giovedì 6 gennaio 2011

The Dark Knight

Qualche giorno fa, alla cerimonia della quotazione in borsa di Fiat Industrial, l'amministratore delegato del gruppo Fiat, Sergio Marchionne - il manager tutto d'un pezzo che Fausto Bertinotti (il mentore del famoso poeta Nichi Vendola) una volta ebbe a definire “un borghese buono” - ha scasinato un bel po'.
E la Fiom di qua e la Fiom di là e io non accetto ricatti da nessuno ma se al referendum tra gli operai di Mirafiori sull'accordo del 23 dicembre – quello che ha visto la contrarietà della Fiom e l'adesione degli altri sindacati – i “no” arriveranno al 51% allora «la Fiat non fa l'investimento a Mirafiori», cari signori: prendere o lasciare, anzi – datosi che Marchionne è un manager internazionale - “take it or leave it”.
Marchionne (Marchionne) ha poi detto (said) di considerare (to judge) “offensive” (insulting) le domande (questions) sul progetto (plan) denominato (named) Fabbrica Italia (Factory Italy).
Alla lettera: «È veramente offensivo che bisogna vedere i punti specifici del piano. Chiedere a Fiat di svelare i dettagli del piano lo trovo ridicolo. Ma che, scherziamo? Smettiamola di comportarci da provinciali».
Dunque, gente mia bella gente, non ci è dato sapere perché Fiat sta facendo tutto 'sto casino in Italia (e la Fiom di qua e la Fiom di là eccetera eccetera eccetera). Il piano industriale della Fiat per Mirafiori e Pomigliano è un segreto (it's a secret).
L'international manager ha anche fatto presente a tutti noi (to everybody) che in Brasile, dove egli ha appena aperto una nuova fabbrica (a new factory), nessuno (nobody) «si sarebbe mai permesso di farsi dare i dettagli dell'investimento».
Che dire?
Che cosa dobbiamo attenderci, a 'sto punto, da Fiat?
Mah...
Secondo me, minimo minimo la produzione in serie della Batmobile.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Uno così, se gli andava di lusso, negli anni 70 lo avrebbero gambizzato.

zurota ha detto...

Mah... mi faceva un po' strano quando era considerato il Salvatore della Fiat e dell'Industria Italiana e mi fa strano ora che è il Diavolo Nemico dei Lavoratori.
Secondo me fa il manager, punto. Produrre in brasile fa piu' utili? produco in brasile, perché gli azionisti vogliono utili e dividendi, mica vogliono occupazione in italia.

Il piano per l'Italia? Chiudere Pomigliano, perché ha una produttività ridicola, mettere i sindacati a 90 e con qualche minaccia ottenere ancora qualche incentivo. ma queste cose non può mica dirle in televisione...

Comunque questo sarebbe il capitalismo, mi pare.

tic ha detto...

Negli anni Settanta il nemico peggiore era gente come Casalegno, che aveva fatto il partigiano con Gielle, o Guido Rossa, che era un operaio comunista, o Walter Tobagi, che era un socialista di quelli di cui non ci si vergogna. Lasciamo stare gli anni Settanta, via.

Quanto al capitalismo, il capitalismo è il capitalismo è il capitalismo.

Mammifero Bipede ha detto...

Signori, o si sta in questo modello, e se ne interiorizzano le contraddizioni, o si trova una maniera per venirne fuori.
Siamo il paese europeo con più automobili pro capite, il mercato interno è ipersaturo e tira aria di crisi sistemica (non lo dico io, lo dice Tremonti obtorto collo).
Siamo un paese indebitato e dipendente dall'estero per l'approvvigionamento di carburanti fossili dove il mercato automotive ha margini di crescita esigui, se non prospettive di riduzione del parco circolante (e sarebbe ora...).

D'altro canto anche noi Italiani, come collettività, dovremmo darci una svegliata e smettere di essere proni alle "meravigliose sorti e progressive" del capitalismo. Questo modello di "sviluppo" basato sull'automobile che ci piantano in tesa fin da bambini, a guardarlo bene da vicino, è una fregatura pazzesca. Si può anche dire basta, ad un certo punto.

In alternativa si accetta collettivamente la riduzione in schiavitù. Neanche questo mi sorprenderebbe più di tanto. E' nella logica del mercato.

Anonimo ha detto...

Lasciamo pure stare gli anni 70, quello che è certo è che prima o poi si semina quello che si raccoglie

tic. ha detto...

Mica vero.

Mammifero Bipede ha detto...

"prima o poi si semina quello che si raccoglie"

Siamo già entrati nella "fase Hobart"???

:-O

Anonimo ha detto...

;-)

Anonimo ha detto...

Si dice che la madre di Marchionne sia istriana...

tic. ha detto...

Come la mia?
Qualcosa magari vuol dire.
Ma istriana de monte o de scoio?

Fabio Montale ha detto...

La madre si chiamava Maria Zuccon. Anche con questo Lei ha qualcosa in comune!

yodosky ha detto...

Marchionne ha dichiarato che chiederli notizie a proposito del piano industriale è ''da provinciali''.
Lo dirò alla mia banca la prossima volta che mi chiede garanzie per un prestito.

Fabio Montale ha detto...

Con l'unico problemino che il capitale di rischio nel primo caso lo mette Marchionne, nel secondo la Banca ;-)