domenica 4 gennaio 2009

Bilanci

Cose belle a Parigi


Passeggiare insieme ad E. (a Belleville, e da Belleville a place de la République per rue du Fauboug du Temple, per esempio. O al Jardin du Luxembourg, che piace sempre tanto).
Il nostro appartamento in rue de Tolbiac.
Il panettiere da cui compravo i croissants (al burro, rigorosamente) per tutti, ogni mattina alle otto e dieci.
L'Historial Charles De Gaulle agli Invalidi.
Les allèes de Cantemerle. Haut-Médoc. 2004. E tutti i morti in generale.
I gatti samurai, i gatti lottatori di sumo e i gatti robot di Hiro Ando alla Galerie Ariel Sibony, 24, place des Vosges.
Le illustrazioni di Jacques Tardi per Mort à crédit di Cèline: un volume davvero bellissimo, quello di Futuropolis/Gallimard, che adesso rimpiango di non aver comprato ma rimedierò lo giuro (Tardi aveva illustrato pure il Voyage au Bout de la Nuit, a suo tempo. Altrettanto splendidamente).
Il Meteor Slim di Frantz Duchazeau: una delle più grandi storie a fumetti di questi ultimi anni, fidatevi del mio naso. Si spera che qualcuno decida di tradurla (prima o poi. Più prima che poi...) nell'idioma gentil, sonante eccetera, e quindi di pubblicarla pure qui da noi. Una storia da leggere con la colonna sonora di Robert Johnson, o di Son House (e insomma a me piace il blues, lo sapete).
Capodanno sul Pont Neuf.
La mostra sulla Parigi dei Misérables al Museo Carnavalet (e il Museo Carnavalet tutto, sempre e comunque).
Le Futurisme à Paris. Une avant-garde explosive al Centre Pompidou a cent'anni dal Manifesto di Marinetti. Mostra che non vale nemmeno un quarto, comunque, di quella sul surrealismo (La Révolution surréaliste) del 2002. Sarà che il tema mi era più congeniale...
La litografia (originale, stampata da Mourlot...) di Marc Chagall che io ed E. ci siamo assai carinamente regalati (Au Vieux Document. 25, Quai de Grands Augustins. Ci lavora un signore simpatico, che parla un ottimo italiano).




Cose brutte a Parigi

Il freddo.
L'umidità.
Il fatto che la Galerie Frédéric Bosser fosse chiusa, accidentaccio.
Gli acciacchi di tutti noi.
La gamba malandata che mi ha costretto a letto per un giorno (un giorno di sole, per colmo di sfiga).

41 commenti:

  1. ...secondo me, ricordando il celeberrimo malleolo peroneale, nel giorno in cui lei è rimasto a letto chi se l'è passata peggio sono stati i suoi compagni di viaggio...

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  2. Si vergogni, malalingua!

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  3. soprattutto esce spontanea la domanda, dopo aver visto la seconda foto: ma alla fine, chi ga bevù?

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  4. Boh!
    Sa che ce lo siamo chiesti pure noi?
    Mah...

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  5. Un dicembre di qualche anno fa il sottoscritto e Y. (X.E. era già nella panciona di Y., che infatti ogni tanto aveva le nausee), siamo stai a Parigi, malgrado il freddo, ci siamo divertiti un mondo, in una città interessante e
    bellissima.
    Per rimanere in tema mangereccio, tra le cose brutte metterei il prezzo delle bottiglie di vino, perfino il Beaujolet ad un market modesto nel quartiere Latino era a 16 Euro (da notare il tappo a corona), mentre tra quelle belle: i frutti sempre buonissimi, soprattutto di provenienza spagnola, comprati a poco prezzo, dei venditori abusivi, credo algerini, che s'incontrano di sera lungo le scale delle stazioni del metrò.

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  6. Noi invece eravamo sulle Langhe, terra di partigiani e di Beppe Fenoglio, di Giorgio Bocca e di Barbera, di acciughe in bagnet vert e di cioccolata Venchi, di insalata russa e di peperoni, di vigne e di bruma, di Alè Toro e di formaggi favolosi (abbiamo scoperto il formidabile Vento d'Estate, che sa di erbe di montagna, di genziana, di fieno).
    http://lucianoidefix.typepad.com/

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  7. Aggiungerei all'elenco delle cose brutte, prendendo spunto da quanto sostiene Mr Perrone, la birra pagata 17 euro.

