ostentazione del numero degli scaffali di casa, frutto di una vita dedicata a far friggere i calamari agli altri. Perche'? Cos'e' che brucia nell'animo? Vi ha messi di fronte al fatto che non e' solo il numero di feste dell'unita' in cui si son fritti i calamari a determinare la capacita' di far carriera? (posto che poi la carriera la decide qualcun altro per cui uno puo' anche solo frigger calamari tutta la vita)
Sia chiaro, massimo rispetto e ammirazione, ma son convinto che molti abbiano fritto calamari con la stessa intensita' con cui l'avrebbero fatto per la bocciofila. Tanto per essere parte di qualcosa.
Beh, direi che Debora almeno ha attivato una discussione interna. Sul fatto che per esempio chi a quarant'anni era gia' dirigente e continua ad esserlo a settanta si sente molto disturbato da qualcuno che lo mette in discussione. The untouchables. Sai, abbiamo letto, e fritto.

Achille Occhetto
Nun te reggae piu’
Valter Veltroni
Nun te reggae piu’
Massimo D’Alema
Nun te reggae piu’
Antonio Bassolino
Nun te reggae piu’
………………….

La state cantando ogni giorno, e, come nella Fiera dell’Est, a mano a mano se ne aggiunge uno alla tiritera. Ma avete notato che ognuno ha avuto la sua possibilita’ di dimostrare quanto vale con posizioni da leader? Ognuno con una forte spinta prima, e un gran calcio in culo dopo. Ve lo fate da soli il sillogismo sistema/carriera/dirigenti prodotti/prova del nove/giudizi negativi postumi?

Benvenuto dibattito interno, benvenute Debore

yodosky ha detto...

Ehehehe... Montale burns. Ma su certe robe, ahimè, son d'accordo. Non dico che la fanciulla sia un genio ma le concedo il beneficio del dubbio; come ho già detto voglio vederla alla prova con il testamento biologico e Mr Franceschini, voglio.
Ormai però, per i detrattori, qualsiasi cosa farà, porella, avrà sbagliato.

@ Mammifero: attorno al '97 scrissi una robetta di un presidente del consiglio che lentamente si trasforma fisicamente in un clown. Che dire, so' veggente!!

@ Uomo Tigre: si è a Trieste per la Notte Bianca, stasera, a fare del sano consumismo. Basta con questi comici politicizzati, se sei comico non fare il politico. Viceversa invece non c'è problema.

yodosky ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
yodosky ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
yodosky ha detto...

Fra parentesi ieri leggendo l'intervento di D'Alema, e rendendosi conto che era uguale al suo precedente post, Tic s'è dato all'autoerotismo.

Anonimo ha detto...

Al di là del parlare in terza persona di sé.
Il testo originale dell'inizio intervento è questo (non metto il link, ma su youtube c'è il video):

"ALZINO la mano CHI negli ultimi 15 giorni non HANNO scritto o telefonato a Debora Serracchiani"

Ma, si sà, gli avvocati l'ultimo componimento scritto in lingua italiana l'hanno scritto per la maturità. Poi è solo questione di ricorsi e bollatura degli atti.

Fabio Montale ha detto...

perche' invece scrivere il verbo sapere nel modo indicativo tempo presente terza persona singolare con l'accento e' da istituto di fisica teorica di miramare

Anonimo ha detto...

Chiedo venia: sfuggì. Ma almeno non mi candido a vice-premier.

E direi che usare l'apostrofo come accento permette sempre di vincere quello strano imbarazzo nel dover scegliere fra "perché" e "perchè".

tic ha detto...

Io i calamari non li ho mai fritti.
Alla festa dell'Unità me li facevano solo pulire.
Non ho mai chiesto una medaglia per questo.

Quanto al resto, che devo dire?
L'intervista che la Serracchiani ha rilasciato l'altro giorno a Repubblica faceva cagare.
Ma lo dico solo perché son geloso (come mi ha fatto notare una sua intelligentissima fan: tra l'altro, è esattamente la stessa cosa che dice Berlusconi di chi lo critica, ma lasciamo perdere), mica per altro.

