Ci ho girato intorno per lungo tempo, ma niente: nessun varco che mi si aprisse.
Poi ho pensato di scrivere un post su una canzone moooolto sionista di Bob Dylan, Neighborhood Bully, da Infidels, 1983 (“He's made a garden of paradise in the desert sand...”): così, come omaggio faziosissimo allo stato di Israele.
Ci ho girato intorno per lungo tempo, ma niente: nessun varco che mi si aprisse.
Poi mi è venuto in mente che avrei potuto buttar giù un post coltissimo sulle dark ladies più conturbanti della storia del cinema in my opinion, e magari parlare a lungo di Veronica Lake.
Ci ho girato intorno per lungo tempo, ma niente: nessun varco che mi si aprisse.
Poi mi è venuto in mente che avrei potuto parlare di Robert Walser e delle sue camminate.
Ci ho girato intorno per lungo tempo, ma niente: nessun varco che mi si aprisse.
E allora ho preso atto: oggi non è cosa.
Perciò chiudo e vado in salotto a finire di leggere Edgar Quinet, che è meglio.
e a noi caro tic di questi suoi tormenti...cosa ce ne importa? :) leggersi il libro senza molti commenti non era forse meglio.? ma lei pensa che siamo tutti in attesa del blog giornaliero? con le vicende del famoso partito democratico che incombono poi...
RispondiEliminaIn effetti bloggare non è un obbligo. Io ero partito con l'idea di scrivere qualcosa ogni due o tre giorni, e sono finito con un post a settimana, più o meno. Il fatto è che se ho qualcosa di interessante da scrivere, scrivo, altrimenti passo la mano.
RispondiEliminaBuona lettura.
però la lake...
RispondiEliminalei zimisce parte sempre con buoni prospoti ma poi mi cade sempre sulla patata... :-)
RispondiEliminaMi scusi, Barone, ma lei su che cosa vorrebbe cadere?
RispondiEliminabeh non me la sento di smentire il nobile interlocutore. mi ha beccato con le mani nella marmellata, per così dire.
RispondiEliminai gironi danteschi sono meno infernali di queste Sue turbe, caro TIC.....LIAM
RispondiEliminaBè, caro Zim, vorrà dire che la prossima settimana ci si vede la "chiave di vetro" ridente (noir) film del 1942 con la suddetta biondona, in mio possesso!
RispondiEliminaP.S: La sua pettinatura era molto di moda nei primi anni '40 e causava anche incidenti sul lavoro perchè le operaie si impigliavano la chioma nelle macchine...
vedo che anche lei cara yodosky, come del resto suo marito, è poco avezza alle metafore...comunque preferisco non cadere e se sono in presenza di tic spero soprattutto che non mi cada nulla...
RispondiEliminaEh, è vero! Verissimo, ahimé!
RispondiEliminaCome dice un famoso politico monfalconese, "Piredda non comprende le metafore".
Eeehh... Barone, quanto ha ragione. In casa nostra le metafore non entrano!
RispondiEliminaVia!
Raus!
@Barone: E' che con il suo commento mi ha rammentato innumerevoli puntate di E.R. in cui varie persone si presentavano con "oggetti che normalmente non si trovano nel corpo" dichiarando come spiegazione "Ci sono caduto sopra".
RispondiEliminalo so lo so...di solito a chicago cadevano sulle carote...
RispondiEliminasi, in casa Vostra le metafore non entrano però vi cadono gli oggetti, e Tic se ne approfitta! Povera Yodosky, costretta a togliere tutte le suppellettili di casa....ahimè anzi ahi ahi ahi LIAM
RispondiEliminaE chi le dice che le tolgo? Anzi, le metto in bilico apposta.
RispondiEliminaMa non lo dica a Tic, lui crede nel caso.
famoso è Marc Almond (e pure Boy George) che cadeva spesso su oggetti di ogni specie....LIAM
RispondiEliminali conosce bene immagino i due cantanti vero liam?...
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