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  8. tic sì che sa trovare la convenienza...a parigi come sui traghetti anek lines...

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  9. @ il Barone: me la ricordo, l'acqua tonica che c'ha accompagnato in Grecia.

    E sempre il BArone apprezzerà questa:
    Parigi, nostro appartamento. Io e Barbi siamo in cucina, Tic e Dandi svaccati in salotto, come al solito.
    Suonano alla porta, dlin dlon.
    Io: "Hanno suonato?"
    Dal salotto: "Eh"
    Barbi: "Andate a vedere per favore?"
    Tic (chiappe incollate al divano e urlando) "Who is?"
    Io dalla cucina: "Eeeeh, Stu caz!"

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  10. Quando Barbi si è ripresa dal ridere, ha anche rincarato la dose: "Stu grandissimo Caz!"

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  11. Comunque, essendo la Francia, con tutte le sue contraddizioni, ancora un Paese serio, beccatevi questa:

    http://it.youtube.com/watch?v=857ajqJXTLk

    LE CHANT DES PARTISANS

    (Chant de la Libération)

    (Paroles de Maurice Druon et Joseph Kessel
    Musique d'Anna Marly)

    Ami, entends-tu
    Le vol noir des corbeaux
    Sur nos plaines?
    Ami, entends-tu
    Les cris sourds du pays
    Qu'on enchaîne?
    Ohé! partisans,
    Ouvriers et paysans,
    C'est l'alarme!
    Ce soir l'ennemi
    Connaîtra le prix du sang
    Et les larmes!

    Montez de la mine,
    Descendez des collines,
    Camarades!
    Sortez de la paille
    Les fusils, la mitraille,
    Les grenades...
    Ohé! les tueurs,
    A la balle et au couteau,
    Tuez vite!
    Ohé! saboteur,
    Attention à ton fardeau:
    Dynamite!

    C'est nous qui brisons
    Les barreaux des prisons
    Pour nos frères,
    La haine à nos trousses
    Et la faim qui nous pousse,
    La misère...
    Il y a des pays
    Ou les gens au creux de lits
    Font des rêves;
    Ici, nous, vois-tu,
    Nous on marche et nous on tue,
    Nous on crève.

    Ici chacun sait
    Ce qu'il veut, ce qui'il fait
    Quand il passe...
    Ami, si tu tombes
    Un ami sort de l'ombre
    A ta place.
    Demain du sang noir
    Sechera au grand soleil
    Sur les routes.
    Sifflez, compagnons,
    Dans la nuit la Liberté
    Nous écoute...

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  12. Ah, dimenticavo, c'è anche una versione raggamuffin.....almeno mi pare: http://it.youtube.com/watch?v=WYLpN-l_zAI

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  13. cose di cui non ci si può stupire cara yodosky...e apprezzo molto la foto che rappresenta il suo nick...sembra l'orsetto ricchione di elio e le storie tese. Lorsetto stefano è quello bianco vero?

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  14. Eh, no! L'orsetto bianco si chiama Michele...

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  15. Da Pigalle al Pignarul. Bentornati

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  16. Fancul al Pignarul.
    Come sta, nasone?
    Le voglio bene.

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  19. Potrei essere del mandamento nel pomeriggio. Se fosse, parte lo scrocco. Dal caffe' pomeridiano in poi. Per affetto, sa com'e'...

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  21. No puoi lamentarti, và. Io tra le cose brutte della mia vacanza a Parigi conclusasi esattamente un anno fa avevo il letto a una piazza e mezzo in albergo per due..e né io né lui siamo propriamente fuscelli.

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  22. Ah, dimenticavo. Quando facevo francese a scuola la prima frase che avevo imparato era "je m'appelle Jacques Martineau, j'habite à Paris, place de la Contrescarpe". Beh, andando a zonzo l'ho trovata, place de la Contrescarpe, ed è una perla. Dove fosse esattamente, non so più dirlo. Mi so orientare alla perfezione ma non ricordo i nomi dei posti.