Ecco.
Il problema mò è risolto: c'è solo qualcuno che rosica, come direbbero a Roma, perché il futuro del partito è l'avvocata di Udine e non lui e l'amici sua.
Fine del dibattito.
Debora adesso può passare al trucco, se non all'incasso, indisturbata e io posso andare a farmi una bella pennica.
Pesci non ne devo pigliare, d'altra parte.
Il dibattito se lo farà la Debora, con la Binetti.
Mica me l'ha detto il dottore che devo votare per 'sta merda di PD, giusto?
E, diciamocelo pure: di concreto - ma di concreto concreto - cos'è che mi ha tolto Berlusconi, a me?
Un cazzo di un cazzo, e ben vedere, giusto?
E allora il problema mica sarà mio, no?

Peccato che non è possibile a tutti far politica. Si sarebbe forse un po' meno leggeri nel tranciar giudizi.
E mò basta co' 'sta frangetta, che nun so se s'è capito, ma mi ha scassato la pinna.
Lei, Vertroni, d'alemmo, basso qua e basso là, coff coff coff, rondelli, fiorotti e mettiamoci pure 'sto cazzo.
Affanculo a tutti, ci son cose più interessanti al mondo.

Fabio Montale ha detto...

"Peccato che non è possibile a tutti far politica. Si sarebbe forse un po' meno leggeri nel tranciar giudizi"

E' la liturgia partitica che lo impedisce. Ed infatti quando poi succede il contrario, giu' di bomba atomica... Troppi anelli da baciare, e' una seconda chiesa e guai al profano entrare e parlare. Se ogni volta che devo venire a casa tua a portare un'idea devo prima lucidarti le scale e poi entrare in ginocchio...
In america queste son cose da volontari, chi fa politica fa politica. Chi distribuisce spillette distribuisce spillette. Qua entri chierichetto e a settant'anni forse vescovo. Per chi? Se il ricambio generazionale deve avvenire con quei metodi campa cavallo. Debora Serracchiani e' politicamente marginale, ma l'autocritica va fatta. Che ruolo aveva sino a youtube? Chi ce l'ha messa? Lo spirito santo. Una birba questo spirito santo!
Non si puo' chiedere di essere laico ad un partito che e' una chiesa.

Fabio Montale ha detto...

Una cosa la concedo (tanto mi conosce, non sono cattivo): i fans di Deborah Serracchiani (quelli nati da youtube) che oggi la idolatrano non sono diversi da una 30enne di Frosinone che piange per la morte di Michael Jackson.

tic ha detto...

Guardi, per farle capire (anche se la cosa sarà un po' troppo tra me e lei, ma insomma...): è come quando, qualche anno fa, alcuni bei tomi senza arte né parte della città di M. (tali A. Z., o M. M., ad esempio: lei saprà senz'altro riconoscerne le identità) si misero a fare il suo stesso lavoro.
Un lavoro che a lei piaceva parecchio, e per il quale aveva speso tempo a rompersi il culo, a studiare.
Ricorda come ci rimase?
Se non lo ricorda, glielo posso ricordare io: le sembrò di sentir bestemmiare in chiesa...
Ricorda?

Bene. Adesso provi ad immedesimarsi in me. Non ho dubbi che ci riuscirà. L'etica non è altro che questo, in fondo: provare ad immedesimarsi negli altri.
Provi, allora.

Ho passato diversi anni nelle sezioni di partito su cui questa zia, questa marcellina romana residente a Udine, ha improvvisamente deciso di mettersi a scagazzare.
Lei mi dirà: il mondo è un'altra cosa, è più grande di una sezione di partito.
Lo so anch'io, questo, ma la sezione degli ex comunisti di MOnfalcone è stata per molti anni un pezzo del MIO mondo (tra l'altro, li ho rispettati più io certi compagni, certi luoghi, che tanti comunistoni di lungo corso e di lunga carriera. Ma questo è un altro discorso).

Quindi mi incazzo a sentir sputtanare a gratis (a gratis: non era necessario, il discorso di quella capra tonta non ci avrebbe perso nulla di nulla. Ovviamente...), mi incazzo molto.
Lei permette?

Lei comprende?

E io invece SONO CATTIVO, con chi trovo sia cattivo con me. SONO CATTIVO con le zie sceme, con le marcelline tonte. E non concedo nulla.
Sangue. E basta.

barone von furz ha detto...

tic ha l'animo esacerbato anche perchè il sito della serracchiani su facebook ha molti più contatti del suo, sebbene sia meno intriso di cultura...condivido molto di quanto scritto da Fabio Mòntale...

tic. ha detto...