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  23. Place de la Contrescarpe è nel quartiere latino, a pochi metri da una casa in cui abitò Paul Verlaine (e poi, se non vado errato, pure Ernest Hemingway).

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  24. facile con google map...facile tic...

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  25. Col prispolo che ho usato google map. Malalingua!

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  26. forse è vero perchè è incapace di uarlo se non legge le istruzioni, in apposita edizione, commentate perlomeno da romano luperini...

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  27. insomma Tic & il Barone Von Furz a PARIGI si può riassumere con "ILS MONE MAU REUSSIR VOULOIR SEEINJAIS"...au revoir. LIAM l'irlandese.

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  28. ...e dopo avere visto le foto di TIC (tra l'altro è scandalosa quella in cui milanta chissà che bevute) direi che calza a pennello la frase di certo Georde Sand "La beautè de l'apparence est seulement un charme de l'istant;l'apparence du corps n'est pas toujours le reflet de l'ame" .....con affetto e buon proseguo d'anno: il sempre irriverente LIAM l'irlandese


    p.s. a PRESTO!

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  29. ...a dire il vero io non sono andato a parigi le sue supposizioni sono sbagliate caro irlandese...forse non solo quelle. mi dispiace per il tempo speso su google per trovar le citazioni...

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  30. No, no, caro Liam. Tic non millanta mai, gliel'assicuro. Io sono l'astemia dei due. Che brutta malattia, come direbbe il Barone.

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  31. Barone cher, j'ai le regret de sa prise de position. De toute évidence, elle est mesurée par son bras court ... très court. Aucune mention sur google, mais seulement en bonne santé pour savoir que vous avez toujours portés disparus. Je suis désolé et je ne peux pas l'aider ... essayez d'appliquer les TIC. LIAM irlandais

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  32. TIC à la conquête de Paris. J'ai regardé comme un photomontage...magnifique TIC, superb!!!LIAM irlandais

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  33. Cependant cher Baron avait mal: il n'a pas été à Paris!C'est du moins peut-on pardonner? Liam irlandais

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  34. ..e meno male che Lei è l'astemia tra i due: una specie di SALVA-TIC allora! ma dei due orsetti o orsacci chi è TIC? LIAM

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  35. Beh, io sono quella davanti, naturalmente. La facevo più ferrato in materia di sesso, caro Liam. Deve ripassarsi l'argomento.

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  36. ha ragione cara Yodosky,in materia di SEX sono efferato tant'è che, dalle sembianze dei due plantigradi, mi sembrava che quello dietro fosse l'UOMO TIGRE e quello davanti TIC, sbilanciatosi in un 90° a causa del peso della vinazza tracannata. LIAM

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  37. ...e mi pareva, dal muso di TIC, che lo stesso provasse anche qualche piacerino...ma se invece è Lei la plantigrada tutto si ridimensiona. LIAM

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  38. Mi creda, con Tic NIENTE si ridimensiona.
    Sono felice di averLe chiarito le idee. E la prossima volta se una gentile signorina vorrà starle dietro stia attento, rischia la grossa sorpresa.

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  39. ...probabilmente all'anonimo irlandese l'orso bianco, forse per la sua posizione prona, è molto gradito. Non si preoccupi questo blog è di larghe vedute. Tic ne sa qualcosa.
    Vorrei anche dire al buon liam che apprezzo lo sforzo suo nel commentare in francese alcune mie facezie, dimostrando quanto i suoi genitori, a forza di lacrime, sacrifici e credo anche a suon di sonori ceffoni, abbiano fatto per fargli studiare la lingua di moliere. Pur essendo questa una lingua amica dei nobili casati, il parentado ahimè, mi ha indirizzato allo studio della lingua della perfida Albione ritenendola ( oh tempora!)più utile alle mie faccende, nonchè allo studio della lingua latina, utile al mio diletto. Chiederei quindi al buon irlandese, e credo non sia cosa poi così grave, in fondo si trovano traduzioni a buon prezzo, di apporre perlomeno il significato di ciò che scrive poichè(oh beata ignoranza) non capisco ciò che mi dice.

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