Io ho la mia storia.
E' quello che fa di me proprio me, e non un altro X.
E non ho più capi. Manco mezzo.
Ho già dato.
Ho pagato dei prezzi, ma ne è valsa la pena. Eccome.

Fabio Montale ha detto...

(Posto che non c'e' nulla di troppo tra me e lei grazie a una stima ed un affetto che superano ogni discussione e che in ogni discussione sono sempre il punto da cui si inizia)
Questo non solo e' umano e legittimo, e' anche doveroso.
Resta il fatto che, non da lei personalmente, o non solo, ma dal Partito, mi sarei aspettato altro. Che ruolo ha questa qui? E' apparsa dal nulla? No, per le logiche di quel Partito non si puo' apparire dal nulla. Ha un ruolo determinante? No, e' una dei tanti andati a Strasburgo di cui non ricordiamo neanche il nome.
C'e' bisogno di autocritica nel Pd? Caspita se ce n'e'! Ha, questa piccoletta, sollevato, a modo suo, degli argomenti? Si. Ha questo modello di far politica delle alternative per svecchiare e far crescere una nuova classe dirigente? Se il problema lo solleva Debora dicendo cazzate, sminuiamo la Debora e affrontiamo gli argomenti. Buttarsi a bomba negando che ci siano problemi altri da Debora non e' la soluzione, a mio avviso.

Se avessi mollato il mio lavoro avrei commesso un'ingenuita' di cui mi sarei pentito. Nel tempo, con l'esperienza ho capito che, piu' fessi facevano il mio lavoro piu' possibilita' avevo di emergere.

Non ricordo chi lo disse ma: non discutere mai con un idiota, la gente potrebbe non notare la differenza.

Lei indubbiamente conosce i motivi per cui l'Italia ha maggiormente il problema del ricambio generazionale nelle aziende: il tessuto economico e' fatto di imprese familiari in cui i vecchi continuano a dire "ho sempre fatto cosi'" e i figli non vengono ascoltati mai. Finche' l'azienda muore per incapacita' ad adattarsi al nuovo. Non dico che questo succede alla politica ma certo negarlo a priori non migliora la situazione.

L'aspetto per un calice stasera. Si fan due passi.

Fabio Montale ha detto...

Barone, il calice... mi raccomando, anche lei e baronessa

Mammifero bipede ha detto...

Il problema non è il PD o la Serracchiani, il problema è l'Italia. Il problema sono cinquant'anni di "benessere" distruttivo, campato sulle spalle degli altri, di arrivismo, di egoismo, di sperpero delle risorse del pianeta a spese del terzo mondo, di sudditanza totale ai diktat del totem mediatico (la tv).

E' un problema sistemico e globalizzato che produce metastasi, concentrarsi sul singolo prurito lascia il tempo che trova.
La situazione è così: incancrenita. Non solo non ci sono spazi per emergere, non ci sono nemmeno gli "emergenti". Quelli che dovrebbero sostituire "il vecchio", a guardarli bene sono vecchi anche loro. A guardarmi bene, maledizione, sono vecchio anch'io, perché vengo da questo mondo e da questa cultura.
E' che siamo vissuti troppo comodi, ognuno/a a modo suo. E' che il cambiamento ci terrorizza.

Dopo quest'ultima merda di decreto contro gli immigrati, a Roma, mi guardavo intorno. Questa è gente, pensavo, che ha lasciato tutto dietro le spalle: famiglie, amici, sicurezze. Gente che ha attraversato il mare su barconi scassati, che ha viaggiato clandestinamente dentro camion attraverso le frontiere di mezzo mondo. Ma io, io!, sarei mai capace di fare qualcosa del genere? Qualcosa di anche lontanamente simile? Ognuno di loro, a modo suo, pur nella sua ignoranza, pur nella sua povertà, ha il diritto di guardarmi dall'alto in basso... altro che "crimine di immigrazione clandestina".

E il PD dovrebbe cambiare questo stato di cose? Il PD coi suoi "balletti", coi suoi congressi, con le sue correntine? (stendo un velo pietoso sul resto della sinistra, o presunta tale) Il PD non può essere la soluzione semplicemente perché è parte del problema.

Affanculo a tutti, ci son cose più interessanti al mondo.

Quoto e straquoto.
La politica non si fa solo nei partiti. Si fa fuori, nel Mondo.

barone von furz ha detto...

posto solo perchè la parola di verifica era proth...non potevo lasciarmela scappare così...

yodosky ha detto...

Grande Barone. Grande.